Ciclismo Virtuale, Chris Hamilton guida la top10 delle migliori prestazioni su Filippo Ganna: in classifica anche Domenico Pozzovivo e Samuele Zoccarato

In un periodo in cui non si corre su strada, il Ciclismo Virtuale ci ha tenuto compagnia. Inevitabile in queste settimane fare confronti sulle prestazioni espresse dai corridori nei vari eventi sui rulli che hanno scandito questo momento complicato, in particolare magari con riferimento ai valori che solitamente i big esprimono sulla strada, sia in termini di prestazioni che più specificatamente di watt. Con anche i professionisti a misurarsi nelle varie piattaforme, in alcuni casi con risultati che hanno fatto anche sorridere come nel caso di Thomas De Gendt espulso da Zwift perché andava troppo forte e il sistema pensava stesse barando, l’attenzione ovviamente è stata maggiore, anche visto che sono state organizzate alcune rassegne a loro dedicate come Giro delle Fiandre virtuale, il Giro d’Italia virtuale, il Digital Swiss 5, lo Zwift Tour of All e il Team INEOS eRace su Zwift.

Ad analizzare in maniera dettagliata i dati disponibili relativi a più di 200 performance dei professioniti è stato il preparatore e analista Philipp Diegner, supportato da un gruppo di esperti di ciclismo di bonusfinder.com. “Gli eventi sono corti e particolarmente intensi – ha spiegato Diegner – Si corre per 45-90 minuti al posto delle 3-6 ore delle competizioni su strada: come conseguenza, i ciclisti non hanno occasioni per risparmiare energie, come invece possono fare quando gareggiano su strada, e sono quindi costretti a sostenere sforzi alla soglia prolungati che li spingono ai loro limiti fisici”. Un tipo di sforzo dunque chiaramente diverso, che ha portato a risultati diversi, ovviamente anche ad atteggiamenti e approcci diversi da parte degli atleti.

È infatti emerso come i corridori solitamente vincenti su strada non sono stati necessariamente così efficaci anche nelle competizioni virtuali. “Non è detto che tutti i ciclisti professionisti siano abituati a questa tipologia di sforzi e tutto ciò può rappresentare un grande shock – ha sottolineato l’esperto – Una gara virtuale è impegnativa tanto quanto una corsa su strada: su strada, la resistenza sulla distanza rappresenta un fattore maggiormente decisivo, mentre negli eventi virtuali si tratta di sostenere un’ora di pura, intensa sofferenza”.

Diegner ha selezionato le seguenti 10 prestazioni, ritenute come le più notevoli che abbia visto fino a ora nelle corse virtuali con atleti professionisti. Un risultato in alcuni casi potenzialmente anche dipeso dalla mancanza di rilevazione della scia di alcuni strumenti, che ad esempio hanno visto trionfare cronoman come Rohan Dennis e Stephan Kung, che si sono ritrovati in un esercizio a quel punto molto simile a quello di predilezione. “Prendiamo come esempio la prestazione di Egan Bernal nel Team INEOS eRace su Zwif – ha analizzato Diegner – Quella del colombiano non è stata una prova particolarmente efficace dal punto di vista della competitività. Questo può essere dovuto al fatto che non ha spinto a fondo e che abbia considerato l’evento come un semplice allenamento. In sostanza, quando un corridore con le qualità di Bernal si dovesse abituare al livello di particolare intensità delle gare virtuali, inizierebbe a fare incetta di successi in questo tipo di competizioni al pari di quanto fa su strada. Un discorso simile può valere per i velocisti. Qualche sprinter come Peter Sagan potrebbe all’inizio non trovarsi a suo agio nelle gare virtuali ma, quando iniziasse a capire come e quando attingere alle proprie energie, coglierebbe successi con la stessa regolarità con la quale trionfa su strada. La tempistica relativa al momento in cui lanciare la volata e la modalità di raggiungimento della potenza massima nelle corse online sono abilità che richiedono di essere sviluppate”.

Corridore
Squadra
Evento
Tempo
Velocità  (km/h)
Potenza  (watts)
W/kg (media)
Fonte dei dati
Chris Hamilton
Team Sunweb
Digital Swiss 5 Gara 5
01:00:13
37.7
393
6.05
Strava
Filippo Ganna
Team INEOS
Digital Swiss 5 Gara 2
00:55:17
48.7
463
5.51
Strava
James Piccoli
Israel Start-Up Nation
Zwift Tour for All Tappa 3
01:41:56
42.7
335
5.2
Zwift Companion
Louis Meintjes
NTT Pro Cycling
Zwift Tour for All Tappa 5
01:23:40
33.3
323
5.7
Zwift Companion
Domenico Pozzovivo
NTT Pro Cycling
Zwift Tour for All Tappa 5
01:24:17
33.5
321
5.63
Zwift Companion
Stefan De Bod
NTT Pro Cycling
Zwift Tour for All Tappa 5
01:23:49
33.3
357
5.4
Zwift Companion
Nicolas Roche
Team Sunweb
Digital Swiss 5 Gara 3
01:12:11
27.9
391
5.51
Strava
Pello Bilbao
Bahrain – McLaren
Zwift Tour for All Tappa 3
01:42:39
42.4
330
5.5
Zwift Companion
Samuele Zoccarato
Team Colpack-Ballan
Giro d’Italia virtuale Tappa 1
00:53:29
36.1
403
5.45
Strava
Rohan Dennis
Team INEOS
Team INEOS eRace on Zwift
00:58:01
29.2
373
5.18
Zwift Companion

Nel confronto delle numerose prestazioni offerte, a spiccare è stata così la vittoria di Chris Hamilton nella Gara 5 della Digital Swiss 5. Il corridore del Team Sunweb ha infatti  corseo per un’ora alla media di 37,7 km/h su di un percorso movimentato, producendo mediamente 393 watt, con una media finale di ben 6,05 w/kg. Una prestazione notevole, di gran lunga superiore a quella di tutti gli altri, a partire da Filippo Ganna, vincitore nella seconda giornata dell’evento che sostituiva in qualche modo il Giro di Svizzera. Nella Top10 rilevata, troviamo inoltre anche le prove di altre due italiani, Samuele Zoccarato e Domenico Pozzovivo, prestazioni che Diegner ha analizzato e commentato.

Filippo Ganna: “Come analista di dati scientifici legati allo sport, la prestazione di Ganna nella seconda gara del DS5 è stata tra le più strabilianti che abbia mai visto. Grazie alle sue qualità di cronoman, l’atleta italiano è riuscito a produrre più di 460 watts per 55′. Per far meglio comprendere la portata di questo dato, basti pensare che un normale ciclista in buona condizione produce, nell’arco di uno sforzo di un’ora, una potenza che va dai 220 ai 250 watts.
Il rapporto potenza-peso di 5.5 w/kg può apparire ridotto rispetto a quello espresso dai migliori scalatori, ma bisogna considerare che il sistema muscolare umano ha dei limiti nell’esprimere dei carichi di lavoro: questo significa che un atleta come Ganna, con un peso corporeo attorno agli 80 kg, è maggiormente efficace nell’esprimere la massima potenza senza affaticarsi troppo, qualità che lo pone tra i migliori cronoman e pistard del momento e uno degli atleti da battere su strada per il futuro”.

Samuele Zoccarato: “La tappa inaugurale del Giro d’Italia virtuale prevedeva un percorso mosso lungo i cui 30 km i corridori affrontavano due salite di 2 e 2,5 km con pendenze al 7%. L’atleta del Team Colpack-Ballan, un passista di 74 kg, ha pedalato davvero forte, toccando la soglia dei 400 watts e riuscendo a mantenere la sua prestazione costante per tutti i 53 minuti dello sforzo. Sentiremo presto parlare di questo giovane italiano”.

Domenico Pozzovivo: “L’esperto scalatore è stato tra i migliori della squadra NTT Pro Cycling nella tappa regina del Pro Tour for All on Zwift e, analizzando i dati, si può capire perché: 5.63 watts/kg medi per uno sforzo di 84 minuti sono una prestazione di classe mondiale. Per entrare ancora più a fondo nella lettura di questi valori, bisogna considerare che un ciclista leggero come Pozzovivo, con i suoi 57 kg, è stato svantaggiato nei 32 km di pianura della gara, ma ha potuto sfruttare poi al meglio le sue caratteristiche nei 12.5 km di salita dell’Alpe du Zwift, andando a cogliere il 10° posto in un lotto di scalatori di assoluto livello che annoverava, tra gli altri, Louis Meintjes, Adam Yates e Rigoberto Uran”.

 

Tutti i dati citati sono pubblicamente consultabili e sono stati estrapolati da fonti quali Strava e Zwift. Per quanto riguarda i watt per chilogrammo, laddove un dato non fosse stato già disponibile, gli analisti di bonusfinder.com hanno suddiviso la potenza media dei corridori per il loro peso segnalato da fonti quali i siti internet delle squadre e procyclingstats.com. 

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