Tour de France 2023, Tadej Pogačar conquista l’ultima tappa di montagna! Jonas Vingegaard la sua seconda Grande Boucle

L’ultima sfida in montagna del Tour de France 2023 sorride a Tadej Pogacar. Il leader di una UAE Team Emirates che può festeggiare anche il doppio podio finale con Adam Yates, trionfa in uno sprint ristretto davanti a Felix Gall (Ag2r Citroën) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), con il danese che ovviamente si va così a prendere il suo secondo titolo alla Grande Boucle. Ripresi nel finale al termine di una tappa di grandissima intensità, Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), ultimi rimasti della fuga di giornata che incorona Giulio Ciccone (Lidl-Trek) in maglia a pois, chiudono in quinta e sesta posizione, ad appena 33 secondi dal vincitore.

Il video dell’arrivo

Il racconto di corsa

Sorrisi perché l’ultimo giorno di scuola si avvicina, ma anche grande tensione per l’ultimo esame in arrivo. È questa l’atmosfera con cui i corridori si presentano alla partenza della ventesima tappa, ultima occasione per gli scalatori e gli uomini di classifica prima della passerella conclusiva a Parigi. Gli sguardi durante il trasferimento trasmettono questo mix di emozioni, a cui partecipano contro voglia anche i velocisti e i passisti, consapevoli di dover lottare contro il tempo massimo. Dopo la passerella iniziale il primo nome che viene pronunciato da RadioTour è nuovamente quello di Victor Campenaerts (Lotto Dstny), che parte immediatamente assieme al compagno Jasper De Buyst. Alle loro spalle inizialmente prova a muoversi il solo Nelson Oliveira (Movistar), ma quando la Lidl – Trek prende le redini del gruppo tutti capiscono che è inutile provarci.

Ai due battistrada viene così concesso un margine di 45 secondi ai piedi della prima salita di giornata, che sin dalle prime rampe vede alcuni uomini provare a partire. Giulio Ciccone è pronto a scattare sulle ruote di chi vuole scattare, ma non ancora a collaborare, scortato dai suoi compagni. Vani dunque i tentativi di Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), così come quelli di coloro che ci provano ad inizio salita, sempre stoppati dalla maglia a pois e i suoi uomini. Intanto De Buyst viene staccato Campenaerts, che resta da solo al comando per qualche chilometro prima di essere a sua volta ripreso dal gruppo, ora tirato dagli uomini di Tadej Pogacar.

Quando viene ripreso il belga ripartono tuttavia gli scatti e ad avvantaggiarsi sono Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), Giulio Ciccone (Lidl – Trek), Krists Neilands (Israel – Premier Tech) e Pierre Latour (TotalEnergies), raggiunti poco dopo da Julian Alaphilippe (Soudal – QuickStep). Il gruppo non concede tuttavia spazio, con Matteo Trentin ad impostare un ritmo piuttosto alto. La Lidl – Trek a quel punto si rimette in testa a dettare l’andatura fino al GPM, con Ciccone che passa per primo davanti a Skjelmose e Pedersen, autore di una volata per impedire a Vingegaard di fare punti.

Nella discesa Alaphilippe tiene alta l’andatura per portare via una fuga, mentre alle sue spalle il gruppo si spezzetta. In testa alla corsa si ritrovano così 16 corridori, tra i quali la Maglia Gialla Jonas Vingegaard, mentre il suo compagno Sepp Kuss finisce a terra dopo una violenta scivolata di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers). I due ripartono abbastanza velocemente, ma sono entrambi visibilmente feriti, con lo spagnolo che perde sangue dall’arcata sopraccigliare sinistra, mentre lo statunitense è colpito a spalla sinistra e gomito destro. Entrambi riusciranno comunque a rientrare, mentre davanti Vingegaard, scortato nell’azione da Dylan Van Baarle, decide di rialzarsi dopo qualche chilometro di inseguimento da parte degli uomini UAE Team Emirates.

Davanti restano così Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), Mikel Landa (Bahrain – Victorious), Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic), Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), Julian Alaphilippe (Soudal – QuickStep), Giulio Ciccone (Lidl – Trek), Ion Izagirre (Cofidis), Krists Neilands (Israel – Premier Tech), Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Neilson Powless (EF Education-Easypost), Mads Pedersen (Lidl – Trek), Stefan Kung (Groupama-FDJ) e Axel Zingle (Cofidis), con un vantaggio di appena una ventina di secondi ai piedi della salita successiva, che vede molti corridori perdere contatto dopo i forcing i Barguil e Skjelmose. Con loro restano dunque solamente Pidcock, Ciccone, Neilands e Van Gils, mentre tutti gli altri son costretti a cedere il passo.

Visto l’esiguo distacco dal gruppo cominciano nuovi scatti: i primi a muoversi sono Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich), mentr in vista del GPM scatta anche Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) assieme a Chris Harper (Team Jayco-AlUla), Ion Izagirre (Cofidis) e Rigoberto Uran (EF Education – Easypost). Questi cinque uomini si ricompattano subito dopo il GPM, raggiungendo Stefan Kung e Ion Izagirre, ultimi rimasti nel mezzo alle spalle dei battistrada (fra i quali Giulio Ciccone passa nuovamente per primo in cima). Subito lo svizzero si mette al servizio dei compagni, staccandosi poi appena arrivati ai piedi della salita successiva, dove chiaramente è Madouas ad imporre il ritmo per lanciare il suo capitano. Alla ruota di Pinot inizialmente restano i soli Harper e Vermaerke, che tuttavia poi devono mollare quando il francese alza il ritmo, riportandosi da solo sui battistrada, tra i quali non figura più Neilands, in vista del GPM, conquistato ancora una volta da Ciccone.

Nella discesa si porta davanti anche Harper, ma poi il gruppetto si rialza per attendere Madouas, Uran e Vermaerke, con il campione nazionale transalpino che si mette subito nuovamente a tirare per il suo capitano. Il gruppetto resta così assieme per tutta la salita successiva sulla cui cima Giulio Ciccone conquista definitivamente la maglia a pois, mentre alle loro spalle, sempre controllato dalla UAE Team Emirates, il gruppo si mantiene ad un ritardo di poco superiore al minuto. Nel corso della discesa i battistrada portano a 1’20” il proprio vantaggio, attaccanto il Petit Ballon a grande ritmo grazie nuovamente a Madouas. Esaurito il lavoro del compagno, con i soli Barguil, Pidcock e ciccone a resistere, Pinot alza ulteriormente il ritmo restando rapidamente da solo a 30 chilometri dalla conclusione.

Alle sue spalle Pidcock prova a gestire l’inseguimento, restando ad una ventina di secondi, prima di essere raggiunto anche da Barguil e Harper. Gli altri, compreso Ciccone, vengono invece ripresi dal gruppo che vede anche la Jumbo-Visma prendere in carico l’inseguimento in vista del GPM, dove scollina con un ritardo di 1’20”. Nella discesa Gaudu scivola e perde contatto definitivamente, mentre il suo ex capitano davanti resiste saldamente al comando, presentandosi all’ultima salita con un gap invariato rispetto allo scollinamento. Le energie di Pinot sono tuttavia ormai sempre più ridotte e quando inizia la salita il suo gap si esaurisce rapidamente, venendo ripreso da Pidcock e Barguil proprio nel momento in cui dal gruppo parte Tadej Pogacar, dopo il lavoro di Rafal Majka.

A ruota dello sloveno si porta subito Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), mentre Felix Gall (Ag2r Citroën) emerge alle loro spalle. L’austriaco riesce anche a rientrare visto che Vingegaard non dà cambi a Pogacar, che smette così di tirare. I due si accodano a quel punto a un Gall che non si fa troppe domande e prosegue del suo passo, intenzionato a distanziare gli altri uomini di classifica. Tra questi emergono gli Yates, che dopo una serie di scatti si riuniscono e si portano all’inseguimento di quello che nel frattempo è diventato il terzetto di testa, dopo aver raggiunto facilmente Barguil, Pidcock e Pinot. Mentre i francesi provano a resistere, il britannico si rialza e aspetta un Rodriguez in evidente difficoltà, complici le vistose ferite riportate, che deve difendersi anche dall’assalto di Pello Bilbao (Bahrain-Victorious).

Con sempre il solo Gall a fare l’andatura, il terzetto di testa finisce per essere raggiunto da Adam e Simon Yates poco dopo il GPM. A quel punto Adam si porta subito a controllare il gruppetto, nuovamente a pieno servizio di un Pogacar che punta sul suo spunto veloce per conquistare la sua seconda vittoria di tappa. Un obiettivo che riesce anche piuttosto agevolmente, sovrastando senza grandi problemi il tentativo di Vingegaard di anticipare lo sprint.

Risultato Tappa 20 Tour de France 2023

Classifiche Tour de France 2023

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