Jumbo-Visma, Primoz Roglic pensa al Tour e sfida la Ineos: “Non abbiamo paura di loro, possiamo lottare per i tre GT”

Primoz Roglic verso il Tour de France 2020. Se il percorso della Grande Boucle sembra forse meno adatto a lui rispetto a quello del Giro d’Italia, il corridore sloveno appare più indirizzato verso la partecipazione al secondo GT stagionale, anche se ovviamente per il momento la questione è ancora aperta all’interno di una Jumbo – Visma notevolmente rinforzata questo inverno con l’arrivo di Tom Dumoulin. La compagine neerlandese, vista la presenza in organico anche di un Steven Kruijswijk che ha dimostrato a sua volta di meritare i gradi di capitano, dovrà dunque ragionare e valutare con attenzione le proprie selezioni per i grandi giri il prossimo anno, pronta a sfidare la Ineos dei vari Egan Bernal, Richard Carapaz, Chris Froome e Geraint Thomas.

“Ancora non conosco il mio calendario – spiega a Marca a margine del Criterium Saitama – Dobbiamo studiarlo bene in uno dei prossimi ritiri che faremo in squadra, a Girona o Alicante. I percorsi di Giro e Tour sono stati già presentati, ma non ho ancora avuto modo di studiarli nel dettaglio. Mi piacciono entrambi, ma penso che andrò in Francia“.

La presenza di una sola cronometro (contrariamente alla Corsa Rosa che prevede tre prove contro il tempo), neanche completamente pianeggiante, potrebbe essere a suo svantaggio, ma lo sloveno vede comunque in quella giornata una occasione importante per fare la differenza rispetto ai rivali. “Preferisco quando ci sono più chilometri a cronometro possibile, ma nella ventesima tappa, con la cronoscalata a La Planche des Belle Filles, posso fare una differenza importante. Quella è la tappa che mi piace di più, dove mi piacerebbe indossare la maglia gialla e poi vestirla a Parigi”.

La Grande Boucle sembra dunque il grande obiettivo stagionale del vincitore della Vuelta a España, come peraltro aveva sostanzialmente già annunciato proprio nel giorno del suo trionfo a Madrid, intenzionato a compiere un altro passo avanti in carriera. La prova in linea dei Giochi Olimpici, il cui percorso andrà a visionare proprio oggi, è una ipotesi concreta, che al momento sembra subordinata a un successo sugli Champs Elysées obiettivo sulla carta primario, ma non necessario.

Il mio obiettivo è vincere il Tour – aggiunge – In questo periodo devo decidere se è meglio provarci in questa occasione che non c’è molta crono o aspettare, però so che quello che voglio più di tutto è conquistare la maglia gialla”. I calcoli ovviamente vanno fatti internamente, considerando anche le presenze e le esigenze di Dumoulin e Kruiswijk, con i quali forma un tridente ben intenzionato a fronteggiare la corazzata britannica che il prossimo anno ha annunciato di voler conquistare tutti e tre i grandi giri.

Lo sloveno tuttavia non vuole essere da meno. “Loro hanno una squadra che da qualche anno sta controllando il Tour – conclude – Ma noi ci siamo rinforzati molto e non abbiamo paura della Ineos e penso che possiamo farne noi a loro. Credo che assieme a Dumoulin e Kruiswijk possiamo lottare per vincere i tre grandi giri. Però bisogna sempre avere rispetto per i propri rivali”.

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