Giro di Svizzera 2022, colpo doppio di Aleksandr Vlasov!

Lotta fra i big oggi al Giro di Svizzera 2022. A spuntarla è Aleksandr Vlasov, che in una volata ristretta regola Neilson Powless, Jakob Fuglsang e Geraint Thomas, andando così anche ad indossare la maglia di leader. I quattro si erano avvantaggiati nel finale in seguito ad una azione del danese, ripreso dal forcing del corridore russo. Un rallentamento aveva poi concesso anche a Maximilian Schachmann di riportarsi sul quartetto, in piena fase di studio, con il tedesco che si è sacrificato per il suo compagno, tenendo alto il ritmo nel finale per non far rientrare il resto dei big, impostando la volata che, oltre al successo parziale, consegna al vincitore di giornata anche la maglia di leader. Alle loro spalle, è Diego Ulissi (UAE Team Emirates), a regolare il gruppetto dei battuti, del quale non fa parte Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), grande sconfitto di giornata.

La tappa parte con la assenza di tutta la Jumbo-Visma, nonché di tre uomini del Team DSM e di Adam Yates (Ineos-Grenadiers), tutti fermati dal coronavirus. Appena dopo il via, partono Silvan Dillier (Alpecin – Fenix), Anthony Turgis (TotalEnergies), Johan Jacobs (Movistar), Alexander Kamp (Trek-Segafredo) e Claudio Imhof (Svizzera). Il quintetto guadagna rapidamente terreno, fino anche a toccare gli 8 minuti di margine. Dietro sono prima gli Ineos-Grenadiers, poi gli EF Education – EasyPost e in seguito anche gli UAE Team Emirates a dettare il ritmo per mantenere il distacco più contenuto, tanto da scendere a 4′ ai piedi del GPM di Pedrinate.

Contro ogni aspettativa, è proprio questo il primo momento decisivo. Davanti Dillier e Kamp staccano gli altri fuggitivi, proseguendo da soli mentre gli altri tre si fanno riprendere. In gruppo invece il leader della classifica generale Stephen Williams (Bahrain Victorious) perde a sorpresa contatto, per poi naufragare rapidamente a un distacco abissale. All’ingresso del circuito finale il margine dei due battistrada è quindi di appena due minuti, che cominciano a scendere ulteriormente all’approccio del secondo passaggio sul GPM di Pedrinate. Qui Dillier resta da solo, mentre la Ineos Grenadiers aumenta progressivamente il ritmo, finendo per riprendere Kamp subito dopo lo scollinamento. Arrivato in cima 1’25” prima del gruppo, Dillier prosegue invece la sua azione, riuscendo a transitare sul traguardo conservando 1’17”, ma la sua azione è segnata dall’arrivo in testa della Israel – Premier Tech, che cambia ritmo quando la strada torna a salire.

L’accelerazione dei compagni di Jakob Fuglsang è decisa e miete molte vittime, con anche Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) che perde contatto, riuscendo poi a rientrare nel tratto di pianura che segue la discesa. Il ritmo di Krists Neilands costringe così Dillier ad arrendersi a 15 chilometri dalla conclusione, su uno strappo che stavolta Evenepoel riesce a digerire meglio, mentre Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) continua a fare l’elastico, lottando come un leone. I corridori andati in difficoltà sinora sono tuttavia destinati a soccombere una volta per tutte sull’ultima scalata del GPM di giornata, un terzo passaggio che vede il gruppo frantumarsi dopo lo scatto di Jakob Fuglsang, partito in reazione all’accelerazione di Andreas Leknessund (Team DSM), primo a scattare. Immediata anche la reazione di Maximilian Schachmann, Tom Pidcock, Geraint Thomas e Ion Izagirre, così come di Aleksandr Vlasov, con anche Rigoberto Uran, Neilson Powless e Domenico Pozzovivo che seguono il flusso.

Questi uomini arrivano sostanzialmente insieme in cima, ma subito alcuni corridori rilanciano in discesa. Schachmann e Pidcock riescono così a guadagnare qualche metro, ma Fuglsang reagisce prontamente e va a chiudere in vista degli ultimi cinque chilometri di corsa. Il danese approfitta poi di un buco che si crea alle sue spalle per allungare con decisione, sorprendendo gli avversari. Al suo inseguimento partono Vlasov e Thomas, con Powless che si accoda alla loro ruota, senza collaborare vista la presenza di Uran nel gruppetto dietro. Inevitabilmente, i tre fanno fatica a trovare l’intesa e Vlasov si muove da solo, riportandosi su Fuglsang, con anche Thomas a fare la giunzione. Fa inizialmente più fatica Powless, ma lo statunitense rientra del suo ritmo, con i quattro che arrivano ai piedi dello strappo finale con un buon vantaggio sugli inseguitori.

Tra questi, è Schachmann il più intraprendente, tanto da riuscire a rientrare sui primi, complice anche l’attendismo di Vlasov. Una mossa perfetta da parte del team tedesco, che fa così valere al meglio la sua superiorità numerica. Il ritmo del campione teutonico consente infatti di conservare un piccolo gap sugli inseguitori che rimontano, ma anche di conquistare la tappa con Vlasov, abile a gestirsi a ruota di Fuglsang al momento dello sprint, resistendo facilmente al ritorno di Powless.

Risultato Tappa 5 Giro di Svizzera 2022

Classifica Generale Giro di Svizzera 2022

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