Clásica Jaén Paraìso Interior 2023, Tadej Pogačar parte subito da fenomeno!

Tadej Pogačar domina la Clásica Jaén Paraìso Interior 2023. Subito show per il leader della UAE Team Emirates che alla prima corsa della stagione fa il vuoto e trionfa in solitaria con una azione di quasi 50 chilometri. Dopo il forcing dei suoi compagni che hanno fatto esplodere il gruppo, lo sloveno stacca tutti a 45 chilometri dal traguardo, andando a riprendere e staccare Sergio Samitier, ultimo fuggitivo di giornata, riuscendo poi ad accumulare un vantaggio che arriva anche a toccare i due minuti prima che una foratura lo costringa a concedere terreno ai rivali. Alle sue spalle è Ben Turner (Ineos Grenadiers) a prendersi la seconda posizione superando Tim Wellens (UAE Team Emirates) in uno sprint a due.

Il video dell’Arrivo

Il racconto della corsa

Inizio molto veloce, anche per via di un primo tratto di percorso in discesa. Sono tanti i tentativi di attacco, ma il primo ad acquisire corpo, dopo circa 20 chilometri di gara, è quello composto da Sergio Samitier (Movistar), Andrés Ardila (Burgos-BH) e Mathis Le Berre (Team Arkéa-Samsic), che vengono successivamente raggiunti da Mathijs Paaschens (Lotto Dstny) e Xabier Azparren (Euskaltel-Euskadi), mentre lo stesso non riesce a fare Ibon Ruiz (Equipo Kern Pharma), velocemente ripreso dal gruppo. Davanti, intanto, i cinque battistrada riescono faticosamente ad accumulare un minuto di vantaggio dopo 30 chilometri dal via, margine che però in seguito cresce in maniera più sostanziosa; dopo una prima ora di gara corsa a 41,9 km/h, il margine dei fuggitivi tocca infatti i 3’50”, salendo fino ad arrivare a sfiorare un massimo di sei minuti.

A‌vvicinandosi al primo tratto di sterrato, il ritardo del plotone scende a 5’30” grazie al lavoro degli uomini UAE Team Emirates e, in seguito, di quelli della Israel-Premier Tech. All’imbocco il gap è di 5’05”, seguendo una ulteriore accelerazione causata dalla lotta per la posizione. Il ritmo tuttavia cala una volta entrati sulle strade bianche spagnole, ma il cambio di ritmo è ormai imminente.

Al successivo settore il gruppo entra con un ritardo di  4’50”, proseguendo nel suo slancio grazie all’azione della UAE Team Emirates. Una trenata impressionante che spezza il gruppo in più tronconi, tanto che alla fine del settore davanti restano appena una ventina di unità: Warren Barguil (ARK), Simon Clarke (IPT), Alessandro Covi (UAD), Jose Manuel Diaz Gallego (BBH), Marc Hirschi (UAD), Gorka Izagirre (MOV), Ion Izaguirre (COF), Andreas Kron (LTD), Tadej Pogačar (UAD), Brandon Smith Rivera (IGD), Lorenzo Rota (ICW), Gonzalo Serrano (MOV), Dion Smith (ICW), Connor Swift (IGD), Ben Tulett (IGD), Ben Turner (IGD), Lennert Van Eetvlet (LTD), Loïc Vliegen (ICW), Tim Wellens (UAD), Mads Würtz (IPT) e Georg Zimmermann (ICW).

Mentre Ardila perde contatto dalla testa della corsa a causa di una foratura, in gruppo rientrano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Simon Geschke (Cofidis), Oier Lazkano (Movistar Team) e Laurens Huys (Intermarché – Circus – Wanty), imitati poco più tardi da Igor Arrieta (EKP), Alex Colman (TFB), Corey Davis (Q36), Simon Guglielmi (ARK), Jonathan Lastra (COF), Matis Louvel (ARK), Guillaume Martin (COF), Gotzon Martín (EUS), Luis Ángel Maté (EUS), Laurent Pichon (ARK), Vadim Pronskiy (AST), Luke Rowe (IGD), Ibon Ruiz (EKP), Cristian Scaroni (AST) e Antonio Jesús Soto (EUS), ma ormai la bagarre è lanciata e manca poco al momento decisivo.

Chiuso il terzo settore di sterrato con un ritardo di 3 minuti dai battistrada, ormai diventati due dopo che Le Berre e Paasschens perdono contatto, il gruppo assiste al primo scatto, ad opera di Mads Würtz (Israel – Premier Tech) e Lennert Van Eetvlet (Lotto Dstny). I due tuttavia hanno vita breve, soprattutto il belga fermato da una caduta, perché una nuova accelerazione decide la corsa. La UAE Team Emirates mette infatti in rampa di lancio Tadej Pogacar. A resistere un primo momento sono i soli o Andreas Kron (LTD), Ben Tulett (IGD), Ben Turner (IGD) e il compagno Tim Wellens (UAD), seguiti a loro volta da Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Lorenzo Rota (Intermarché – Circus – Wanty) e Mads Würtz (Israel – Premier Tech).

Ma quanto Pogacar piazza la sua seconda accelerazione non ce n’è più per nessuno. Tulett è l’ultimo ad arrendersi, ma non c’è niente da fare e deve lasciar andare lo sloveno, che chiude il quarto settore di sterrato a pochi secondi da Samitier. Lo spagnolo decide così di aspettare il fenomeno sloveno, mettendosi alla sua ruota. Quando tuttavia la strada torna a salire non ha più scampo e deve arrendersi, venendo ripreso velocemente dagli inseguitori, che perdono già un minuto ormai dal battistrada, lanciatissimo verso il successo a 35 chilometri dal traguardo.

Con Hirschi e Wellens fissi a ruota, Rota, Tulett, Turner, Kron e Wurtz fanno quel che possono, ma ormai non hanno più le gambe per poter contrastare lo strapotere di Pogacar. Da quel momento è tutto uno show per il classe 1998, che per il quarto anno consecutivo ottiene così la sua prima vittoria stagionale già alla corsa d’esordio, anche se per la prima volta quest’anno ci riesce già al primo giorno di gara. Una foratura non cambia infatti la situazione, se non permettendo ai rivali di limitare i danni con un distacco che alla fine sarà di poco dentro il minuto.

Ripresi da un gruppetto tirato da Arkéa – Samsic, Cofidis e Movistar, gli inseguitori trovano comunque poi le forze nell’ultimo tratto per rilanciare e giocarsi la seconda posizione. Ad ottenerla è così Ben Turner davanti a Tim Wellens, con i due che si erano avvantaggiati nel tratto più duro. Dietro di loro Marc Hirschi regola un secondo gruppetto, tra cui Lorenzo Rota, miglior azzurro al traguardo con il suo ottavo posto. Chiude invece decimo Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling).

Risultati Clásica Jaén Paraìso Interior 2023

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