UAE Team Emirates, Fernando Gaviria ritrova Max Richeze: “Lui è importante per tutta la squadra”

Il 2019 di Fernando Gaviria non è stato entusiasmante. La prima stagione del velocista colombiano in maglia UAE Team Emirates è corsa via con un successo di tappa al Giro d’Italia (dopo la squalifica di Elia Viviani), con una frazione allo UAE Tour e con la doppietta al Tour of Guangxi, due vittorie che hanno dato un tocco di entusiasmo a un’annata altrimenti grigia. Il sudamericano, che a 25 anni ha già una bacheca con 40 successi da professionista, guarda quindi con grande voglia di riscatto al 2020, che lo vedrà, fra le altre cose, protagonista al Tour de France. Al suo fianco, rispetto alla stagione appena conclusa, una novità che non potrà che fargli piacere, visto che in casa UAE è arrivato anche Maximiliano Richeze.

I due erano già stati compagni di squadra alla Etixx-QuickStep in un periodo fra i più brillanti della carriera di Gaviria: “Max è un grande corridore e un grande amico – ha dichiarato il colombiano a Cyclingnews – Lui sa fare la differenza quando c’è da organizzare una volata. Ha l’esperienza e le capacità per preparare le cose per me nel miglior modo possibile. È un grande vantaggio per me. E giù di sella, siamo ancora più legati. Non parliamo quasi mai di ciclismo, ma di vita, famiglia, progetti. Non abbiamo solo quel legame sulla bici, ma è una vera e propria amicizia”.

Nel 2016 i due si sono trovati con la stessa maglia e hanno debuttato alla grande, al Tour de San Luis: “Vincemmo la cronosquadre di apertura e la squadra mi fece passare per primo sul traguardo – ricorda Richeze, 36 anni – Il giorno dopo era una tappa da volata, ma fu parecchio complicata. Tirai per Fernando tutto l’ultimo chilometro perché non c’erano altri compagni, lui aveva Peter Sagan ed Elia Viviani ed era un po’ nervoso. Io però lo portai fino ai -200 e lui vinse. Quello fu un giorno speciale per entrambi, vincemmo pur avendo pensato che lavorare per il successo quel giorno sarebbe stata una causa persa. In quel momento Gaviria si è reso conto delle mie abilità e rimase colpito dal modo in cui feci il mio lavoro. È una cosa che ci ha unito e da lì in poi abbiamo sempre avuto quella connessione”.

La premiata ditta Gaviria e Richeze ha continuato a mietere successi in quell’anno e nei due successivi, sempre in casa QuickStep. Poi, il passaggio di Gaviria alla UAE. Il rendimento del colombiano è stato condizionato da un problema al ginocchio, ma anche l’assenza di Richeze si è sentita: “Quando Fernando ha cambiato squadra, mi ha chiesto di andare con lui, ma io avevo un contratto in essere con la QuickStep. Durante il 2019, comunque, ha continuato a insistere e io ho iniziato relativamente subito a parlarne con la squadra”.

Il passaggio di Richeze nella formazione emiratina ha avuto luogo e il duo sudamericano tornerà a gareggiare insieme al Tour de San Luis, nel prossimo gennaio. “Per me è una nuova sfida – ancora l’argentino – Io mi sono trovato bene con Sacha Modolo ed Elia Viviani, ma quella con Fernando è il miglior legame che ho avuto. Aiutarlo a vincere al massimo livello per me è importante  e mi motiva tantissimo. Stiamo lavorando per tornare al successo che Gaviria ha avuto negli anni passati. Io condividerò gran parte del mio calendario con lui, ma sono alla UAE anche per mettere a disposizione della squadra e dei corridori più giovani la mia esperienza”.

“Max è uno che porta qualcosa a tutto il gruppo – il pensiero di Gaviria – Può lavorare per gli scalatori e gli uomini di classifica nelle tappe mosse e ha esperienza da vendere. È importante per tutta la squadra, non solo per me. Alcune persone nascono con il desiderio di aiutare gli altri e Max è una di queste persone”. Richeze però si schermisce: “Va detto che sono stato molto lusingato in questi ultimi anni, ma sono sempre stato con alcuni fra i migliori velocisti al mondo, fossero Gaviria, Viviani, Kittel o Jakobsen. Io posso fare anche un buon lavoro, ma se lo sprinter non vince non ne parla nessuno. È il velocista che ti aiuta a ricevere i complimenti”.

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