Lotto Soudal, Brent Van Moer analizza il suo 2021: “È stato un anno molto bello, il successo al Delfinato è stato senza dubbio il momento clou della mia stagione”

Uno dei giovani che si è messo in luce in più di un’occasione in questo 2021 è Brent Van Moer. Corridore che ha dimostrato un’ottima resistenza e una certa grinta, il 23enne della Lotto Soudal è stato spesso in grado di inserirsi in fughe da lontano in diverse gare della stagione, riuscendo a conquistare una vittoria (la prima da professionista) nella giornata inaugurale del Giro del Delfinato e ottenendo un secondo posto nella penultima frazione della Tirreno-Adriatico, entrambi al termine di attacchi dalla lunga distanza. Soprattutto, però, il giovane belga ha sfiorato il successo nella quarta tappa del Tour de France, nella quale è stato ripreso a soli 200 metri dall’arrivo dal gruppo lanciato in volata dopo un attacco solitario di 15 chilometri.

“È stato un anno molto bello – ha esordito Van Moer – Se ci ripenso, quel secondo posto nella penultima tappa della Tirreno-Adriatico è stato in realtà l’inizio di una stagione di successi. Certo, è stato un peccato essere arrivato così vicino alla mia prima vittoria da professionista lì, ma competere per la vittoria a livello WorldTour mi ha davvero dato una spinta incredibile e mi ha dato la fiducia necessaria per il resto della stagione“.

Dopo il secondo posto alla corsa dei due mari e prima della vittoria al Delfinato, il 23enne è andato vicino al successo alla Ronde van Limburg. In testa fino all’ultimo chilometro, il belga ha però sbagliato strada, venendo ripreso e superato dal plotone: “Dopo la gara ero davvero deluso, ma presto quella sensazione è stata sostituita dalla fiducia, perché mi sono sentito davvero benissimo quel giorno. Questo mi ha dato una spinta verso il Giro del Delfinato, ma non mi aspettavo davvero di lottare per una vittoria di tappa lì. Ci sono andato principalmente per migliorare e guadagnarmi possibilmente il posto per il Tour de France”.

Nella prima tappa della corsa transalpina, però, il giovane della Lotto Soudal è stato in grado di anticipare il gruppo e di tagliare per primo il traguardo: “Quel giorno, tutti i pezzi del puzzle sono andati a posto. Sul rettilineo finale ho pensato a quello che era successo alla Ronde van Limburg, forse questo mi ha dato la marcia in più per mettermi alla prova. Quella prima vittoria da professionista è stata semplicemente magica. La maglia gialla e il leoncino l’hanno resa ancora più speciale. È stato senza dubbio il momento clou della mia stagione“.

Una prestazione che ha permesso a Van Moer di guadagnarsi la convocazione per il suo primo Tour de France: “Il mio primo Tour è stato davvero indimenticabile, la doppia scalata del Mont Ventoux mi ha fatto venire la pelle d’oca. Sono davvero grato alla squadra per aver avuto la possibilità di andare. Mi sono messo in mostra, ho quasi vinto una tappa e ho terminato il Tour con ottime sensazioni“.

Purtroppo, però, una caduta in allenamento e un infortunio non hanno poi permesso al belga di dare continuità alla sua ottima annata. Ora, il 23enne si sta preparando per la nuova stagione, nella quale provare a fare un ulteriore step: “Ho acquisito molta fiducia e voglio assolutamente mostrare qualcosa nelle Classiche il prossimo anno. Certo, spero in un risultato strepitoso come quello del Delfinato, ma non oso scegliere una gara in particolare. Sono convinto che potremo mostrare grandi cose nella prossima stagione”, ha concluso Van Moer.

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