Tokyo 2020, Peter Sagan ci sarà: “Ai Giochi non sai mai cosa succederà. Vale la pena provarci”

Peter Sagan conferma la sua presenza ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Nella stagione dell’esordio al Giro d’Italia, che comunque non precluderà la sua presenza al Tour de France, il campione slovacco aggiunge un importante appuntamento presentandosi al via della rassegna a cinque cerchi. Se nel 2016 aveva dunque deciso di partecipare alla prova di MTB, la sua vecchia passione, questa volta il tre volte iridato parteciperà alle Olimpiadi nella prova su strada, che sostanzialmente rappresenterà anche la sua chiusura di stagione vista l’intensa stagione che vivrà.

Il capitano della Bora – hansgrohe avrà infatti sostanzialmente quattro momenti topici in un anno che comincerà per lui il 26 gennaio in Argentina, con la partecipazione alla Vuelta a San Juan, ma in cui il primo momento clou saranno chiaramente le Classiche di Primavera, dalla Milano – Sanremo che ancora gli sfugge malgrado i numerosi piazzamenti, sino alla Parigi – Roubaix (non escludendo ancora una rapida escursione sulle Ardenne).

Per me la stagione si chiuderà dopo il Tour e i Giochi Olimpici – spiega a margine della presentazione della squadra tedesca in quel di Kolbermoor, dove è stata svelata la nuova maglia del team – Comincerò dall’Argentina, poi faro un ritiro in altura, al quale seguiranno le classiche. Poi di nuovo un ritiro prima del Giro. Segue una nuova fase di allenamenti in vista del Tour de France. Poi arrivano subito le Olimpiadi”.

E se il percorso di Tokyo è chiaramente improntato per gli scalatori, memore anche di quanto successo nel 2016 con l’inatteso successo di Greg Van Avermaet, il fenomeno di Zilina sente di poter comunque provare a dire la sua. “È piuttosto duro – ammette – Ma ai Giochi non sai mai cosa può succedere, quindi vale la pena provarci“.

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