Vuelta a Espana 2021, Magnus Cort vicino ad una nuova impresa: “Dovevo crederci, ma nel finale le gambe erano vuote”

Magnus Cort è andato vicino a compiere un’altra grande impresa alla Vuelta a España 2021. Dopo aver vinto per un soffio la sesta tappa, ieri il danese ci ha riprovato, ma questa volta niente ha potuto contro il ritorno di Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che si è imposto davanti ad Enric Mas con una progressione micidiale. Dopo essersi infilato nella fuga di giornata, il portacolori della EF Education – Nippo, ha comunque avuto il merito di averci creduto fino alla fine, quando nessun altro ci avrebbe scommesso: il gruppo, infatti, non ha mai lasciato agli attaccati più di due minuti di margine.

Ci sono andato vicino, onestamente anche più di quanto pensassi – ha dichiarato ai nostri microfoni il classe 1993 –  Dovevo crederci e ci ho creduto tutto il giorno, anche se non abbiamo mai avuto più di due minuti. Una volta raggiunti i piedi della salita finale, si è trattato di fare una cronometro fino alla fine”.

Per il quattro volte vincitore di tappe alla Vuelta, è stato fatale l’ultimo strappo per arrivare al traguardo di Valdepeñas de Jaén. Come ci ha raccontato, infatti: “Le mie gambe erano abbastanza buone, ma nel finale erano vuote e sfortunatamente non ho avuto le forze rimanenti per l’ultimo ripido strappo fino al traguardo. Il finale era veramente duro e lungo, i primi duecento metri abbastanza veloci, poi era durissimo. Negli ultimi 500 metri penso di esser proprio esploso”.

Uno sforzo brutale nel quale ha provato a gestirsi, ma che lo lascia comunque senza grandi rimpianti: “Non ho potuto fare altro che cercare di recuperare e sperare che gli altri rimanessero dietro, provando a risparmiarmi un po’ per gli ultimi ripidi metri, ma mi hanno superato”.

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