Parigi-Nizza 2023, Tadej Pogačar: “Quando ti senti bene la miglior difesa è l’attacco”

Tadej Pogačar domina anche la Parigi – Nizza 2023. Lo straordinario inizio di stagione del fenomeno sloveno lo vede conquistare anche la tappa conclusiva della Corsa del Sole al termine di uno splendido assolo, staccando nettamente anche coloro che nei giorni scorsi erano riusciti a limitare i danni, restando con lui praticamente sino al traguardo. Dopo 13 giorni di gara il suo bottino è dunque di nove vittorie, suddivise in sei tappe, due classifiche generali e il trionfo alla Clasica Jaen Paraiso Interior. Il che ovviamente fa di lui di gran lunga il più vincente di questo inizio di stagione in cui ha chiaramente fatto capire di volersi riprendere lo scettro perduto lo scorso anno a Parigi, ma non solo.

Che sensazioni hai provato oggi, vincendo in quelle che sono quasi le tue strade di casa e davanti alla tua famiglia?
È stata una sensazione incredibile. Correre sulle strade quasi di casa, quindi sulle quali passo molto tempo, è incredibile. Specialmente dopo il gran lavoro  dei compagni. Inoltre, quasi tutta la mia famiglia è qui a vedermi, quindi è molto bello.

Quale era il piano oggi? Ad inizio settimana avevi parlato, forse per gioco, che oggi avresti attaccato dal chilometro zero..
Non proprio dal chilometro zero (sorride, ndr), ma avevo pensato di attaccare sulla Côte de Berre-les-Alpes. Tuttavia, non ne avevamo bisogno oggi perché la squadra è stata fortissima e mi ha portato ai piedi della salita finale ed è andata benissimo così

Quanta fiducia ti arriva dal fatto non solo di aver vinto, ma anche dall’aver staccato più volte Jonas Vingegaard?
È stata una settimana molto proficua e ovviamente mi ha dato molta fiducia. Una corsa dura con tappe durissime e sono felice di aver vinto così. Ora un po’ di riposo, poi pensiamo alle classiche.

A cosa pensavi oggi mentre eri impegnato in un attacco di cui, sulla carta, non avevi bisogno?
Non pensavo a molto nel finale (sorride, ndr). Una volta che Simon ha attaccato ho sentito di avere ancora le gambe e ho voluto continuare fino in cima. Una volta che ero in cima, sapevo che anche un piccolo vantaggio poteva bastare per vincere

Ora dovrai cambiare modalità, passando dalle corse a tappe alle classiche: ti aspettano alcune rivincite in questa primavera, ma cosa ti aspetti da queste corse di un giorno?
Questa primavera mi aspettano nuove sfide nelle classiche. Mi diverto molto, molto può succedere, penso che sarà una bella primavera. Non so quale sarà il risultato, ovviamente spero di fare bene, ma anche se non dovessero arrivare i risultati, non importa

A che punto pensi di essere della tua condizione rispetto a quella del Tour de France?
Difficile dire in percentuale il mio livello, non sono bravo in matematica (ride, ndr). Sono in buona forma, ma penso che il 100% deve ancora arrivare, con un ritiro in altura e magari qualche chilo in meno in estate, che è qualcosa di fisiologico. Vedremo se a quel punto sarò migliore o meno

Chi pensi possa essere il tuo rivale ora al Tour de France, pensi che David Gaudu possa ora essere il tuo rivale principale?
Lo scorso anno Jonas finì secondo alla Tirreno e non riusciva a seguirmi, poi al Tour mi ha staccato. Non puoi sapere ora come andranno le cose. Magari qualcun altro arriverà a giocarsi il successo, ma sicuramente io proverò a vincere, a prescindere da chi ci sarà

Dopo lo scorso Tour de France, non ti preoccupa essere ora troppo forte troppo preso?
Quando ti senti bene l’attacco è la miglior difesa

Avere superato Vingegaard in tre tappe di montagna su tre rende questa vittoria ancora più importante?
Ovviamente dà fiducia, ma sono obiettivi di inizio stagione. Mi sento più rilassato in vista dei prossimi obiettivi.

Ti vediamo sempre molto rilassato, fai qualcosa per esserlo o è solo il tuo modo di essere?
Sono rilassato di natura, sono così ogni giorno.

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