Coronavirus, l’UCI scrive alle squadre: “Per valida ragione, nessuna penalità in caso di rinuncia”

L’UCI rassicura le squadre riguardo l’eventuale rinuncia alle corse a causa del coronavirus. Con una lettera mandata alle squadre che SpazioCiclismo ha potuto visionare, l’Unione Ciclistica Internazionale (che ieri ha fatto sapere di non prendere decisioni invece riguardo lo svolgimento delle corse) sostanzialmente rimanda alle singole formazioni la possibilità di scegliere a quali corse partecipare, spiegando di essere pronta ad attivare la clausola della “valida ragione” prevista dal regolamento. Nella lettera si legge dunque che in caso di rinuncia giustificata per ragioni mediche decise dalle autorità locali ed eventuali questioni logistiche (come l’eventuale mancanza di un numero sufficiente di personale), ma anche per scelte personali di corridori e staff, non saranno presi provvedimenti. Una decisione che arriva dopo che già numerose squadre hanno ufficializzato questa scelta.

“Alcune squadre potrebbero non essere in grado di partecipare a eventi per i quali la partecipazione è obbligatoria o per i quali le squadre sono già registrate – riconosce il presidente David Lappartient nella missiva – Se questo è il caso, vi saremmo grati se poteste informarci direttamente il prima possibile, allegando una giustificazione a supporto. In questo modo, basandoci sulle valide ragioni, potremo prendere le misure necessarie, basandoci caso per caso, per assicurarci che nessuna squadra sia penalizzata, finanziariamente o sportivamente, in modo che i risultati non vadano ad intaccare la determinazione dello status della propria licenza”.

Con la possibilità di aggiornare la lista che segue, l’UCI ha dunque proposto le tre principali ragioni per cui ci si possa attualmente sfilare dall’invito senza timori di sanzioni

  • Decisione delle autorità sanitarie nazionali competenti
  • Questioni logistiche: se una squadra non dovesse avere abbastanza corridori o staff, nel caso in cui alcuni di questi possano essere bloccati dalla partecipazione perché in isolamento sanitario
  • Ragioni dovuti a scelte personali di singoli corridori e staff che rifiutano di viaggiare verso alcune corse, credendo che assumersi questo rischio sia troppo importante per la propria salute

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