Calendario, il presidente UCI David Lappartient: “È il più realistico e coerente possibile. La salute resterà la priorità”

Il ciclismo ha il suo nuovo calendario World Tour. L’UCI ha comunicato poco fa la propria scelta su come riprogrammare la stagione, interrottasi all’improvviso a causa della diffusione del coronavirus. I numerosi eventi spostati hanno trovato una loro nuova collocazione, pur con diverse sovrapposizioni e qualche corsa che, inevitabilmente, rischia di perdere molta visibilità. Il Giro d’Italia 2020 infatti dovrà convivere con la contemporaneità con ben tre classiche monumento: Liegi-Bastogne-Liegi, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, oltre al fatto di iniziare poco meno di due settimane dopo la fine del Tour e una successiva ai mondiali di Martigny 2020. E la Vuelta a España 2020, che ha perso tre tappe a causa della rinuncia dei Paesi Bassi di ospitare il via, non sembra esserne uscita meglio.

Abbiamo disegnato un nuovo calendario solido, attrattivo e variegato, che è il più realistico e coerente possibile” ha spiegato David Lappartient, presidente dell’UCI, nel comunicato ufficiale emanato dal massimo organismo ciclistico: “Lo abbiamo fatto quanto prima, e in linea con le informazioni disponibili oggi sull’evoluzione della pandemia. I corridori, i team e gli organizzatori hanno ora le date di cui hanno bisogno per prepararsi alla ripresa delle corse il primo agosto. È un passo davvero importante che l’intera comunità ciclistica, economicamente impattata dalla pandemia, ha aspettato per potersi muovere“.

Il numero uno dell’UCI ha poi voluto ricordare che il nuovo programma potrà subire modifiche o ulteriori cancellazioni se la situazione sanitaria lo dovesse richiedere: Voglio sottolineare lo spirito di solidarietà e responsabilità mostrato da tutti gli organizzatori e il coraggio che le famiglie del ciclismo professionistico hanno dimostrato in questi tempi difficili. Continueremo ad andare avanti insieme verso la ripresa della stagione, sempre ricordando che la salute dei corridori e di tutte le parti coinvolte sono ancora la priorità, e che la ripresa delle nostre attività rimarrà dipendente dall’evoluzione della situazione sanitaria mondiale“.

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