Tour de France 2020, si va sempre più verso il rinvio al 25 luglio
Sembra ormai prendere sempre più corpo l’ipotesi piano B per il Tour de France 2020. La Grande Boucle è al momento la prima corsa WorldTour in programma in quel che rimane del calendario ormai continuamente segnato da cancellazioni, con gli organizzatori che hanno dovuto prolungare ulteriormente lo stop dell’UCI fissato attualmente al 1 giugno. Difficile dunque pensare che prima del Tour possano esserci i tempi necessari per prepararsi richiesti giustamente da atleti e squadre, che da più parti, con il presidente FCI Renato di Rocco in testa, comunque si era sottolineato fosse una delle priorità da rispettare nella costruzione del nuovo calendario. In programma originariamente dal 27 giugno al 19 luglio, la Grande Boucle potrebbe così svolgersi, come anticipato la scorsa settimana, dal 25 luglio al 16 agosto. Il che avrebbe ovviamente delle conseguenze molto importanti su tutto il resto del calendario, a partire dalla Vuelta a España (che sulla carta dovrebbe iniziare il 14 agosto per concludersi il 6 settembre) finendo a cascata per stravolgere tutto il resto – esclusi i Mondiali di Aigle-Martigny, le cui date l’UCI si è già preoccupata di confermare ufficialmente la scorsa settimana.
Esclusa l’ipotesi di correre a porte chiuse, Christian Prudhomme ha dunque cominciato concretamente a valutare l’opzione rinvio, contattando le città ospitanti. Dai vari sindaci sarebbe dunque arrivato un parere favorevole, secondo quanto riporta l’agenzia stampa spagnola EFE. L’importante è la garanzia che “il contesto sanitaria sia favorevole”, ma con questa (r)assicurazione sarebbe dunque possibile “mantenere la logistica prevista” per un evento che nel paese è considerato di massima priorità visto l’alto gettito che porta alle casse statali e locali (dipartimenti, regioni, città e privati possono avere benefici importanti).
La decisione al momento sembra comunque confermato che non potrà esserci prima del 15 maggio, ma intanto sotto traccia si continua a lavorare sulle varie opzioni in modo da cercare di farsi trovare pronti su più scenari, in base all’evoluzione della pandemia in atto nei singoli paesi, partendo ovviamente nel caso specifico dalla Francia, ma inevitabilmente anche con più di un occhio in Europa e nel mondo.
Spostare il Tour de France sembra inoltre poter permettere anche ad altre corse di essere organizzate prima, tra queste spicca il Giro del Delfinato, considerato un evento perfetto per prepararsi, ma anche la Route d’Occitanie sta aspettando di capire le scelte di ASO per valutare come muoversi visto che sulla carta è uno degli ultimi appuntamenti precedenti. Con il Giro di Svizzera che ha già confermato che quest’anno l’evento non si svolgerà, questi due sembrano ideali per una eventuale preparazione, anche considerando che una corsa come la Adriatica Ionica Race, che sarebbe potuta ritrovarsi in un periodo utile, ha dovuto oggi annunciare la cancellazione.
Inoltre, rinviare di quattro settimane la Grande Boucle permetterebbe anche di incastrare alcune corse di un giorno saltate in precedenza: tra queste l’ipotesi Milano – Sanremo, che vivrebbe così una collocazione primaverile ben diversa, ma simbolicamente molto importante.
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