Liegi-Bastogne-Liegi 2022, Romain Bardet sulla caduta: “Faccio ancora fatica a parlare di quanto accaduto ieri”

Romain Bardet è ancora sotto shock dopo la caduta di ieri durante la Liegi – Bastogne – Liegi 2022. Il gruppo che viaggia compatto a 70 chilometri orari verso la prossima cote, un contatto sulla sinistra del teleschermo e poi l’inquadratura dall’alto: decine di corridori sparsi tra l’asfalto e i fossi laterali. Un’ immagine che ha terrorizzato chi guardava la corsa da casa, e che, ancor di più, ha sconvolto i pensieri di chi era in gara. Per il corridore del Team DSM è stato solo istinto: non ci ha pensato un attimo, ha lasciato tutto ed è sceso nella boscaglia ad aiutare il campione del mondo Julian Alaphilippe, apparso in condizioni gravi. Da quel momento in poi la corsa per il transalpino non ha avuto più senso, le priorità erano diventate ben altre.

Sui social il francese ha appena scritto il seguente messaggio: “Faccio ancora fatica a parlare di quanto accaduto ieri, dell’angoscia di quei volti e quei corpi contusi dopo la caduta. Penso a Julian, ma anche a tutti quei ragazzi rimasti coinvolti che si sono visti passare davanti la loro vita, quando a più di 70 chilometri orari il fruscio del gruppo ha lasciato spazio al caos, al rumore di materiali che esplodevano, alle grida umane che si innalzavano. Sono molto commosso dai messaggi, ma credo che chiunque nella mia situazione avrebbe fatto assolutamente la stessa cosa: non c’è competizione davanti al rischio dell’integrità fisica. Al di là delle conseguenze dirette, mi porta a pensare alle nostre responsabilità comuni per evitare questo tipo di incidente che sarebbe potuto essere tragico, al rispetto che dobbiamo garantirci come corridori. Ho visto tutto, ero proprio dietro a Tom Pidcock e Jérémy Cabot quando si sono scontrati. La responsabilità che abbiamo quando prendiamo dei rischi per ottenere una posizione in testa al gruppo può avere gravi conseguenze per i 100 ragazzi dietro di noi. Non incolpo nessuno, figuriamoci se ho la verità. Semplicemente diamo tutti noi stessi anima e corpo per uno sport, la passione di correre che in un attimo può diventare tragedia e ostacolare la bellezza dello sport. Tutti i miei migliori auguri di guarigione per i corridori colpiti”.

 

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