Parigi-Nizza 2021, Primoz Roglic rispetta i pronostici e si prende tappa e maglia

Primoz Roglic ha conquistato la quarta frazione della Parigi-Nizza 2021. Il corridore della Jumbo-Visma è andato via a tre chilometri dal traguardo in salita di Chiroubles e ha fatto subito la differenza, giungendo in solitaria all’arrivo e conquistando così la tappa e la maglia di leader della generale. Alle sue spalle, con un ritardo di una dozzina di secondi è arrivato un gruppetto di inseguitori regolato dal vincitore uscente Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) davanti a Guillaume Martin (Cofidis), Tiesj Benoot (Team DSM), Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) e Lucas Hamilton (Team BikeExchange). Migliore degli italiani al traguardo è stato Fabio Aru (Qhubeka Assos), giunto 26esimo a 1’07”, precedendo di poco Mattia Cattaneo (Deceuninck-QuickStep). La nuova Maglia Gialla Roglic ha ora un vantaggio in classifica di 35″ su Schachmann e di 37″ su Brandon McNulty (UAE Team Emirates).

Chi si aspettava bagarre nelle fasi iniziali di corsa rimane deluso visto che il primo scatto è quello che va subito a formare la fuga di giornata. Sin dal via partono dunque Julien Bernard (Trek-Segafredo), iniziatore dell’azione, Anthony Perez (Cofidis), Fabien Doubey (Total Direct Energie) e José Joaquin Rojas (Movistar), ai quali si accodano rapidamente Oliver Naesen (Ag2r Citroën) e Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix). I sei uomini ricevono subito il benestare del gruppo, che dopo chilometri concede subito un vantaggio che arriva a 4’30”. A quel punto sono gli uomini della Jumbo – Visma a portarsi davanti, contenendo il distacco solo inizialmente con Jos Van Emden. La prima ora di corsa si chiude tuttavia con i fuggitivi che riescono ad accumulare 5’30”, portando anche la EF Education – Nippo a portarsi in testa a controllare.

Da quel momento il distacco inizia ad oscillare intorno ai quattro minuti, per poi calare in maniera più netta al termine della seconda ora di corsa, sul quarto GPM di giornata, dove dal gruppo perdono contatto Chris Lawless (Total Direct Energie) e Matteo Pelucchi (Qhubeka-Assos), con il britannico che non tarda a ritirarsi, seguito qualche chilometro dopo anche dall’italiano. La situazione di corsa, comunque, non cambia più di tanto nei chilometri seguenti, con il gruppo che mantiene un ritardo attorno ai tre minuti una volta superato anche il quinto GPM, quello di Mont Brouilly, a 66 chilometri dall’arrivo. Un ritmo più alto viene invece imposto dal plotone sull’ascesa successiva, il Col de Durbize, dove molti velocisti che erano già in difficoltà nelle salite precedenti si staccano definitivamente. Anche tra i fuggitivi perde contatto un uomo, Fabien Doubey, che viene in fretta riassorbito dal gruppo tirato ancora dalla Jumbo-Visma.

Il ritmo imposto dalla squadra neerlandese rimane però tranquillo lungo il tratto successivo, con il ritardo che oscilla intorno ai 2’40”. Quest’andatura, però, non va bene ad altre formazioni, perciò una volta entrati negli ultimi 25 chilometri Ineos GrenadiersDeceuninck-QuickStep aumentano l’andatura, recuperando in fretta terreno nei confronti della testa della gara. Ai piedi del sesto GPM di giornata, infatti, il ritardo del plotone è ormai inferiore al minuto. Proprio su questa salita, ovvero la seconda ascesa di Mont Brouilly, la Maglia Gialla Stefan Bissegger (EF Education-Nippo) perde contatto dal gruppo, mentre davanti Julien Bernard riesce a staccare gli altri fuggitivi e a scollinare da solo.

Durante la discesa seguente una caduta coinvolge Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) e David Gaudu (Groupama-FDJ), con il britannico, dolorante, che è costretto al ritiro, mentre il francese riesce a rientrare dopo un breve inseguimento. Entrando negli ultimi 15 chilometri di gara, tutti i fuggitivi tranne Bernard vengono ripresi, con il francese che mantiene ancora un minuto di margine sul plotone. A questo punto, però, iniziano gli attacchi dal gruppo: a provarci sono Remi Cavagna (Deceuninck-QuickStep) e Luis Leon Sanchez (Astana-Premier Tech), che riescono a portarsi in vista del solitario fuggitivo all’inizio della salita finale, ai -7 dall’arrivo. Subito dopo, tuttavia, proprio Cavagna è vittima di un problema meccanico e deve fermarsi, mentre Sanchez in breve rientra su Bernard, staccandolo poi a meno di 4000 metri dall’arrivo.

Il plotone è però ormai vicino e, in vista del secondo sprint intermedio, ai -3 dalla conclusione, avviene lo scatto di Primoz Roglic. Lo sloveno viene seguito da Ion Izagirre (Astana-Premier Tech), che non riesce tuttavia a mantenere il ritmo del vincitore dell’ultima Vuelta e si stacca. Anche il compagno di squadra del basco, Aleksandr Vlasov, ci prova, così come Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), ma nessuno di loro riesce a fare la differenza. Ci riesce invece Roglic, che entra nell’ultimo chilometro con un vantaggio di venti secondi sui rivali, riuscendo a mantenerne dodici sul traguardo, che taglia a braccia alzate.

Risultato Quarta Tappa Parigi-Nizza 2021

Classifica Parigi – Nizza 2021

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