WorldTour 2020, caos di regolamento per licenze e inviti tra dubbi, domande e classifiche nascoste

Ultima settimana del calendario 2019 fondamentale in vista del 2020. Sono infatti in ballo molti interessi nelle corse conclusive di questi giorni, sia per quanto riguarda le licenze WorldTour che per conquistare inviti automatici nelle corse di massima divisione, GT in testa, il prossimo anno. La prima dipende da una classifica calcolata sui risultati delle squadre nelle ultime tre stagioni, la seconda dalla posizione delle formazioni Professional nell’UCI WorldRanking al termine della stagione in corso. Due classifiche che si intrecciano dunque, ma se della seconda ogni settimana possiamo conoscere la situazione, della prima non esiste una versione ufficiale, come da tempo era stato annunciato per chissà quale motivo. Ogni tanto le squadre ne ricevono un aggiornamento, ma (non si capisce il perché) non c’è niente di pubblico.

A giostrarsi in questo esercizio è stato Le Monde, che grazie alla collaborazione di Velobs ha ricalcolato i punti dal 2017 ad oggi di tutte le squadre. Il risultato è che attualmente in 17ª posizione c’è la Katusha – Alpecin (la cui licenza è stata acquisita dalla Israel Cycling Academy). A seguire ci sono Cofidis, Wanty – Gobert, Dimension Data e Direct Energie. Poco più dietro la Androni – Sidermec, ma la compagine di Gianni Savio è ormai fuori dai giochi visti i pochi punti a disposizione. A questo punto la lotta è dunque su due fronti per quanto riguarda questa classifica: tra Cofidis e Wanty per il 18° posto e tra Dimension Data e Total Direct Energie per il 20°.

Il motivo è (relativamente) semplice. Per riempire i criteri sportivi per ottenere licenza WorldTour il prossimo anno le squadre attualmente Professional devono rientrare nelle prime 18 della classifica, mentre le formazioni già di massimo livello possono accontentarsi del ventesimo posto. Se Cofidis e Dimension Data vogliono dunque assicurarsi lo status devono difendersi dall’assalto delle rivali (oltre trecento punti per il nuovo team di Elia Viviani, che tuttavia non partecipa né a Tour of Guangxi né alla Japan Cup, e circa cento per il team sudafricano).

Per entrambe il cavillo, al quale sono pronte ad appigliarsi secondo quanto spiegato dal general manager del team francese a Le Monde, è che la classifica dovrebbe tenere conto solo delle squadre che hanno fatto richiesta (il che le salverebbe in ogni caso, lasciando così fuori la sola Arkéa-Samsic, che chiuderebbe questa parziale classifica in ventesima posizione, non sufficiente vista l’attuale licenza di seconda divisione). La questione tuttavia è aperta con Wanty – Gobert e Total Direct Energie pronte al sorpasso in queste ultime corse, con anche la Chrono des Nations che potrebbe avere un ruolo importante. Da notare che entrambe perdessero la propria posizione si rischierebbe un inaudito WorldTour a 17 squadre, cosa che farebbe saltare tutti gli schemi, e l’UCI difficilmente permetterebbe questa situazione, rendendo così lo scenario a 19 squadre il più probabile.

L’altra partita si gioca dunque sul ranking 2019. E qui la lotta è diretta fra Wanty – Gobert e Total Direct Energie, separate da appena 160 punti secondo Le Monde (anche se nel WorldRanking sono attualmente 253,67, ma non ci sono i punti del Tour of Taihu Lake). In ballo c’è l’invito automatico alle corse WorldTour della prossima stagione, che in ogni caso spetterebbe a una di queste squadre. Potenzialmente i posti sono due, se il WorldTour dovesse essere di sole 18 squadre senza la Cofidis, che non ha abbastanza punti per competere e ottenere gli inviti automatici. Saranno dunque giorni molto intensi e tesi soprattutto per queste due squadre, che hanno bisogno di punti importanti per garantirsi un calendario di alto livello la prossima stagione, visto che quella che conclude davanti nel ranking potrà scegliere tutte le corse WorldTour a cui partecipare.

A seguire la situazione sono ovviamente anche le altre Professional, perché le WildCard, tra automatiche e a disposizione degli organizzatori, possono variare così da una a quattro per i grandi e da tre a sette per le altre corse. Scenari completamente diversi fra loro, specialmente per quanto riguarda i GT, dove l’unica salvaguardia per le squadre locali è una regola che obbliga gli organizzatori ad avere al via almeno una squadra del paese organizzatore (situazione che obbligherebbe solo RCS Sport ad invitare un’italiana visto che Francia e Spagna hanno squadre di massima divisione al via).

Riprendendo lo schema in copertina, parte del nuovo regolamento che entrerà in vigore dal prossimo 23 ottobre, ovvero proprio quando si concluderà ufficialmente il 2019 ciclistico, proviamo dunque ad ipotizzare gli scenari possibili e le conseguenze sugli inviti ai Grandi Giri. Escludiamo un WorldTour a 17 squadre che (malgrado i numeri potrebbero renderlo possibile se Cofidis e Dimension Data dovessero entrambe essere superate rispettivamente da Wanty e Total) è uno scenario che non è neanche più contemplato dal regolamento (nel progetto iniziale si pensava anche a 16 squadre, ma erano state proprio le proteste delle squadre a far cambiare i piani) e che quindi l’UCI presumibilmente vorrà evitare (applicando a quel punto la classifica solo per le squadre che hanno chiesto licenza WorldTour, come sostanzialmente richiedono le due squadre in questione).

18 Squadre
Ipotesi A (Cofidis 18ª, Dimension 21ª): Con la Cofidis nel WorldTour la Dimension verrebbe “ripescata” per gli inviti, si avrebbe dunque un solo invito automatico per la migliore Professional e due inviti a disposizione degli organizzatori.
Ipotesi B (Cofidis 19ª, Dimension 20ª): Con la Dimension nel WorldTour si avrebbero due inviti automatici alle due migliori professional e due a disposizione degli organizzatori.

19 squadre
Se la situazione della classifica triennale non dovesse cambiare, ovvero la Cofidis chiudesse 18ª e la Dimension 20ª, entrambe accederebbero al WorldTour in maniera diretta. Sarebbero così tre le WildCard (una alla migliore Professional e due a disposizione degli organizzatori).

Altre ipotesi sembrerebbero non esserci visti i numeri, ma c’è uno scenario che fa paura a molti. Ovvero che anche la Arkéa – Samsic, la ventesima squadra ad aver fatto richiesta di licenza WorldTour, rientri in gioco nel caso l’UCI decida di cambiare un regolamento che attualmente appare nuovamente al vaglio (ad esempio, conteggiando i punti dei corridori nella rosa 2020 del team e non della squadra in un dato anno). Se così fosse sarebbe un problema soprattutto per Giro e Vuelta, per le quali ci sarebbero solo due inviti totali. Il primo automatico alla migliore Professional (sempre o Wanty o Total Direct Energie), il secondo a disposizione di RCS e Unipublic. Il che, nel caso del Giro, potrebbe significare una sola italiana (garantita dal regolamento) al via.

Fortunatamente, questo ultimo scenario appare francamente abbastanza improbabile. Attualmente, l’ipotesi che sembra avere più possibilità di concretizzarsi è un WorldTour 2020 a 19 squadre, con la Arkéa-Samsic che presumibilmente verrà invitata a quasi ogni corsa a cui farà richiesta (nel caso dei GT, Tour e Vuelta molto probabilmente), lasciando comunque tre WildCard totali a disposizione nei GT (una automatica, due a scelta degli organizzatori) e sei nelle altre corse (una atuomatica, cinque a scelta degli organizzatori). Il che fa comprendere quanto sia importante questa settimana specialmente per Wanty – Gobert e Total Direct Energie. In ogni caso le italiane farebbero bene a tifare Wanty – Gobert in questa settimana, perché i belgi presumibilmente non accetterebbero l’invito automatico al Giro, contrariamente alla Total Direct Energie che già quest’anno aveva fatto richiesta.

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