Bilancio Squadre 2022: Caja Rural – Seguros RGA

La stagione 2022 della Caja Rural – Seguros RGA è stata la migliore degli ultimi sei anni in termini di risultati. Pur mancando i successi di peso, la formazione iberica è riuscita infatti a portare a casa otto vittorie (sei in corse di categoria UCI .2, due ai campionati nazionali) durante l’anno, ma soprattutto è stata in grado di ottenere piazzamenti in molte delle corse disputate, conquistando otto secondi posti, undici terzi posti e un centinaio di top-10, risultati che fanno della squadra la migliore tra le compagini Professional spagnole. Principale “macchia” di questa annata è invece il mancato invito alla Vuelta a España, alla quale il team aveva sempre partecipato negli ultimi dieci anni. Un’assenza che ha sicuramente tolto visibilità e opportunità alla squadra, che ha comunque potuto prendere parte ad altre cinque gare WorldTour, compresa una Classica Monumento quale Il Lombardia.

TOP

Delle otto vittorie stagionali della squadra spagnola, ben sei portano la firma del venezuelano Orluis Aular. Tra i corridori più importanti del team, tanto da essersi guadagnato il rinnovo fino al 2024, il 26enne non lascia il segno in corse di primissimo piano, ma anche in queste ultime si mette comunque in mostra con buoni piazzamenti, ottenendo top-10 a Vuelta a Murcia, Gran Camiño, Boucles de la Mayenne e, soprattutto, Giro dei Paesi Baschi. Le affermazioni arrivano invece tutte in Portogallo in gare di categoria UCI .2, con il successo alla Classica da Arrabida, in due tappe e nella classifica finale della Volta ao Alentejo, oltre che ai campionati nazionali (sia a crono che in linea). Tutto questo avviene nella prima parte di stagione, anche perché nella seconda metà corre pochissimo per via di un infortunio; ma è abbastanza per fare di lui il miglior corridore della squadra in questo 2022.

Piuttosto positiva anche l’annata dell’altro “big” della formazione iberica, Jonathan Lastra, che riesce a cogliere un solo successo (al GP Internacional Torres Vedras, in Portogallo), ma che è protagonista con buoni piazzamenti da febbraio fino a ottobre. Il più rilevante è sicuramente il terzo posto ottenuto nella terza frazione del Tour of the Alps al termine di una fuga da lontano, al quale si aggiungono top-10 nella classifica generale della Vuelta a Castilla y Leon (dove sale anche sul podio finale), del Giro di Slovacchia e della CRO Race, sfiorando anche la top-15 in due corse WorldTour quali Giro dei Paesi Baschi e Clasica San Sebastian. Ad agosto, poi, anche la soddisfazione di essere convocato dalla nazionale per gli Europei di Monaco, mentre a settembre arriva la firma con una squadra WorldTour per la prossima stagione, la Cofidis.

L’unica altra vittoria del team porta la firma del promettente neopro’ Iúri Leitão, capace di imporsi in una tappa della Ronde de l’Oise. Nel resto della stagione, però, il classe 1998 portoghese trova pochi piazzamenti, anche se è sicuramente degna di nota la medaglia d’oro conquistata agli Europei su pista nello scratch. Nessuna vittoria, ma numerosi piazzamenti, per Fernando Barceló, al primo anno con la squadra dopo l’esperienza nel WorldTour con la Cofidis. Il 26enne si mette in mostra soprattutto nella prima parte dell’anno centrando un podio di tappa alla Volta a Catalunya e uno al Giro di Slovenia, dove riesce anche a concludere nella top-10. Alla fine, in totale saranno sedici i piazzamenti tra i primi dieci, una buona base dalla quale partire in vista del 2023.

Meno incisivo del solito, ma comunque tra i migliori corridori della squadra per numero di risultati, è stato Eduard Prades, in grado di ottenere due podi di giornata a Giro di Grecia e Giro di Norvegia e di conquistarsi la convocazione per i Mondiali di Wollongong (anche a causa delle tante rinunce dei suoi connazionali), mentre è stata sicuramente più positiva l’annata di Joel Nicolau, visto spesso all’attacco con fughe che gli hanno permesso di mettersi in mostra e di conquistare la maglia dei GPM al Giro di Norvegia e al Giro del Lussemburgo. Anche quando non è andato all’attacco, però, il 24enne è stato in grado di cogliere buoni piazzamenti, sfiorando la top-15 alla Clasica San Sebastian e centrando la top-10 al Giro di Slovenia e nella prova in linea dei campionati nazionali spagnoli.

+++ Orluis Aular
++ Jonathan Lastra
+ Fernando Barceló

FLOP

Dopo un 2021 nel quale non erano mancati i buoni piazzamenti, ci si poteva probabilmente aspettare un passo in avanti da parte di Julen Amezqueta, uno dei corridori di maggior esperienza e una delle punte del team iberico. È invece decisamente da dimenticare il 2022 del classe 1993, che in 41 giorni di gara non riesce praticamente mai a entrare nelle prime 50 posizioni degli ordini d’arrivo se non alla Mont Ventoux Dénivelé Challenge, chiusa al 30esimo posto, suo miglior piazzamento stagionale. Un’involuzione difficilmente spiegabile, anche perché non si ha notizia di particolari infortuni o problemi fisici del 29enne, mai davvero protagonista durante questa annata.

Un discorso simile può essere fatto per il colombiano Jhojan Garcia, anche lui reduce da un 2021 di buoni risultati. Il 24enne, che nel 2019, da Under-23, era riuscito a concludere in top-10 il Tour de l’Avenir, non è però riuscito a fare l’atteso salto di qualità durante questa annata, nella quale non è arrivato nessun piazzamento rilevante. Comunque confermato dalla squadra, dovrà però necessariamente provare a far di più nel 2023.

Dopo diverse buone stagioni tra le formazioni Continental, Michal Schlegel non è riuscito invece a ripetersi a livello Professional, dove comunque aveva già corso nel 2017 e 2018 con la maglia della CCC. Per il 27enne ceco una sola top-10 durante l’anno, in una tappa al Giro di Romania, e poco altro nonostante i 70 giorni di gara, che ne fanno uno dei corridori più presenti del team assieme a Sergio Roman Martin e David Gonzalez, che hanno avuto tante occasioni per mettersi in mostra in questo 2022 ma che non sono riusciti a cogliere particolari risultati.

– Michal Schlegel
— Jhojan Garcia
— Julen Amezqueta

Miglior Momento

Come detto, nessuna delle vittorie è arrivata in corse di primo piano, tuttavia, tra gli otto successi del team, è sicuramente degno di nota quello ottenuto da Orluis Aular alla Volta ao Alentejo. Il venezuelano è stato in grado di imporsi nella classifica finale della corsa portoghese vincendo la prima tappa (dove la squadra fa doppietta grazie al secondo posto di Iúri Leitão) e la crono del quarto giorno, concludendo le altre tre frazioni rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto e conquistando di conseguenza anche la maglia a punti. Da segnalare tra i migliori momenti stagionali anche il terzo posto di Fernando Barceló nella tappa conclusiva della Volta a Catalunya, miglior risultato della squadra in una gara WorldTour da tre anni a questa parte.

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