UAE Team Emirates, anche Matteo Trentin risponde a Froome: “Il problema non sono le bici”

Il dibattito tra sicurezza e bici da cronometro prosegue con le parole di Matteo Trentin. Dopo il terribile incidente di Egan Bernal occorso mentre si allenava su una bici da crono, molti corridori hanno espresso opinioni a riguardo della pericolosità di questi mezzi così performanti quanto pericolosi. Le parole che hanno generato più rumore sono state quelle di Chris Froome, il quale tramite il suo canale YouTube ha espresso un pensiero molto duro: cessarne totalmente la produzione e correre solo con bici da strada. Le risposte a una tale dichiarazione non si sono fatte attendere, Victor Campenaerts è stato il primo a controbattere utilizzando toni e paragoni incalzanti mentre Trentin, intervistato quest’oggi prima della Omloop Het Nieuwsbald 2022, ha utilizzato un linguaggio più diplomatico e riflessivo.

Il punto di vista di Chris sull’allenamento in strada con la bici da crono è corretto però vorrei aggiungere che il problema non è dato dalle bici da crono ma dal traffico, dalla quantità di persone sulle strade che ci sono oggi – commenta a CyclingNews – Anche le stradine di campagna possono essere pericolose, ma non perché hai una bici da cronometro, perché hai una bici. Non sei protetto se ti schianti con un auto e le persone sono sempre più ansiose nel dover sorpassare una bici senza alcun motivo. In realtà è un problema di come le persone sedute in macchina agiscono e pensano. Forse anche di come ragionano i ciclisti, condividere la strada deve essere una cosa più bella di quanto non lo sia ora. É questione di abitudine e cambiare la mente delle persone richiede molto tempo“.

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