Giro di California 2018, Majka: “Darò il massimo per vincere la corsa”

Anche Giro di California 2018 sembra far rima con secondo posto per Rafal Majka. Il polacco, che ha concluso alle spalle di George Bennett la scorsa edizione della corsa americana, è stato battuto da Egan Bernal sul traguardo di Gilbratar Road, dove si concludeva la tappa regina. Un risultato comunque soddisfacente per il portacolori della Bora-Hansgrohe, che ha gestito con intelligenza le sue energie senza seguire lo scatto del colombiano per risalire con il suo ritmo. Giunto a 21 secondi dal vincitore, il corridore di Cracovia può ancora puntare a conquistare la classifica generale per la prima volta in carriera.

Il bronzo olimpico di Rio 2016 ha dunque commentato positivamente il risultato maturato sulle strade statunitensi, promettendo battaglia nei prossimi giorni: “Dopo circa un mese fuori dalle corse, sono contento del mio risultato odierno. È stata una salita dura, ma sono riuscito a mantenere il mio ritmo per concludere in seconda posizione. Abbiamo ancora cinque tappe da affrontare e, insieme al resto della squadra, darò il massimo per vincere la classifica generale“.

Un commento soddisfatto arriva anche dal direttore sportivo Patxi Vila: “Sapevamo che la tappa di oggi e la salita finale verso Gilbratar Road sarebbe stata dura e che Bernal sarebbe stato l’avversario più duro da battere. È un corridore giovane, uno scalatore puro e il suo attacco a due chilometri dall’arrivo è stato forte. Comunque Majka è stato in grado di chiudere secondo, davanti ai principali rivali, prendendo gli abbuoni. Penso possiamo essere soddisfatti del risultato, Rafał ha avuto buone gambe e la squadra ha lavorato bene per posizionarlo in testa al gruppo ai piedi della salita. Ci sono ancora cinque tappe e cinque possibilità per noi“.

Già i prossimi due giorni daranno al polacco la possibilità di guadagnare terreno, con l’arrivo di Laguna Seca seguito dalla cronometro individuale. Probabilmente la classifica generale verrà comunque decisa a South Lake Tahoe, ultimo arrivo in salita, con pendenze che permetteranno ai big di provare a fare la differenza, visti anche i distacchi sinora ridotti.

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