Belgio, Jasper Stuyven duro con Remco Evenepoel: “Deve ancora imparare quando può o non può dire certe cose”

Non si placano le polemiche dopo i Mondiali nelle Fiandre 2021. È ormai passato un mese dalla corsa in linea dei professionisti, eppure, all’interno della Nazionale belga, non sembra ancora essere tornato il sereno. La formazione di casa aveva infatti chiuso la rassegna iridata tra le polemiche, dopo che i due corridori più rappresentativi, Wout Van Aert e Remco Evenepoel non avevano esitato a lanciarsi reciproche accuse. Il comportamento del giovane corridore della Deceunink-QuickStep era stato criticato da più parti e così, dopo Eddy Merckx e Philippe Gilbert, anche Jasper Stuyven, migliore al mondiale tra i belgi con il suo quarto posto, si è unito nel redarguirlo.

Stando a quanto riportato da Cyclingnewspochi giorni dopo la rassegna iridata ci sarebbe stato un meeting virtuale convocato dal ct Sven Vanthourenhout al quale avrebbero partecipato tutti i membri della Nazionale ad eccezione di Evenepoel: “C’erano tutti tranne Remco – ha spiegato Stuyven – Era stato avvisato, ma ha pensato non fosse necessario. Penso sia una vergogna, soprattutto perché ha ritenuto necessario dire certe cose in tv. Questo ha messo nei guai alcuni di noi. Penso che ogni tanto Remco debba essere frenato dal suo entourage. Deve ancora imparare quando può o non può dire certe cose. Anche un corridore fortissimo come lui dovrebbe capire che alcune questioni dovrebbero rimanere private“.

Il vincitore della Milano-Sanremo 2021 ha commentato anche le dichiarazioni con cui Evenepoel sosteneva che, con una differente tattica di squadra, avrebbe potuto vincere la corsa: “Non credo sarebbe successo. In primo luogo avrebbe dovuto correre in maniera diversa. Qullo che ha fatto – correre a tutta nella prima fuga, gesticolare e attaccare in continuazione fino a quando siamo giunti nel finale – può farlo chiunque. Ma anche se si fosse risparmiato, non sarebbe mai potuto scappare ad Alaphilippe“.

 

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