Team Sky, Moscon: “Riuscirò a confermarmi su questi livelli?” Intanto ribadisce le scuse a Réza e l’estraneità con Reichenbach

Croce e delizia del ciclismo italiano, Gianni Moscon riflette sul suo 2017. Stagione della rivelazione dal punto di vista sportivo, con grandi risultati dalla Parigi – Roubaix a Il Lombardia, passando per prestazioni importanti a Vuelta a España e Mondiale, il corridore del Team Sky ha visto la sua stagione macchiata da alcuni episodi spiacevoli, che ne hanno pesantemente condizionato il giudizio e l’immagine. Realtà emergente del ciclismo italiano, ma non solo, il trentino ammette alcuni errori, ma non ci sta a passare per un cattivo.

Io la competizione la vivo molto – spiega alla Gazzetta dello Sport – Sento quell’adrenalina. Magari anche per questo faccio risultati, se fossi più arrendevole mollerei prima. Ci metto passione. Mi faccio prendere, come se entrassi in trance agonistica. In bici mi trasformo, ma non sono cattivo. Imparerò a gestire meglio certe dinamiche. Fermo restando che con Reza ho detto una cosa che non avrei dovuto dire, l’ho ammesso, mi ero chiarito subito con lui”.

Diverso invece il caso con Sebastien Reichenbach, che lo ha accusato di averlo volontariamente spinto fuori strada. Una situazione ancor più spiacevole, che Moscon respinge con fermezza. “Tanti che hanno visto sono venuti da me a dirmi ‘Ma che cosa vuole?’ I testimoni ce li ho anche io – commenta – Non è successo niente di irregolare né c’è stato alcun dolo. Mi dispiace si sia partiti in quinta con le accuse. Vedrò come comportarmi perché la mia immagine è stata danneggiata”.

I suoi precedenti e i rapporti tesi fra le due squadra potrebbero aver esasperato una situazione che si spera venga risolta il prima possibile. Per l’atleta, per l’uomo e per l’intero movimento, che non ha bisogno di ulteriori polemiche. Giusto dunque guardare avanti, non solo la prossima stagione, ma anche oltre, con le trattative per un rinnovo con lo squadrone britannico che sarebbero già iniziate. “Io mi trovo benissimo – ammette – È l’ambiente in cui sento di poter crescere al meglio“.

Amante dell’Inferno del Nord, la corsa nella quale è esploso quest’anno, dopo un ottimo 2017 il prossimo anno avrà nelle Classiche del Nord “un ruolo di primo piano” in una squadra che da tempo aspetta di poter compiere il grande salto anche su questi terreni. La sua stagione nella prima parte sarà dunque incentrata su questo obiettivo, mentre è ancora incerta la partecipazione ai grandi giri. Da un lato le sue ambizioni personali, dall’altro le esigenze della squadra.

“Mi piacerebbe molto venire al Giro d’Italia – spiega – Dalle indiscrezioni ho letto che ci sarà una crono in Trentino che potrei affrontare con la maglia di campione italiano. Ma l’orientamento della squadra è quello di farmi debuttare al Tour de France“. Comprensibile, considerando le caratteristiche del giovane azzurro e il percorso della Grande Boucle, con il pavé che potrebbe avere un ruolo decisivo. Soprattutto considerando che dall’anno prossimo si correrà con un uomo in meno, averno uno in grado di fare la differenza su più terreni è un’arma in più di cui difficilmente Chris Froome vorrà privarsi, soprattutto dopo aver visto quanto Moscon possa essere prezioso e affidabile.

Obiettivi dunque in crescendo per il 24enne azzurro, che vede le sue quotazioni crescere. Di che mettere i brividi e aumentare la pressione, che giustamente su un ragazzo come lui può farsi sentire. Inevitabili domande sorgono dunque nella sua menta, che dovrà essere bravo a catalizzare nel modo giusto. “Riuscirò a confermarmi su questi livelli?”, si chiede inevitabilmente. “È come se non mi fossi abituato allo standard che ho raggiunto – prosegue per il quotidiano rosa – A freddo mi vengono dei dubbi, delle sensazioni strane. Mi capitò già tra il secondo e il terzo anno da dilettante, poi andò tutto per il meglio. In gara è diverso, ragiono come ho sempre ragionato, da vincente. Mi chiedo se campioni come Froome o Nibali vengono assaliti dagli stessi dubbi. Io mi metto in discussione, e ci metto ancora più impegno per riconfermarmi”.

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