Tour de France 2020, Primoz Roglic conferma: “Non sono sicuro che sabato potrò prendere il via da Nizza”

Aumentano i dubbi sulla presenza di Primoz Roglic al Tour de France 2020. Dopo le dichiarazioni della compagna del corridore, che aveva espresso la propria preoccupazione per la condizione fisica del vincitore della Vuelta a España 2019, è lo stesso sloveno ad avvertire gli appassionati del rischio di una Grande Boucle senza di lui. La causa è naturalmente la caduta che lo ha visto coinvolto al Giro del Delfinato 2020, nel corso della quarta tappa: il capitano della Jumbo-Visma era in quel momento leader della classifica generale, dopo aver conquistato la seconda frazione e aver chiuso alle spalle del solo Davide Formolo (UAE Team Emirates), unico superstite della fuga di giornata, la terza. Il ritiro sembrava solo a scopo precauzionale, ma la condizione di questi giorni sembra mettere in difficoltà lo stesso atleta, che punta con decisione alla maglia gialla.

“Pensavo che avrei recuperato dai colpi meglio in alcuni giorni” ha dichiarato l’atleta in un’intervista a RTV Slo, la radio e televisione slovena: “Però non mi sento nel mio momento migliore. Sarebbe potuta andare peggio, ma non è certo l’ideale subire un danno prima del Tour de France. Al momento non sono sicuro di poter essere alla partenza del Tour sabato a Nizza“. Parole che gettano non poche ombre sulla sua Grande Boucle, l’obiettivo principale di questa stagione.

La sua condizione di forma non ottimale ha come immediata conseguenza l’ulteriore indebolimento della corazzata della Jumbo-Visma. La formazione neerlandese aveva in programma di presentarsi con il tridente di stelle composto dallo stesso Roglic, Tom Dumoulin e Steven Kruijswjik, oltre a due gregari di lusso in salita come Sepp Kuss e George Bennett e un fenomeno come Wout Van Aert. Settimana scorsa è tuttavia arrivata la conferma del forfait di Kruijswijk, coinvolto nella stessa caduta al Delfinato: rinunciare anche allo sloveno significherebbe certamente intaccare una squadra che sembrava nettamente la più forte in corsa, soprattutto dopo le decisioni prese in casa Ineos.

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