Tour de France 2017, Martinelli: “Aru non si accontenterà del secondo posto”

Fabio Aru ha sorpreso tutti a La Planche des Belles Filles, staccando tutti gli avversari. C’è quindi grande curiosità per capire cosa potrà fare il corridore sardo nella tappa odierna ed in generale da qui alla fine del Tour de France 2017. A fissare gli obiettivi del portacolori della Astana ci ha pensato il suo direttore sportivo Giuseppe Martinelli in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Io mi accontenterei del secondo posto o, almeno, è ciò che dico a voi, ma Aru non si accontenterebbe. Fabio ha già provato tutte le sensazioni. Ha vinto la Vuelta, è arrivato secondo e terzo al Giro. Sa bene quale sia l’enorme differenza che passa tra il successo e il resto. Il trionfo ti fa entrare in una elite molto ristretta. Con il secondo posto, arrivi dove sono giunti in tanti che però non hanno vinto. No, non si accontenterà“. “Ne avevo già parlato prima del Tour, ero andato a ruota libera e forse mi ero sbilanciato troppo – aggiunge Martinelli – Ma lo conosco come pochi, l’ho portato qui, corre con questa maglia da cinque anni ormai.  Confermo che ho proprio questa sensazione che sia l’Aru più forte di sempre“.

Il ds della formazione kazaka si è poi soffermato sula tappa odierna, svelando quella che è la sua speranza: “Firmerei se dopo la tappa di oggi, Aru si trovasse secondo in classifica dietro a Froome, magari avendo guadagnato qualcosina sugli altri. Siamo pronti, ma bisognerà affrontarla anche con la testa, sbilanciandosi e attaccando il giusto. Nella terza settimana poi ci faremo trovare pronti. In quei venti giorni di stop ha svolto dei lavori che non aveva mai fatto. Cinque ore al giorno di stretching, di esercizi, di tante cose che hanno rafforzato il suo fisico. È come se avesse una nuova riserva di energia nascosta, pronta a essere spesa. Nella seconda settimana bisognerà gestirsi bene. L’ultimo appuntamento con la crono di Marsiglia non penso che sarà decisivo per la maglia gialla, ma per le altre posizioni del podio“.

Martinelli in chiusura ha poi svelato quello che sarà il ruolo di Fuglsang, dopo che il danese ha perso un po’ di tempo mercoledì: “Fuglsang vorrei che restasse in classifica, così lo potremo utilizzare come arma tattica, come mina vagante. Ma bisogna che non perda molto altro tempo. Ho l’impressione che Sky voglia fare lo stesso con Landa, perché mercoledì in salita non lo hanno fatto lavorare. Jakob è pronto a mettersi a disposizione di Fabio, è un uomo­ squadra importante“.

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