Strade Bianche 2024, le voci alla partenza: Albanese, Bardet, De la Cruz, Healy, Hirschi, Laporte, L. Martinez, Thomas

È il grande giorno della Strade Bianche 2024. La corsa che si snoda sugli sterrati senesi è un appuntamento ormai riconosciuto come uno dei più importanti di tutto il calendario internazionale e, come tale, richiama al via corridori di grandissimo spessore. Tagliare il traguardo di Piazza del Campo vittoriosi è obiettivo rilevante per tanti atleti e per le squadre in gara un risultato di prestigio potrebbe significare molto in questo primo scorcio di stagione. Alcuni dei protagonisti attesi lungo le Strade Bianche sono stati intervistati prima del via dai nostri inviati sul posto, che ne hanno raccolto impressioni e speranze in vista di una giornata che si annuncia molto emozionante.

Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels): Per noi è una corsa importante e puntiamo a ottenere un buon risultato con Kévin Vauquelin, che è il nostro riferimento per oggi. Io spero di riuscire a rimanere con il gruppo dei migliori il più a lungo possibile. Gli sterrati? Con la pioggia sono diventati ancora più insidiosi, faremo il meglio possibile per passarli senza problemi.

Romain Bardet (Dsm-Firmenich PostNL): Sono molto motivato. Non venivo qui dal 2021 e penso che sarà un’edizione speciale, con gli sterrati bagnati. Vediamo cosa succede con i chilometri che sono stati aggiunti, ma penso che per me sia meglio. Credo che la corsa possa svilupparsi in modo diverso, con un po’ più di raggruppamento e con un andamento che possa favorire i corridori di fondo. In squadra ci sono io, ma c’è anche Warren Barguil e pure Kevin Vermaerke: il nostro compito sarà quello di stare con i migliori e magari di provare ad anticipare il momento in cui la corsa esploderà.

David de la Cruz (Q36.5): Affronto questo periodo con l’intento di trovare la condizione giusta per essere di nuovo protagonista. Per me è la prima volta qui: io facevo sempre la Parigi-Nizza, che è una corsa che mi piace tantissimo, ma quest’anno sarò alla Tirreno-Adriatico e quindi abbiamo messo anche la Strade Bianche in agenda. Non so cosa aspettarmi. Comunque mi sono allenato abbastanza bene sugli sterrati e spero che questo dia oggi i suoi frutti. Le mie possibilità stanno nel provare ad anticipare i favoriti e vedere poi come si muoveranno. Se vedrò un tentativo interessante, farò il possibile per entrarci.

Ben Healy (Ef Education-EasyPost): Siamo qui per raccogliere almeno un posto sul podio e penso che abbiamo una squadra che possa coronare questo obiettivo. Io, Richard Carapaz e Neilson Powless siamo quelli su cui la squadra punta e abbiamo anche una formazione di supporto molto forte. A me il brutto tempo piace e qui ha piovuto parecchio: gli sterrati saranno abbastanza complicati, alcuni non lo gradiranno ma per me va benissimo. Oggi non piove, ma credo che i ‘dànni’ siano già stati fatti.

Marc Hirschi (UAE Team Emirates): Oggi siamo tutti per Tadej Pogačar, ha fatto vedere tante volte che quando c’è vince. Noi abbiamo una squadra molto forte e proveremo a proteggerlo nell’arco della giornata. Io? Sto bene, ma Tadej ha vinto già due volte qui. Noi dovremo controllare la corsa, stare davanti quando serve e quando capiremo che sarà il momento giusto, dovremo attaccare.

Christophe Laporte (Visma|Lease a Bike): Sono eccitato all’idea di fare per la prima volta questa corsa. È un tipo di gara che mi piace, è speciale con gli sterrati e c’è del dislivello rilevante nel finale. Per me è una corsa difficile, quindi proverò soprattutto ad aiutare la squadra. Abbiamo Attila Valter, che è stato due volte nei primi dell’ordine d’arrivo in passato: non è uno dei favoriti per la vittoria, visto che ci sono corridori come Tadej Pogačar, ma penso sia un pretendente per il podio. Noi avremo un approccio differente rispetto alle corse in Belgio dello scorso fine settimana, dato che non siamo i favoriti.

Lenny Martinez (Groupama-FDJ): Per me questa gara non era in calendario, ma sono stato chiamato per sostituire Stefan Küng e sono felice di essere al via e di scoprire questa corsa. La mia stagione è iniziata in un modo che non mi aspettavo così positivo. Ora vediamo se riuscirò ad approfittare di questa buona condizione. La squadra ha tre buone carte con me, Romain Gregoire e Valentin Madouas: dovremo essere presenti nel finale, ma penso che il settore che c’è dopo 130 chilometri (Monte Sante Marie – ndr) sarà già importante. C’è il sole e sono contento, credo che sia una corsa che cambia molto in base alle condizioni meteo.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers): È bello essere qui, è una corsa grandiosa. Per me è un po’ strano, dato che non facevo una corsa di un giorno, a parte un paio in Canada, dal 2019, quando ero proprio qui. Noi abbiamo due capitani, che sono Tom Pidcock e Michal Kwiatkowski. Io sarò in gara per sostenerli e per me è anche importante testare i materiali in vista degli sterrati che ci saranno al Giro d’Italia e al Tour de France. Questa è una gara dove servono sforzi brevi e massimali, che io non ho preparato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio