Movistar, Quintana: “La riduzione dei corridori è uno svantaggio per le squadre che puntano alla classifica generale”

Uno dei grandi temi di discussione di questo periodo è la riduzione dei corridori. Fra favorevoli e contrari sono tanti quelli che hanno espresso la loro opinione a riguardo. Dopo l’intervento al riguardo di Nicolas Portal, piuttosto scettico, anche Nairo Quintana ha espresso il suo punto di vista, sottolineando a sua volta la propria preferenza per la situazione precedente, che, a suo modo di vedere, si adattava meglio alle esigenze dei capitani per le corse a tappe e delle proprie squadre. Opinione dunque molto simile a quella dei rivali di casa Sky.

Per le squadre che puntano alla classifica generale è uno svantaggio – spiega il colombiano a Ciclo21 – Avere un corridore in meno si fa sentire, soprattutto pensando che durante un Grande Giro ci sono sempre dei ritiri. Può essere un vantaggio per la diminuzione dei pericoli in certi momenti di corsa. Ci sono quindi dei vantaggi e degli svantaggi, ma io preferisco le squadre con nove corridori al via”.

Il portacolori della Movistar ha inoltre smentito i rumors di CicloMercato che qualche mese fa lo volevano in uscita dalla Movistar: “Mi trovo bene in questa squadra e due anni fa ho firmato fino al 2019. Questa è la mia squadra e la mia famiglia, la difendo in tutto e per tutto. È la squadra nella quale ho iniziato a crescere, dove ho avuto tutte le possibilità di fare qualcosa e centrare i risultati che ho ottenuto”.

Inoltre, il colombiano ha rilanciato le sue affermazioni riguardo la centralità del Tour de France nel suo calendario 2018, senza però rinunciare all’obbiettivo di doppietta con il Giro d’Italia in futuro: “Nel 2018 il mio grande obiettivo è il Tour. Nei prossimi anni però continuerò a pensare alla possibilità di fare Giro e Tour. È nei miei pensieri e credo di poterci riuscirci. L’errore quest’anno non è stato fare Giro e Tour, ma il programma fra le due corse”.

 

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