Tokyo 2020, Davide Cassani: “Per Ganna diventa complicata la preparazione per l’inseguimento a squadre”

Davide Cassani riflette su Filippo Ganna in vista di Tokyo 2020. Il commissario tecnico della nazionale italiana si sta preparando per l’appuntamento olimpico che, inizialmente in programma quest’anno, è stato rimandato all’estate 2021 a causa della pandemia. Per il movimento ciclistico italiano, il piemontese sarà uno degli uomini più interessanti e con più possibilità all’appuntamento giapponese, potendo contare su più frecce al suo arco. Su strada sicuramente parte come uno dei favoriti per la cronometro individuale, come riconosciuto anche dai suoi avversari, mentre per quanto riguarda la pista il corridore della Ineos-Grenadiers sarà la punta dell’inseguimento a squadre azzurro. Ma proprio quest’ultima specialità sembra preoccupare il selezionatore italiano.

Cassani ha spiegato in un’intervista a Het Nieuwsblad che si aspetta di vedere Ganna protagonista anche su pista a Tokyo: “Filippo ha fatto un gran salto in avanti, così importante che l’estate prossima a Tokyo sarà anche un candidato alla medaglia nella cronometro individuale. Punterà ancora l’inseguimento a squadre a Tokyo. Filippo è parte di un progetto iniziato quattro anni fa da Marco Villa, coach del team su pista. Il progetto non sarà abbandonato perché improvvisamente Filippo ha grandi possibilità come cronoman. Lui stesso non vuole abbandonare i suoi compagni”.

Il commissario tecnico ha poi espresso le proprie preoccupazioni per il percorso di avvicinamento: “Diventa complicato. Non tanto a Tokyo, ma nella preparazione. L’inseguimento a squadre è una disciplina che richiede allenamento necessario per diventare automatica. Non puoi correre su strada un’intera stagione e poi improvvisamente passare all’inseguimento a squadre. Nel mese prima di Tokyo ti devi allenare su pista, quindi non sarà facile creare un buon programma verso Tokyo. Presto ne parleremo con la Ineos. Per quanto riguarda la prova su strada, ciò che mi preoccupa di più è il percorso. È molto più difficile della crono collinare al Giro verso Valdobbiadene. Oro a Evenepoel e argento per Ganna? Scusate, ma se andiamo, andiamo per vincere l’oro“.

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