Tour de France 2019, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.

TOP

Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida): Ancora una volta il siciliano trova il modo per lasciare il segno. Apparso in crescendo nelle ultime tappe, lo Squalo dello Stretto lascia l’impronta del suo morso su questa edizione conquistando con grande determinazione l’ultima tappa alpina, correndo con generosità sin dai primi chilometri. Ieri in crescita, oggi concretizza. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa e raramente delude. Anche oggi lo conferma.

Jumbo-Visma: Missione compiuta per la formazione neerlandese, che dopo aver fallito lo scorso anno il podio con Roglic in extremis, stavolta ci sale proprio all’ultima occasione utile. E per farlo tira fuori tutto il proprio repertorio in salita, usando al meglio i propri regari, capaci oggi probabilmente di supplire alle fatiche accumulate dal proprio capitano, apparso al limite per poter provare a migliorare il piazzamento raggiunto. Ma questa squadra appare sempre più forte…

Egan Bernal (Ineos): In pieno controllo con la sua Maglia Gialla, sembra godersela come se fossimo in una tappa di trasferimento. Invece intorno a lui tutti soffrono, tanto che nessuno ha gambe per far alto che seguire. Probabilmente lui le avrebbe avute, ma da giovane saggio quale è non infierisce, consapevole che il successo più importante è conservare quella maglia che ha ampiamente meritato.

FLOP

Richie Porte (Trek-Segafredo): Il tasmaniano soffre anche oggi, concludendo amaramente un Tour già decisamente avaro di soddisfazioni. Incapace di seguire il ritmo della Jumbo-Visma, l’australiano si spegne completamente e deve così vedersi superare in classifica da Warren Barguil, cedendogli la decima posizione con un ritardo al traguardo di quasi sei minuti.

Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep): La sua straordinaria parabola oggi vive l’epilogo calante che sin dall’inizio era prevedibile. Scortato da un finalmente utile Enric Mas, il francese fa quel che può in questa ultima salita di tre settimane per lui ancor più faticose e intense. Persa ieri la Maglia Gialla, oggi è costretto a scendere anche dal podio, conservando comunque con grinta un bel piazzamento nei cinque. Per il quale, a Bruxelles, avrebbe chiaramente firmato.

Movistar: Sono in quattro nel primo gruppo ridotto ad appena una decina di corridori, ma i capitani non ne hanno più di tanto e decidono sostanzialmente di correre ognuno per sé, partendo a fasi alterne. Lo scatto più convincente è quello del povero Soler, mentre gli altri si muovono quai casualmente cogliendo poi un secondo e terzo posto che, gestiti meglio, probabilmente potevano almeno tramutarsi in una vittoria di tappa.

Un commento

  1. La Movistar si consola con la vittoria di squadra, tre corridori nei primi dieci, ma sinceramente i dirigenti di questa squadra, come strategia sembrano davvero dilettanti. Potevano benissimo vincere il Tour con una strategia diversa. Poi magari si consolano il Giro d’Italia vinto. vedremo come andrà la Vuelta, ma un corridore come Landa non niente di meno di Bernal e compagni, invece si è dovuto accontentare del sesto posto. Poi ci sono i vari commentatori che continuano ad affermare che fare il Giro e il Tour è massacrante. In realtà si può fare il Giro, il Tour e la Vuelta e magari vincere una di questa gara.IN ogni caso almeno per oggi Nibali , con la strategia Movistar ha vinto la tappa. Viva Nibali e viva l’Italia.

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