Deceuninck-QuickStep, Gilbert punta al rinnovo per il 2020

A 36 anni e mezzo Philippe Gilbert è pronto a vivere l’ennesima stagione da protagonista. Dopo un 2018 nel quale si è messo soprattutto al servizio dei compagni nelle Classiche, favorendo i grandi successi di Niki Terpstra agendo da stopper, il portacolori della Deceuninck-Quick Step ha guadagnato ulteriori posizioni nelle gerarchie di squadre grazie all’addio del neerlandese, approdato alla Direct Energie. Al Nord sarà pertanto lui il capitano della formazione di Patrick Lefevere, nella quale è approdato nel 2017 presentandosi col botto grazie ai trionfi al Giro delle Fiandre, in capo a una lunghissima fuga solitaria, e all’Amstel Gold Race, dove è riuscito a calare il poker beffando d’astuzia Michal Kwiatkowski in una volata a due.

Nonostante la terribile caduta che lo ha visto protagonista al Tour de France, nella discesa del Portet d’Aspet, che gli è costata la frattura del polo laterale della rotula sinistra, il vallone è riuscito a rientrare in gara già a settembre e a rompere il ghiaccio al GP d’Isbergues, mostrando così di essersi immediatamente ristabilito. E, a giudicare dalle parole con cui approccia la nuova stagione, anche di voler puntare ancora molto in alto: “Correre mi piace ancora molto – ha spiegato ad Het Nieuwsblad – e non sto pensando al ritiro. Il ciclismo è la mia passione, ancora prima che il mio lavoro. Per il 2020 ho qualche offerta sul piatto, ma la mia priorità è quella di restare qui”. Sull’argomento si è espresso in maniera cauta proprio Lefevere: “È stato fondamentale nelle classiche e non posso immaginarmi senza di lui, ma va anche detto che non proponiamo biennali a corridori di 37 anni”.

Nel frattempo l’iridato di Valkenburg 2012 ha stilato il suo calendario personale. Il debutto è previsto al Tour La Provence (14-17 febbraio) e la prima classica sarà la Omloop Het Nieuwsblad (2 marzo), appuntamento che lo rivelò al grande pubblico con i successi nel 2006 e 200. A seguire sarà al via della Parigi-Nizza (10-17 marzo) per preparare la Milano-Sanremo (23 marzo): “La Classicissima è una gara estremamente difficile da vincere – ammette – ma resta un mio grande obiettivo. Ovviamente con Julian Alaphilippe ed Elia Viviani in squadra, avremo altre risorse sulle quali investire”. Le Monumento saranno il centro di gravità della prima metà di calendario: “Voglio essere al 100% al Giro delle Fiandre (7 aprile) e alla Parigi-Roubaix (14 aprile). So che a quel punto non potrò essere al top anche all’Amstel Gold Race (21 aprile) e alla Liegi-Bastogne-Liegi (28 aprile), ma posso essere d’aiuto alla squadra come un anno fa”.

Estate e autunno hanno già cerchi sul calendario: il Tour de France con partenza in Belgio e i Mondiali. “Alla Grande Boucle voglio riprendermi il credito lasciato nelle ultime due stagioni, quando sono stato costretto a ritirarmi sempre durante la stessa tappa nella terza settimana. Per quanto riguarda la corsa iridata, invece, va detto che provare a riconquistare la maglia sarebbe un sogno. Ci proverò, perché da quel che ho visto il percorso potrebbe essere adatto a me”.

 

 

 

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