Ag2r Citroën Team, Greg Van Avermaet spera di mettersi alle spalle una stagione difficile: “Il Giro delle Fiandre mi attira ancora molto”

Quella che si è appena conclusa è stata la peggiore stagione in carriera di Greg Van Avermaet. Il belga della Ag2r Citroën Team, infatti, ha sofferto molto, soprattutto nella seconda parte della stagione, quando ha fallito tutti gli obiettivi che si era posto. In particolare non lo si è mai visto protagonista al Tour de France 2021 e nella prova in linea di Tokyo 2020 si è dovuto accontentare di un ruolo da gregario nonostante fosse il campione in carica; l’assenza di risultati ha poi causato anche la sua esclusione dalla formazione belga per i Mondiali nelle Fiandre 2021. Nonostante il terzo posto conquistato al Giro delle Fiandre 2021, quindi, il classe 1985 non può essere soddisfatto della sua stagione.

In un’intervista a Cyclingnews ha raccontato i problemi che lo hanno condizionato: “Per la prima volta nella mia carriera ho notato che il mio corpo non rispondeva. Prima, anche se vincevo, ero sempre là, ma poi neanche questo. L’aspetto positivo è che la mia campagna primaverile è andata abbastanza bene – un bel podio al Fiandre e alcune top 10 – ma la seconda parte è molto di più nella mia testa”.

Il campione olimpico di Rio 2016 è poi tornato anche sull’influenza che il vaccino contro il Covid può avere avuto sul suo fisico: “L’errore più grande è stato probabilmente aver fatto la seconda dose prima di un grande sforzo come il Giro del Delfinato, che è una delle gare più dure della stagione. Credo che questo abbia avuto effetti sulla mia forma. Ho avuto un buon livello, ma non ho più raggiunto il picco. È l’unica spiegazione che riesco a dare”.

“Non abbiamo pensato abbastanza a questo aspetto del problema – ha aggiunto – Una persona normale da questo lato probabilmente non avrebbe avvertito nessun effetto, ma il problema è che se già metti sotto stress il tuo sistema immunitario con il vaccino e dopo stressi ancora di più il tuo corpo con gli allenamenti, è difficile recuperare. Non ho avuto grossi problemi, è solo che quando dovevo esprimermi al massimo non ci sono riuscito”.

Come già affermato nei giorni scorsi da Fuglsang, il nativo di Lokeren ci ha comunque tenuto a specificare che il problema non è stato il vaccino, ma la sua calendarizzazione: “Naturalmente lo rifarei ancora, ma lo programmerei meglio. La vaccinazione è ottima, ma la farei in un momento diverso dell’anno […] Penso che specialmente per gli atleti sia importante farlo in un periodo non troppo intenso e anche prendersi del tempo per recuperare”.

Il vincitore della Parigi – Roubaix 2017 non nasconde comunque le sue ambizioni per il futuro: “Credo sia importante resettare tutto, riposarsi al meglio – più a lungo del normale – per permettere al mio corpo di recuperare. Ho ancora molte ambizioni. È ancora il Fiandre ad attirarmi maggiormente. Sono arrivato terzo un’altra volta – è vero, non sono mai stato in grado di lottare per la vittoria, ma ho dimostrato che è un buon obiettivo per me. Voglio andare avanti e sperare di riuscire ad avere ancora buoni risultati.”

Le stagioni passano anche per il vincitore della Tirreno – Adriatico 2016, ma gli obiettivi sono, quindi, ancora molto alti: “Sicuramente il mio periodo migliore è alle spalle, ma ho ancora molte energie. Ho bisogno di più recupero e di allenamenti più specifici rispetto a quando avevo trent’anni, ma ci sono abbastanza esempi di corridori in grado di vincere corse importanti a trentasette anni”.

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