Tour de France 2023, Tadej Pogačar: “Una buona giornata, abbiamo imparato che non dobbiamo inseguire ogni vittoria di tappa”

Dopo la “sconfitta” accusata nella quinta tappa e il successo riportato all’indomani, Tadej Pogačar mette in cascina un nuovo punto a suo favore nel duello con Jonas Vingegaard al Tour de France 2023. Sulle esigenti rampe del Puy-de-Dôme, lo sloveno della UAE Team Emirates è riuscito a staccare il rivale della Jumbo-Visma, riuscendo a guadagnare 8 secondi. Non un ammontare esaltante, ma che ha il suo peso, anche in chiave morale.

“Questa è una piccola vittoria – le parole di Pogačar – Sono molto felice, è una giornata molto bella. Ero abbastanza rilassato fino all’ultima salita. Ho sentito subito che le gambe giravano bene, ma ho aspettato gli ultimi 1500 metri, per sicurezza. Però sì, per me è stata una buona giornata”.

Lo sloveno racconta: “Quando ho iniziato il mio attacco, ho visto l’ombra di Vingegaard sulla strada e ho capito che mi stava seguendo, cercando di eguagliare la mia accelerazione. Sentivo che le gambe erano buone, così ho continuato a spingere finché non si è aperto un varco. Da lì in poi ho continuato ad andare avanti”.

Il duello fra Pogačar e Vingegaard non ha avuto come scenario quello della vittoria di tappa su un traguardo storico: “Ai ciclisti, come a tutti gli sportivi, piace vincere ogni gara a cui partecipano. Da un lato è un peccato che la fuga sia andata via, ma nel gruppo di testa c’erano ottimi corridori che meritavano una vittoria come questa. Inoltre, abbiamo imparato dall’anno scorso che non dobbiamo inseguire la vittoria in ogni tappa”.

Il punto di vista dello sloveno sull’ascesa finale: “Questa salita è molto bella e lo sarebbe di più se ci fossero gli spettatori. Ero un po’ spaventato perché tutti mi dicevano che era ripidissima e durissima, ma in realtà mi sembrava di volare. C’era la mia famiglia all’arrivo e sono molto felice di vederla. Inoltre, dato che oggi non c’è molta gente qui all’arrivo, posso parlare un po’ di più con loro”.

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