Coronavirus, Patrick Lefevere sulle classiche belghe: “Non credo ci siano problemi, ma con un gruppo così internazionale incrociamo le dita”

Patrick Lefevere teme gli effetti del coronavirus sulle classiche belga. Dopo il caos generato allo UAE Tour e il timore per le prossime corse italiane (attesa per domani una decisione), il patron della Deceuninck ha rivelato ai microfoni di RTFB di aver notato un cambio di atteggiamento in gruppo sull’argomento. Se infatti fino a poco più di una settimana fa si riusciva anche a scherzare sull’argomento, l’arrivo del virus in Europa sembra aver messo paura a squadre e ciclisti, tanto che Philippe Gilbert ha rivelato di aver scelto la Parigi – Nizza invece della Tirreno – Adriatico proprio dopo le prime voci sul coronavirus.

“Tre giorni fa ci scherzavamo – ha esordito parlando del COVID – 19, prima di passare ai possibili effetti sul calendario ciclistico – Nelle mia vita ho sempre in considerazione l’ipotesi peggiore, la migliore e quella intermedia. Gli organizzatori di Dubai sono anche gli stessi di Strade Bianche, Tirreno e Milano-Sanremo. Penso che prenderanno una decisione in base ai corridori bloccati negli Emirati. Dato che il virus non è entrato in Belgio, non credo che le Classiche belghe siano in pericolo. Ma si sa che il gruppo UCI è internazionalizzato e quindi incrociamo le dita“.

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