Astana Qazaqstan, Michele Gazzoli sospeso un anno dall’UCI per assunzione non intenzionale di sostanza vietata

Michele Gazzoli positivo al Tuaminoeptano e fermato un anno dall’UCI. Una assunzione non intenzionale quella del corridore della Astana Qazaqstan, come riconosciuto anche dalle istituzioni internazionali, che hanno così deciso per una riduzione della sanzione a soli dodici mesi. Il giovane corridore italiano è comunque licenziato dalla sua squadra. La positività risale al 17 febbraio, in un controllo effettuato durante la Volta ao Algarve, ed è dunque a partire da quell’evento che i risultati del corridore di Ospedaletto sono dunque cancellati, mentre la squalifica entra in vigore a partire dal 10 agosto, arrivando così a conclusione il 9 agosto 2023.

Il classe 1999 è stato in grado di motivare che la sua è una assunzione non volontaria, spiegando di aver utilizzato uno spray nasale per il trattamento della rinite (il Rhinofluimucil), ” acquistato in una farmacia in modo indipendente senza alcuna implicazione dello staff medico del Team Astana Qazaqstan”, precisano dalla squadra, che valuta “esauriente” la spiegazione fornita dal corridore. Questo non gli ha tuttavia evitato la rescissione immediata da parte della formazione kazaka, che rimarca la sua “politica di tolleranza zero” sottolineando “categoricamente che la squadra non ha nulla a che fare con questa spiacevole violazione delle regole antidoping da parte del corridore Michele Gazzoli”.

La spiegazione è stata dunque riconosciuta anche dall’UCI, che ha chiaramente precisato si tratti di “una Violazione delle Regole AntiDoping non intenzionale” spiegando come “il caso è stato risolto con l’accettazione delle conseguenze, come previsto dal regolamento antidoping”. Il tipo di sostanza, che appartiene alla classe degli stimolanti, non prevede la sospensione preventiva del corridore (di conseguenza neanche rendere pubblico quanto successo prima della eventuale squalifica) ed è per questo che si è giunti direttamente alla conclusione del caso prima che l’UCI pubblicasse il proprio annuncio.

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