Giro d’Italia 2024, altro capolavoro per Tadej Pogacar! Sul Monte Grappa fa il vuoto e mette la ciliegina sulla torta

Tadej Pogacar mantiene la promessa al Giro d’Italia 2024. Sesta vittoria per il fenomeno sloveno che sulle strade vicine al giardino di casa trionfa nettamente grazie ad una accelerazione micidiale sulla seconda scalata del Monte Grappa. Ripreso l’ultimo attaccante di giornata, ovvero Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizanè), il leader della UAE Team Emirate realizza un ennesimo capolavoro staccando tutti i rivali di oltre due minuti al traguardo. Non cambiano le gerarchie alle sue spalle, anche se nel corso della salita Antonio Tiberi era riuscito ad emergere assieme a Daniel Martinez, ma i due vengono poi ripresi, assieme ad Einer Rubio, dal gruppetto di Ben O’Connor e Geraint Thomas, mantenendo così lo status quo alle spalle del dominatore assoluto.

Secondo di giornata è così Valentin Paret-Peintre, fondamentale nell’inseguimento in favore del suo capitano, che allo sprint regola Martinez e Tiberi. In classifica generale ovviamente Pogacar scava ulteriormente il suo già cospicuo margine, concludendo la giornata con un vantaggio di 9’56” su Martinez, che grazie ai quattro secondi di abbuono conquistati evita la doppia cifra. A seguire Thomas (+10’24”), O’Connor (+12’07”) e Tiberi (12’49”) completano podio e Top5.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

La partenza bagnata non spaventa i corridori, con i primi scatti che arrivano sin dal momento in cui Stefano Allocchio sbandiera il via ufficiale. Dopo una prima serie di azioni che subito allungano il gruppo, sono Davide Ballerini (Astana Qazaqstan) e Lorenzo Germani (Groupama-FDJ) a riuscire ad allungare. Mentre alle loro spalle proseguono gli scatti senza fortuna, tra i quali anche quelli di Steinhauser, Quintana, Pellizzarri e Pietrobon particolarmente attivi, la coppia di testa riesce a guadagnare fino a 30 secondi, vantaggio con il quale si presenta ai piedi del Muro di Ca’ del Poggio su alcuni contrattaccanti.

Nel corso dei durissimi 1200 metri che caratterizzano la salita si va così a formare un gruppetto di nove uomini alle loro spalle. Compreso che il gruppo non ha più intenzione di reagire, Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team), Rubén Fernández (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Edward Theuns (Lidl-Trek), Pelayo Sánchez (Movistar Team), Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) e Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) riescono ad avvicinarsi rapidamente alla coppia di testa, rispetto alla quale scollinano con appena una dozzina di secondi di ritardo.

Il ricongiungimento a quel punto è inevitabile e arriva dopo 42 chilometri di corsa, con il gruppo, condotto ancora blandamente dalla UAE Team Emirates che ha comunque già preso in carico le operazioni, che si trova a 3’40″. A quel punto la situazione si stabilizza, e rimane tale fino alle pendici del Monte Grappa. Sulle prime rampe il gruppo dei fuggitivi si sfalda, con un primo attacco di Vendrame. I più brillanti sono inizialmente Janssens, Sánchez e Mulubrhan, che provano a fare la differenza. Dopo una prima accelerazione, buona parte dei fuggitivi si ricompatta, ma a metà salita i battistrada si sfaldano nuovamente: sono Janssens e Sánchez ad andar via, con Tonelli che tiene comunque un ottimo ritmo e riesce a riportarsi sui due al comando. Ai 3000 dalla vetta del Grappa esce dal gruppo, tirato dalla UAE e di cui non fa parte Filippo Zana (Jayco-AlUla), Giulio Pellizzari (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè), che corona l’inseguimento a 300 metri dal Gpm: il marchigiano scatta nuovamente e passa per primo, lanciandosi poi in discesa insieme a Tonelli e Sánchez, mentre Janssens fatica nel tenere le ruote degli altri tre.

Nel tratto in contropendenza a metà discesa Pellizzari alza il ritmo, Sánchez gli resiste, ma Tonelli fatica, anche se riesce a ritrovare le ruote degli altri due nel corso del successivo settore di discesa. Tonelli spende le ultime energie per fare il ritmo nel breve tratto di pianura che anticipa la seconda ascesa del Grappa, lanciando l’attacco di Pellizzari, che decide di andare via subito da solo, staccando Sánchez e trovandosi ad avere anche 2’30” di vantaggio sugli inseguitori. Dietro la UAE rimane saldamente al comando delle operazioni e il ritmo imposto presenta il conto a tanti, tanto che ai -10 dalla vetta nel gruppo Maglia Rosa ci sono solo 17 corridori: Tadej Pogačar (UAE), Geraint Thomas (INEOS), Thymen Arensman (INEOS), Daniel Martínez (Bora Hansgrohe), Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale), Einer Rubio (Movistar), Jan Hirt (Soudal Quick-Step), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL), Michael Storer (Tudor), Felix Großschartner (UAE), Rafał Majka (UAE), Domen Novak (UAE), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious).

Vansevenant è il primo a saltare, ma quando tocca a Novak fare il ritmo anche Bardet va in difficoltà, mentre quando è Majka a prendere in mano la situazione il gruppo si sfalda ulteriormente, partendo da Geschke. Il cambio di ritmo fa male anche a nomi più caldi visto che O’Connor scivola indietro, ma anche Arensman e Thomas fanno fatica, spezzando il gruppo. All’inseguimento di un Pellizzari ormai ad appena un minuto restano così solo Majka, Pogacar, Martinez e Rubio, con Storer che riesce a rientrare, ma dura poco perché a quel punto arriva lo scatto micidiale di Tadej Pogacar! Una accelerazione secca, a 36 chilometri dalla conclusione, alla quale nessuno risponde e che gli consente subito di creare un distacco enorme sui rivali, tra i quali prova ad emergere Tiberi, che si assume l’onere di dettare il ritmo, con solo Martinez e Rubio alla sua ruota.

Intanto Pogacar si invola e rapidamente rientra su Pellizzari, raggiungendolo subito prima del tratto in contropendenza, che consente al giovane marchigiano di rifiatare. Tuttavia, appena inizia la salita, la Maglia Rosa saluta anche il classe 2003, impotente di fronte al ritmo sfrenato dello sloveno. A quel punto per lui è un assolo fino al traguardo, facendosi largo tra due ali di folla non sempre proprio composta, ma fortunatamente senza conseguenze, se non innervosirlo. Al GPM il gap è così di 1’30” su Tiberi, Martinez e Rubio, che scollinano a ruota di Pellizzari, ma appena venti secondi dietro ci sono O’Connor, Thomas, Valentin Paret-Peintre, Storer e Hirt, con quest’ultimo che perde contatto in discesa.

Nello strappo che anticipa il finale Martinez prova a staccare tutti alle spalle della Maglia Rosa, ma la sua azione non ha troppa fortuna e fa saltare definitivamente il debole accordo che era stato raggiunto, permettendo così il rientro degli inseguitori, ai quali si accoda uno stoico Pellizzari. Alla fine dunque è un gruppetto a concludere alle spalle di Pogacar, che si gode il finale tra gli applausi, ricambiati, del pubblico.

Risultato Tappa 20 Giro d’Italia  2024

Classifiche Giro d’Italia 2024

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