Soudal-QuickStep, Remco Evenepoel non se ne va: “Un contratto si rispetta, il ciclismo non è come il calcio”

Remco Evenepoel sta vivendo un’estate particolarmente intensa. Il belga ha vinto il titolo mondiale a cronometro a Glasgow 2023 e sta preparando la Vuelta a España 2023, dove partirà da detentore del trofeo, dopo il successo della scorsa edizione. Inoltre, l’iridato in linea di Wollongong 2022 è da settimane al centro di un filone di CicloMercato che lo vorrebbe in predicato di  lasciare la Soudal-QuickStep per passare alla Ineos Grenadiers. Il suo patron, Patrick Lefevere, ha però allontanato questa possibilità e lo stesso Evenepoel ha più volte smentito lo “spiffero” di CicloMercato che lo riguarda.

Il belga è tornato sulla questione durante un’intervista concessa a Lanterne Rouge: “Correrò ancora per la Soudal-QuickStep? Sì. Ho un contratto valido fino alla fine del 2026 e i contratti si rispettano. Un contratto è un contratto. Non puoi semplicemente dire ‘ciao, io vado’. Non funziona così. Il mondo del ciclismo non è come quello del calcio, dove paghi 200 milioni e prendi un giocatore”.

Evenepoel ha parlato delle possibilità di crescita della sua attuale squadra: “Se miglioriamo in tecnologia, nutrizione e cose che stanno intorno alla prestazione, possiamo arrivare rapidamente al livello di UAE Team Emirates e Jumbo-Visma. E comunque, abbiamo già molte conoscenze all’interno della squadra. Inoltre, è importante che l’organico si stia rafforzando in vista della prossima stagione. Se porti in squadra grandi nomi, poi c’è competizione anche fra i gregari. A volte, alcuni dei miei compagni erano troppo rilassati perché sapevano di avere un posto garantito nel gruppo che veniva convocato dove c’era da fare classifica. Ecco perché sono felice che stiano arrivando corridori di alto livello, compreso un grande nome (Mikel Landa – ndr). Non so se ne arriveranno altri, lo spero”.

Il belga rivela altre trattative che erano state messe in piedi dalla Soudal-QuickStep: “Ci abbiamo provato anche con Pavel Sivakov e Laurens de Plus (entrambi in forza alla Ineos Grenadiers; Sivakov peraltro è andato alla UAE – ndr) e quando le cose non sono andate in porto sono rimasto deluso perché pensavo avessimo perso la nostra occasione di rinforzarci. Con quei due potresti anche andare in guerra”.

Tornando a Landa: “Ha 33 anni, non si può dire che sia vecchio. È un gran corridore e porta molta esperienza in una squadra giovane. Penso che sia stata la mossa migliore che Lefevere potesse fare quest’anno. Mikel potrebbe essere il nostro Sepp Kuss, penso davvero che possa essere in grado di farlo. Penso che i suoi anni migliori siano stati quelli in cui faceva il gregario per Chris Froome (2016 e 2017 – ndr). Ma mentirei se dicessi che non spero che arrivi un altro nuovo compagno di squadra, magari appena sotto il livello di Landa. Ma è difficile trovare un ciclista di quella categoria, sono costosi”.

 

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