Il gruppo ricorda Bjorg Lambrecht: “A volte la vita è ingiusta, era così giovane e con così tanto da poter fare ancora”

Il mondo del ciclismo rende omaggio a Bjorg Lambrecht. La notizia della morte del 22enne della Lotto Soudal per una brutta caduta al Giro di Polonia ha fatto rapidamente il giro del mondo, partendo ovviamente dai corridori con cui condivideva in questi giorni il percorso nella corsa polacca. Grande commozione al traguardo, con molti corridori che vagavano inizialmente increduli nella zona del traguardo, non sempre riuscendo a trattenere le lacrime per la morte di un collega e di un amico, una delle promesse più fulgide del panorama internazionale, secondo a Tour de l’Avenir 2017 e Mondiali U23 nel 2018, già capace di farsi notare anche tra i professionisti con un successo al Tour des Fjords, poi concluso in seconda posizione, lo scorso anno.

Quest’anno in evidenza nelle Ardenne, con un quarto posto alla Freccia Vallone e il sesto alla Amstel Gold Race, è stato anche miglior giovane del Giro del Delfinato, chiuso al 12° posto, mostrando il suo talento esplosivo sin dalle prime corse dell’anno, concludendo anche in seconda posizione una tappa del Giro dei Paesi Baschi. Un corridore dunque che non aveva tardato a farsi notare in gruppo, ma non solo per i suoi risultati, anche per il suo approccio umile e determinato allo stesso tempo.

“Sono profondamente dispiaciuto per la perdita di Bjorg Lambrecht – scrive il campione del mondo Alejandro Valverde, con il quale aveva già iniziato a battagliare – Era un corridore che aveva già mostrato molto in pochi anni. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia, amici e squadra”. A ricordarlo è anche il Team Ineos, che manda un pensiero a tutti coloro che lo conoscevano. Numerosi gli attestati di stima da parte di molti altri corridori e squadre che ricordano la perdita di un amico e collega. “A volte la vita semplicemente non è giusta – commenta la Movistar – Era così giovane e con così tanto da poter fare ancora”.

Molti hanno espresso il proprio dolore, come il vincitore odierno Pascal Ackermann, che ovviamente ha ricordato come il “risultato non abbia nessuna importanza” di fronte a quanto successo allo sfortunato corridore belga. Un parere ovviamente condiviso da Patrick Lefevere, che ha visto il suo corridore Fabio Jakobsen squalificato, “ma rispetto alla drammatica notizia di Bjorg Lambrecht non è importante”.

“Una tragedia enorme” che lascia molti “senza parole”, nella “difficoltà di trovare modo di esprimere il proprio dolore”. Inevitabile il ripetersi di parole e concetti, ma l’atmosfera di dolore è autentica in tutto il gruppo, profondamente scosso da questa ennesima tragedia. Un’altra giovane vita spezzata nell’inseguire il proprio sogno…

Un commento

  1. Dio mio,cosi’ giovane,una sicura perla del ciclismo,cosi’ bello,tesoro prezioso per gli appassionati di ciclismo,perche’ non ci sei piu’?In nome tuo,gli Organizzatori,dovranno battersi per la sicurezza nelle gare intensificando l’eliminazione di ogni ostacolo sulla strada.Non dev’essere utopia,gli strumenti ci sono,usiamoli!

    Gianfranco Di Pretoro

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