Giro d’Italia 2021, una crono in meno per favorire gli scalatori?

Il Giro d’Italia 2021 potrebbe avere solo due cronometro. Tra gli argomenti più caldi di questi giorni ci sono le indiscrezioni riguardo il percorso della Corsa Rosa, una edizione di cui si sa davvero poco rispetto a quanto siamo solitamente abituati a sapere con l’avvicinarsi della presentazione (che peraltro quest’anno sta slittando sempre più). Tra le problematiche di RCS Sport c’è chiaramente la necessità di trovare disponibilità in un anno complicato a livello economico, in cui molte città e regioni sembrano avere altre priorità (tanto da essersi tirata indietro rispetto alle iniziali intenzioni) che la promozione del territorio tramite un evento sportivo, per quanto sia probabilmente il secondo più importante del nostro paese.

Non sorprende infatti che il tracciato che si sta profilando appare escludere sempre più regioni dall’equazione, con soprattutto il Sud che appare essere nettamente inferiore rispetto agli ultimi anni. Peraltro, si nota come alcune regioni sembrano avere invece una presenza piuttosto massiccia, più di quanto avvienge solitamente, con investimenti pensati dalle amministrazioni comunali proprio in direzione opposta. L’idea di insieme che ne emerge è che alcune località ed enti locali abbiano dato una importante disponibilità per sostenere Mauro Vegni e i suoi in questa loro difficile composizione, che non è un caso stia tardando ad essere fissata in maniera definitiva.

Di contro, nelle ultime settimane è emerso un inatteso interesse da parte dei corridori, con molti scalatori che si sono mostrati scontenti del percorso proposto dal Tour de France. Alcuni hanno così già deciso di rivolgere le proprie attenzioni alla Corsa Rosa, annunciando la propria partecipazione, mentre altri sembrano invece aspettare che RCS Sport sveli la propria creatura per decidere in maniera definitiva. Se dal tracciato che emerge sinora non sembrano esserci le grandissime montagne, con poche salite ad alta quota (ovvero sopra i duemila metri), quello che sembrava un punto fermo delle ultime edizioni, ovvero una movimentata cronometro centrale, potrebbe quest’anno saltare, o quantomeno essere notevolmente accorciata.

Secondo alcune indiscrezioni che ci sono state riportare da un corridore in questi giorni, lui e la sua squadra avrebbero ricevuto rassicurazioni su un tracciato maggiormente sbilanciato verso le salite rispetto a quanto sembrava emergere sinora. Le cronometro avrebbero comunque un ruolo importante vista l’apertura e chiusura contro il tempo che appaiono ormai quasi certe a Torino e Milano, ma quel punto fermo che era sinora considerato una sorta di giro di boa, potrebbe essere cancellato o ulteriormente sbilanciato (o accorciando la tappa, oppure inserendo quasi una cronoscalata). Non abbiamo indicazioni precise al momento, anche se le indiscrezioni che si susseguono in questi ultimi giorni sembrano andare a confermare questa ipotesi.

Con i passisti-scalatori sempre più rivolti verso il Tour de France, facendo più di uno scontento in gruppo, la Corsa Rosa potrebbe trovare così un modo per arricchire ulteriormente il proprio appeal, anche a livello internazionale. Nell’attesa di conoscere la decisione ufficiale, che potrebbe arrivare il 4 febbraio (anche se negli ultimi giorni circola anche l’ipotesi di un ulteriore rinvio di una settimana), continueranno sicuramente le numerose indiscrezioni e anticipazioni. Così come regna ancora l’incertezza riguardo le WildCard, con la possibilità che negli ultimi giorni appare tutt’altro che impossibile, che per quest’anno l’UCI apra alla possibilità di concedere un invito in più alle formazioni Professional. In una stagione in cui molte corse sembrano comunque ancora a rischio, garantire la visibilità ad un team in un grande evento è sicuramente un aspetto che ne può aiutare la sopravvivenza.

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