Israel-Premier Tech, Chris Froome critico sui freni a disco: “Ci saranno sempre dei problemi nelle discese lunghe”

Chris Froome riflette sull’utilizzo dei freni a disco. Ultimamente il corridore della Israel – Premier Tech è al centro di numerose riflessioni riguardanti il ciclismo di oggi. Tra interviste e video sul suo canale YouTube, il keniano bianco non ha paura di avanzare riflessioni che ai molti potrebbero sembrare insensate. Dopo la parentesi aperta sulla pericolosità delle bici da cronometro, visto l’incidente di Egan Bernal e di Aleksey Lutsenko, il britannico questa volta si è concentrato sulla precisione dei freni a disco che, per quanto essi siano potenti, sono anche molto facilmente decentrabili, costringendo il corridore a sentire il continuo sfregamento delle pasticche sul disco.

“Il divertimento continua – esordisce nel video, facendo sentire il rumore dei freni – Penso che sia una specie di lavori in corso. Credo che la tecnologia stia migliorando, ma i margini sono così ridotti – ha proseguito riferendosi al gioco tra pasticche e disco – Fai una grande discesa e l’allineamento si sposta completamente, quindi uno deve fermarsi ed aggiustarli di nuovo.

Froome ci ha tenuto poi a precisare che attualmente si sta allenando con il gruppo Shimano Dura-Ace a 11 velocità e non l’ultimo uscito a 12 rapporti, ma secondo lui cambia poco: “Non importa con quanti meccanici abbia parlato, semplicemente non si può ottenere il 100% da questi. Alla fine ci saranno sempre alcuni problemi non appena inizierai a fare delle discese molto lunghe, ma c’est la vie, per il momento mi limito a mettere gli auricolari e faccio finta di non sentirli”.

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