WildCard, l’obiettivo è avere due squadre in più a Giro, Tour e Vuelta

Potrebbero esserci due squadre in più invitate ai grandi eventi, in particolare ai GT. L’ipotesi circola da settimane, con l’obiettivo di dare maggiore visibilità anche alle formazioni Professional, che rischiano di essere fra le più colpite della situazione visto che nel nuovo calendario si punterà soprattutto alle corse WorldTour, con molti eventi delle categorie minori che dovranno sacrificarsi, fosse anche solo perdendo di visibilità vista la contemporaneità con le grandi corse del calendario internazionale. Considerando il limite fissato in gruppo a 200 corridori, con il regolamento attuale c’è spazio dunque per almeno altre due squadre sia nelle classiche che nei grandi giri (attualmente il massimo di squadre è 25 per le corse da sette corridori per squadra e 22 per i GT, dove i corridori schierabili sono otto). La prima ad aver fatto questa richiesta è l’assocorridori, ma ci sarebbe il parere favorevole anche da parte di UCI e AIGCP (l’associazione delle squadre), anche se chiaramente da valutare è la fattibilità del progetto anche da parte degli organizzatori, che si troverebbero così a dover gestire una logistica aumentata e complicata nei suoi numeri.

Immaginate che Giro e Tour possano invitare due squadre in più – spiega il presidente dell’associazione ciclisti spagnola José Luis Dos Santos a El Coche Escoba, rilanciato da Ciclo21 – Sarebbero due squadre che avrebbero continuità per il 2021, qualcosa che sarebbe molto importante per il nostro ciclismo”. L’obiettivo da parte dell’associazione presieduta a livello mondiale da Gianni Bugno è “perdere il meno posti di lavoro possibile” al termine di questa crisi che rischia di sconvolgere anche il nostro movimento, basato in maniera preponderante sugli introiti degli sponsor e poco più.

“L’UCI sta studiando la questione e credo che ci stiamo arrivando – prosegue il dirigente iberico – Anche gli organizzatori, anche se non abbiamo ancora parlato con loro perché hanno altro a cui pensare al momento. Ma credo che tanto l’UCI, che gli organizzatori e le squadre sono favorevoli a mettere due squadre in più nelle loro corse. Sarebbe per il bene comune, non per altro”.

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