Milano-Sanremo 2023, le voci alla partenza: Degenkolb, Kwiatkowski, Laporte, Politt

Il calendario ciclistico italiano prosegue con uno degli appuntamenti più importanti dell’intero programma mondiale, la Milano – Sanremo 2023. È la prima delle cinque Classiche Monumento della stagione e mai come in questa edizione il campo dei partenti presenta una impressionante serie di campioni al via. Così, il pronostico rimane molto incerto e sono tanti i corridori che possono lasciare il segno in questa Classicissima. Alcuni di questi potenziali protagonisti sono stati intervistati questa mattina dai nostri inviati sul posto, che hanno raccolto le impressioni dei corridori e le loro speranze per questa corsa.

John Degenkolb (Team Dsm): Da quando l’ho vinta (era il 2015 – ndr) questa corsa è diventata sempre più veloce. Anche quest’anno ci sarà un finale durissimo e può essere che qualcuno voglia attaccare anche prima del solito. Io sono felice di esserci e proverò a guidare con la mia esperienza i miei compagni. Noi siamo qui con una squadra giovanissima, solo io e un altro compagno abbiamo già affrontato questa gara: l’obiettivo è far fare esperienza ai giovani e io mi metterò a loro disposizione.

Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers): È bello tornare qui, ho appena dato un’occhiata alle statistiche e ho visto che è la mia undicesima partecipazione. Ho brutti ricordi della prima, in cui ho fatto grandissima fatica, e anche ricordi meravigliosi, come nell’anno in cui ho vinto (era la Milano-Sanremo 2017 – ndr). Qui ci sono dei tifosi splendidi, che ti dànno grande energia. Anche la mia seconda figlia, che è appena nata, mi dà energia in più. Non volevo saltare questa gara perché, quando sarà grande, preferirò dirle che ‘quando sei nata, papà ha vinto la Milano-Sanremo’ e non ‘quando sei nata, papà ha saltato la Milano-Sanremo’.

Christophe Laporte (Jumbo-Visma): Sto bene, ho trascorso un periodo in cui mi sono un po’ riposato e mi sento pronto. È una delle corse più importanti dell’anno. Se posso vincere io? Vediamo come stanno le gambe. Di sicuro la discesa del Poggio è importante, ma sarà importante anche la salita: bisogna essere sempre attenti a quel che succede e ben posizionati in gruppo.

Nils Politt (Bora-hansgrohe): Sarà una giornata molto lunga. Io sto bene e vedrò come mi sentirò nel finale. Penso che ci sarà un ritmo già altissimo sulla Cipressa e che sarà una corsa velocissima, quasi a eliminazione. Noi, come squadra, dovremo essere pronti. Io? Non toccherà a me seguire gli attacchi. Penso proprio che Tadej Pogačar ci proverà.

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