Tour de France 2023, Adam Yates prima Maglia Gialla davanti al gemello Simon! Tadej Pogacar regola gli inseguitori

Inedito finale al Tour de France 2023 con i gemelli Yates che si giocano la vittoria. A trionfare è così Adam Yates (UAE Team Emirates), che nel finale stacca Simon Yates (Team Jayco-AlUla), trionfando per una manciata di secondi dopo che i due avevano allungato nella discesa del Pike. Terza posizione per Tadej Pogacar, che regola in volata Thibaut Pinot  (Groupama-FDJ) e il gruppetto dei migliori che si era selezionato dopo il forcing dello sloveno nell’ultimo strappo, seguito solamente da un remissivo Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e un sorprendente Victor Lafay (Cofidis). I tre sono stati poi ripresi dopo il GPM ed è in quel momento che sono scattati i due gemelli terribili. Per il vincitore di giornata ovviamente arriva anche la prima maglia di leader.

Il video dell’arrivo

Il racconto di corsa

Pochi metri e ha origine subito la fuga di giornata. Ci prova prima Victor Campenaerts (Lotto Dstny), che finisce in pratica per lanciare il proprio compagno di squadra Pascal Eenkhoorn. Alla ruota del neerlandese si portano Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Valentin Ferron (TotalEnergies), Simon Guglielmi (Team Arkéa-Samsic) e, poco dopo, Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty).

Gregaard passa per primo al primo GPM di giornata e l’accelerazione del danese porta il vantaggio dei fuggitivi oltre i 2 minuti. Dietro, però, si mettono al lavoro Soudal-QuickStep, Alpecin-Deceuninck e Jumbo-Visma: così, il vantaggio smette di salire e si stabilizza intorno ai 90 secondi. La situazione rimane costante fino all’ultimo chilometro del secondo GPM, punto i cui fuggitivi riprendono a darsi battaglia. Stavolta la spunta Eenkhoorn, che sotto lo striscione del traguardo parziale precede Guglielmi e tutti gli altri. Il margine sul gruppo torna per breve tempo sopra i 2 minuti salvo poi riaccomodarsi intorno al minuto e mezzo, con 100 chilometri ancora da percorrere.

Si arriva intanto allo sprint intermedio, combattuto sia dai fuggitivi che in gruppo: davanti vince ancora Eenkhoorn, mentre la lotta per la Maglia Verde inizia con un mini-successo parziale di Mads Pedersen (Lidl-Trek), che si piazza sesto precedendo tutti gli altri contendenti. In quel momento il distacco del gruppo è di poco superiore al minuto, ma si stabilizza intorno ai trenta secondi fino a 50 chilometri dalla conclusione, quando nell’approccio alle salite finali le squadre dei big aumentano l’andatura per posizionarsi in testa andando così a riprendere gli attaccanti, impotenti di fronte a una accelerazione così netta.

Ad affrontare le due salite successive è un gruppo sempre più sottile visto il forcing di UAE Team Emirates e Jumbo-Visma, che staccano da subito le ruote veloci nel corso della prima ascesa, per poi dare una ulteriore frustata nella salita successiva, con il gruppo a quel punto composto da una cinquantina di unità. Il ritmo resta elevato anche in discesa e a farne le spese sono Enric Mas (Movistar) e Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), che finiscono violentemente a terra. L’ecuadoriano riparte dopo cinque minuti visibilmente sofferente, pagando poi oltre un quarto d’ora al traguardo, mentre lo spagnolo resta ancora più a lungo a bordo strada prima di ritirarsi.

Il ritmo della Jumbo-Visma nel frattempo porta il gruppo ai piedi della Côte de Pike, dove sono subito nuovamente gli uomini UAE Team Emirates a prendere in mano la corsa. Il ritmo della formazione emiratina è altissimo, tanto che inizialmente Gregor Muhlberger resta da solo al comando visto che alle sue spalle si crea un involontario buco da parte di corridori che non riescono a seguirne il ritmo. Ripreso dai compagni, l’austriaco mette in rampa di lancio Adam Yates che alza ulteriormente il ritmo, seguito solamente dal suo capitano Tadej Pogacar, alla cui ruota resta incollato Jonas Vingegaard. Con loro solamente Victor Lafay (Cofidis), mentre tutti gli altri subiscono il cambio di ritmo e devono riorganizzarsi.

Quando il britannico esaurisce il suo compito Pogacar alza ulteriormente l’andatura, con Vingegaard fisso a ruota e Lafay in terza posizione. Il francese rilancia ulteriormente l’azione in vista del GPM, ma quando Pogacar chiede il cambio a Vingegaard questi rifiuta, provocando il rallentamento del terzetto di testa. Su di loro rientra così un gruppetto composto da David Gaudu (Groupama – FDJ), Jai Hindley (BORA – hansgrohe), Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Victor Lafay (Cofidis), Mikel Landa (Bahrain – Victorious), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), Michael Woods (Israel – Premier Tech), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Wout van Aert (Jumbo-Visma), Simon Yates (Team Jayco – AlUla) e Adam Yates (UAE Team Emirates).

Tra questi a ripartire è subito Adam, al quale si aggrega Simon, che rilancia immediatamente l’azione. Dopo un attimo di esitazione, per chiedere cosa fare, Adam si mette a collaborare con il gemello, mentre alle loro spalle sono gli uomini Jumbo-Visma a provare ad organizzare l’inseguimento. Dopo aver guadagnato rapidamente una dozzina di secondi, i due britannici perdono leggermente terreno nella fase più favorevole agli inseguitori, che hanno passisti più solidi, ma la stanchezza si fa sentire mentre davanti c’è l’entusiasmo di potersi giocare la prima maglia gialla.

Ai piedi dello strappo conclusivo, un ultimo chilometro con pendenza media del 4,4%, i due Yates hanno ancora un vantaggio superiore ai dieci secondi e appare ormai chiaro che saranno loro a giocarsi il successo. I due restano così assieme sino a 500 metri dalla conclusione, quando un rilancio di Adam vede Simon andare in difficoltà. I due arrivano così al traguardo separati di qualche secondo in favore del corridore della UAE Team Emirates, il cui capitano poi regolerà lo sprint dei battuti, festeggiando come se avesse vinto in prima persona.

Risultato Tappa 1 Tour de France 2023

Classifiche Tour de France 2023

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