Tour de France 2022, tutti i ritiri
Sono 176 i corridori ad aver preso il via del Tour de France 2022, ma purtroppo non tutti potranno portalo a termine. Come in ogni gara a tappe, infatti, anche la Grande Boucle dovrà fare i conti con atleti che abbandoneranno anzitempo, con il gruppo che diminuirà con l’andare delle giornate a causa di cadute, problemi fisici, malattie o per essere finiti fuori tempo massimo. L’edizione 109 del GT transalpino, partito dalla Danimarca, non ha registrato abbandoni nelle prime tre giornate in terra danese, e anche la prima frazione sulle strade di Francia è passata indenne per tutti i partecipanti. È invece durante la temuta quinta tappa, quella del pavé, che avvengono i primi ritiri.
Sono due i corridori che non riescono a raggiungere il traguardo di Arenberg e che devono così tornare a casa anzitempo: si tratta di Michael Gogl (Alpecin-Deceuninck), che in una caduta lungo uno dei settori di pavé ha riportato la frattura di una clavicola e dell’osso pelvico, e di Jack Haig (Bahrain Victorious), finito a terra a poco meno di 30 chilometri dalla conclusione. Per l’australiano, che già lo scorso anno era stato costretto a ritirarsi dopo poche tappe, il bollettino parla di diverse abrasioni e contusioni, un taglio a un gomito che ha richiesto dei punti di sutura, e fratture non scomposte al polso.
La tappa delle pietre lascia i propri strascichi, infatti, Daniel Oss (TotalEnergies) ha riportato la frattura di una delle vertebre cervicali, in seguito alla caduta (che ha coinvolto anche Michael Gogl) avvenuta per un contatto con uno spettatore durante un tratto di pavé, e quindi non ha preso il via della sesta frazione. Durante le prime fasi di corsa, è Alex Kirsch (Trek-Segafredo) ad abbandonare a causa di un’indisposizione, dopo che già non era stato bene negli ultimi giorni. Nessun abbandono durante la settima tappa, mentre l’ottava giornata inizia con due defezioni causate dal covid, visto che in seguito ad una positività salutano la corsa Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates) e Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën).
A lasciare la Grande Boucle durante la tappa sono invece Gianni Moscon (Astana Qazaqstan), che soffre ancora di long-covid, e Kevin Vermaerke (Team DSM), coinvolto nella maxi-caduta di inizio giornata riportando la frattura della clavicola. Tre invece i corridori che non prendono parte alla nona frazione, tra i quali anche il terzo ritiro causato dal covid, ovvero quello di Guillaume Martin (Cofidis). Contrariamente ad alcune indiscrezioni iniziali, infatti, Ruben Guerreiro (EF Education-EasyPost) saluta per una malattia non legata al virus più temuto, mentre Kasper Asgreen (Quick-Step Alpha Vinyl) deve dare forfait per un problema al ginocchio non risolto dal Giro di Svizzera.
Anche al momento di ripartire dopo il secondo giorno di riposo i pensieri dei corridori non possono non includere anche le preoccupazioni legate al covid visto che in gruppo mancavano all’appello George Bennett (UAE Team Emirates) e Luke Durbridge (Team BikeExchange – Jayco), entrambi fermati in seguito ad una positività riscontrata durante e dopo il giorno di riposo. I due si sono aggiunti ai forfait di Alexis Vuillermoz (TotalEnergies) e Ben O’Connor (AG2R Citroën Team), che erano stati già annunciati ieri: il primo per una infezione cutanea che necessita intervento chirurgico, il secondo per i problemi al gluteo dopo la caduta nella seconda tappa che lo hanno portato a soffrire e perdere terreno sin da allora.
La seconda giornata alpina vede il gruppo ripartire al completo e tra coloro che partono subito a tutta c’è Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck). Quello del fenomeno neerlandese è tuttavia il canto del cigno, non riuscendo a seguire i suoi compagni di fuga e finendo per ritirarsi a metà tappa, confermando le difficoltà emerse nella prima metà della corsa. Quasi contemporaneamente, anche Oliver Naesen (Ag2r Citroën), malato da qualche giorno seppur non di covid, mette il piede a terra. Non si registrano invece ritiri nella tappa successiva, con il gran finale sull’Alpe d’Huez. Al via della tredicesima tappa è nuovamente il covid a far parlare di sé a causa di una positività di Warren Barguil (Arkéa-Samsic), che di conseguenza non si presenta al foglio firma. Prende invece il via Victor Lafay (Cofidis), ma dopo giorni di fatica deve arrendersi e salutare la carovana anzitempo, non riuscendo a seguire il ritmo. Tutti si presentano al via anche il giorno successivo, con l’impegnativa 14ª frazione che vede poi l’intero gruppo concludere entro il tempo massimo, senza alcun ritiro aggiuntivo.
L’ultima tappa della seconda settimana parte senza tre protagonisti: il primo è Primoz Roglic (Jumbo-Visma), acciaccato sin dalla caduta della tappa del pavé, che saluta il Tour per riposarsi e riprendersi in vista della Vuelta a España. Allo sloveno si uniscono Simon Clarke (Israel-Premier Tech), vincitore della quinta frazione, e Magnus Cort (EF Education-EasyPost), vincitore della decima tappa e prima Maglia a Pois di questa edizione della Grande Boucle; per entrambi, la causa del ritiro è una positività al Covid-19. Durante la giornata, poi, ad abbandonare la corsa è Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) per un trauma alla spalla destra causato da una caduta avvenuta a circa 65 chilometri dal traguardo di Carcassonne, mentre Michael Morkov (Quick-Step Alpha Vinyl) giunge all’arrivo 12 minuti fuori tempo massimo (nonostante quest’ultimo sia stato aumentato del 20% a causa del grande caldo), con il danese che ha pedalato da solo per tutto il giorno dopo essersi staccato dal gruppo nelle fasi iniziali di gara.
La corsa riparte dopo il terzo giorno di riposo senza un discreto numero di corridori: Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) lascia infatti per la frattura di una costola rimediata domenica, Aurélien Paret-Peintre e Mikaël Chérel (AG2R Citroën) si fermano per covid, così come Maximilian Walscheid (Cofidis), risultato positivo nella serata precedente, mentre Lennard Kämna (BORA – hansgrohe) saluta per una sindrome influenzale persistente. Al termine di una giornata di grande sofferenza che ha comunque voluto onorare sino in fondo, è invece Marc Soler (UAE Team Emirates) a far segnare il sesto ritiro del giorno, con lo spagnolo finito fuori tempo massimo.
Sono due i corridori a mancare all’appello della seconda frazione pirenaica, con Rafal Majka (UAE Team Emirates) costretto a rinunciare per le conseguenze della caduta del giorno precedente, mentre Tim Wellens (Lotto Soudal) deve salutare la Grande Boucle per una positività al covid. Malato da qualche giorno (non di covid visto che i suoi tamponi sono sempre risultati negativi), nel corso della tappa è Fabio Felline (Astana Qazaqstan) a salutare il gruppo. Al via di Lourdes non si presentano poi Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e Imanol Erviti (Movistar), entrambi costretti al ritiro causa positività al covid, così come Chris Froome (Israel-Premier Tech), fermato dopo essere passato regolarmente in zona partenza per prendere il via della tappa. Un ritiro, ancora per covid, anche nella diciannovesima tappa, che alla partenza non vede la presenza di Enric Mas (Movistar), a sua volta risultato positivo. Alla cronometro è invece Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma) a non partecipare, tornando a casa per questioni familiari.
Non tutti i corridori che hanno concluso la cronometro sono riusciti a partecipare alla festa di Parigi. Il Covid continua a far sentire la sua presenza al Tour de France fino all’ultimo giorno, costringendo al ritiro Michael Woods (Israel-Premier Tech), positivo, e il suo compagno di squadra Guillaume Boivin per motivi precauzionali. Non arriva a Parigi neanche Gorka Izagirre (Movistar) tornato a casa per partecipare il giorno dopo alla Prueba Villafranca. Sono così 41 i ritiri totali da inizio corsa, mentre sono 135 i corridori che sono riusciti a portare a termine il Tour de France 2022.
Ritiri Tour de France 2022
Tappa 1
–
Tappa 2
–
Tappa 3
–
Tappa 4
–
Tappa 5
Michael Gogl (Alpecin-Deceuninck)
Jack Haig (Bahrain Victorious)
Tappa 6
Alex Kirsch (Trek-Segafredo)
Daniel Oss (TotalEnergies)
Tappa 7
–
Tappa 8
Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën)
Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates)
Gianni Moscon (Astana Qazaqstan)
Kevin Vermaerke (Team DSM)
Tappa 9
Kasper Asgreen (Quick-Step Alpha Vinyl)
Ruben Guerreiro (EF Education-EasyPost)
Guillaume Martin (Cofidis)
Tappa 10
George Bennett (UAE Team Emirates)
Luke Durbridge (Team BikeExchange-Jayco)
Ben O’Connor (Ag2r Citroën)
Alexis Vuillermoz (TotalEnergies)
Tappa 11
Oliver Naesen (Ag2r Citroën)
Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck)
Tappa 12
–
Tappa 13
Warren Barguil (Arkea-Samsic)
Victor Lafay (Cofidis)
Tappa 14
–
Tappa 15
Simon Clarke (Israel-Premier Tech)
Magnus Cort (EF Education-EasyPost)
Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma)
Michael Morkov (Quick-Step Alpha Vinyl)
Primoz Roglic (Jumbo-Visma)
Tappa 16
Mikaël Cherel (Ag2r Citroën)
Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech)
Lennard Kämna (Bora-hansgrohe)
Aurelien Paret-Peintre (Ag2r Citroën)
Marc Soler (UAE Team Emirates)
Max Walscheid (Cofidis)
Tappa 17
Fabio Felline (Astana Qazaqstan)
Rafal Majka (UAE Team Emirates)
Tim Wellens (Lotto Soudal)
Tappa 18
Damiano Caruso (Bahrain Victorious)
Imanol Erviti (Movistar)
Chris Froome (Israel-Premier Tech)
Tappa 19
Enric Mas (Movistar)
Tappa 20
Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma)
Tappa 21
Guillaume Boivin (Israel-Premier Tech)
Gorka Izagirre (Movistar)
Michael Woods (Israel-Premier Tech)
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