Vuelta a España 2018, Campenaerts: “Dennis sarà l’uomo da battere, è importante tenere il ritmo giusto”

Victor Campenaerts è uno degli uomini più attesi della cronometro di oggi alla Vuelta a España 2018. Il belga non è ancora riuscito a imporsi nelle corse contro il tempo a cui ha preso parte nei due GT, venendo sempre battuto da Rohan Dennis (BMC). L’australiano rimane il suo grande rivale anche per la frazione odierna, che tuttavia ha caratteristiche più adatte al campione europeo in carica. Il portacolori della Lotto Soudal è consapevole della forza del suo avversario e ha individuato in lui l’uomo da battere, riconoscendo in Jonathan Castroviejo (Team Sky) un altro pericoloso rivale, soprattutto ora che è libero dai compiti tattici nella sua squadra.

Il campione nazionale belga ha parlato proprio dei suoi avversari per la tappa di oggi: “Ci sono due cronometro nella Vuelta. Sono due giorni nei quali voglio essere al massimo. Penso che se esiste un percorso su cui posso essere in grado di battere Rohan Dennis, quello di oggi può essere buono. Penso che sia in una grandissima forma, lo ha dimostrato nel prologo. È andato un secondo al chilometro più veloce di me. Lo vedo in corsa ogni giorno, è forte, non sta mai soffrendo. Si sta risparmiando per questa cronometro e quella dei mondiali. Sarà l’uomo da battere, ma anche Castroviejo in Spagna vorrà dare tutto, soprattutto ora che il Team Sky non ha più la maglia rossa e lui non deve tirare in testa al gruppo. Questi due saranno i più difficili da battere”.

Il belga ha poi parlato dell’altimetria della cronometro: “Il percorso non è completamente piatto, soprattutto alla partenza. Penso che basterà un chilometro per capire come sono le gambe per il resto della cronometro. Poi ci sono salite abbastanza lunghe, anche di tre chilometri, e altri tratti decisivi, ma non penso che uno scalatore trarrà un vantaggio paragonabile a quello che hanno i cronoman. Tuttavia, uno specialista con buone gambe può fare la differenza sugli altri oggi”.

Campenaerts commenta con serenità il fatto di essere il primo dei favoriti a partire, senza quindi avere il riferimento cronometrico dei rivali più accreditati: “Non è un grosso svantaggio partire prima degli altri. Corro sempre il più forte possibile. Il primo corridore a partire è Matthias Brandle, non è arrivato in ottima forma all’inizio della Vuelta ma è un mio amico e vedo che sta migliorando giorno dopo giorno. Dice che correrà al massimo per potersi sedere nel posto del leader… Ovviamente lo sarà di sicuro, se non sarà raggiunto dal corridore che parte dietro di lui (ride, ndr). Penso che farà registrare buoni intermedi per me”.

Infine una breve battuta sulla strategia migliore per affrontare la corsa contro il tempo: “È importante non perdere troppo tempo nella prima salita, ma se vai a tutta lì poi devi comunque affrontare quella più lunga dopo 15 chilometri e a quel punto puoi avere un problema. Penso sia molto importante mantenere il giusto ritmo“.

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