Ag2r La Mondiale, Oliver Naesen conferma il calendario incentrato sulle classiche: “Sono sicuro di poter vincere”

Oliver Naesen non cambia. Il belga ha dimostrato quest’anno di aver compiuto un altro passo avanti nella sua carriera, ma nel 2020 vuole la consacrazione sulle sue strade, quelle grandi classiche nelle quali è all’altezza dei migliori, pur senza essere riuscito sinora a lasciare il suo nome nel palmarès. Al contrario di Romain Bardet, che ha stravolto la sua stagione scegliendo il Giro d’Italia al posto del Tour de France per cercare nuove sfide e stimoli per poi essere anche al via della Vuelta a España, il 29enne di Ostenda non cambierà continuando dunque ad avere nella primavera e nel Grande Boucle i due momenti chiave della sua stagione.

“Senza sorprese, saranno nuovamente le classiche il grande obiettivo della mia stagione – commenta per la Derniere Heure durante il primo stage invernale con la sua squadra, in corso a Vaujany – Con un po’ più di fortuna sono sicuro di poterne finalmente vincere una importante“.

Corridore completo, capace di brillare sia sul pavé che in alcune corse più movimentate, presumibilmente staccherà anche quest’anno dopo la Amstel Gold Race, tornando poi alle corse nel mese di maggio, iniziando la preparazione al Tour, dove quest’anno avrà maggiore libertà, pur dedicandosi al supporto del leader designato Pierre Latour, corridore con meno ambizioni e comunque capace di difendersi meglio nelle insidiose pianure francesi viste le sue abilità da passista.

Pur capace di svolgere un buon lavoro al servizio della squadra nelle giornate di media montagna, non ha in programma né Olimpiadi di Tokyo né Mondiali di Aigle-Martigny: “Non sono percorsi adatti a me – conferma – Per corridori da classiche del nord sono troppo duri. Potrei partecipare se fossi convocato, ma solo con un ruolo da gregario”.

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