Presentazione Squadre 2023: Soudal Quick-Step

L’arrivo del nuovo sponsor non cambia obiettivi e ambizioni del Wolfpack. L’arrivo di Soudal, al fianco di Quick-Step, come main sponsor conferma la voglia della compagine di Patrick Lefevere di affermarsi ai vertici del ciclismo mondiale. All’interno del team c’è ancora il campione del mondo, con la maglia iridata che resta all’interno della squadra per il terzo anno di fila, ma la formazione belga vuole affermarsi anche nelle grandi corse a tappe, come è riuscita a fare alla scorsa Vuelta, senza tralasciare le Classiche, che sono storicamente la specialità della casa. Con tante frecce al proprio arco, la Soudal-QuickStep punta a raggiungere almeno quota 50 successi in stagione, una cifra che l’anno scorso non è stata raggiunta per la prima volta dal 2011 (al netto della stagione 2020, condizionata dal covid, e dove erano arrivate comunque 39 vittorie nonostante un calendario fortemente ridotto a causa della pandemia).

Gli uomini più attesi

La maglia di campione del mondo sposta gran parte dell’attenzione mediatica su Remco Evenepoel. Il fenomeno belga è reduce da una stagione in cui ha vinto il mondiale e una classica monumento portandosi anche a casa un GT, vincendo la Vuelta a España. Citando i suoi successi del 2022, il paragone con Eddy Merckx inizia ad apparire sempre meno blasfemo, ma questo sarà per lui l’anno più difficile, quello della riconferma, che passerà nuovamente dalla Liegi-Bastogne-Liegi e poi dal Giro d’Italia, con un percorso che sembra adatto a lui, ma anche a Primoz Roglic e Geraint Thomas, accreditati come suoi principali rivali per la corsa rosa. Il classe 2000, poi, tornerà anche al Lombardia per allontanare definitivamente il ricordo della caduta di due anni fa, che sembrava potergli condizionare la carriera, ma che per fortuna non l’ha fatto.

Anche Julian Alaphilippe è reduce da una brutta caduta, avvenuta proprio nel corso della Liegi vinta dal giovane compagno. Il corridore transalpino è ormai recuperato e si candida a essere uno dei protagonisti della primavera, con il Giro delle Fiandre che sembra essere il suo obiettivo principale. L’ex campione del mondo, però, parteciperà anche alla Milano-Sanremo e dovrebbe poi proseguire con il Trittico delle Ardenne: se starà bene, di sicuro non si limiterà al compitino. Per l’estate, poi, l’obiettivo è quello di tornare sulle strade del Tour de France, mancato lo scorso anno a causa di una forma ancora non ritrovata dopo l’infortunio, per tornare a darsi la carica a vicenda con il pubblico di casa a bordo strada. Restando in tema classiche, poi, in squadra c’è anche Kasper Asgreen, vincitore del Giro delle Fiandre nel 2021, ma reduce da una stagione in cui è stato tormentato dai problemi fisici. Il danese ha già dichiarato di voler tornare a vincere, magari anche sfruttando il fattore numerico insieme a Julian Alaphilippe, che del resto faceva parte della squadra anche nell’anno in cui lo scandinavo ha trionfato al Fiandre.

Per la superiorità numerica sul pavé, poi, è stato lo stesso team manager Patrick Lefevere a fare i nomi di Yves Lampaert Florian Sénéchal. Il belga è riuscito spesso a piazzarsi nelle corse del Nord, nonostante sia stato anche sfortunato in alcune occasioni, ma è anche un corridore capace di andare forte a cronometro, specialità che l’anno scorso gli ha regalato l’opportunità di vestire per un giorno la maglia gialla del Tour. Il corridore francese, invece, oltre a saper andare sul pavé, è un corridore dotato di un ottimo spunto veloce, che lo rende fortissimo nelle volate a ranghi ristretti, come quella che gli ha permesso di laurearsi campione di Francia, ma di dire la sua anche in volate di gruppo quando non è costretto a lavorare per gli sprinter puri.

Lo sprinter puro è un ruolo in cui proverà a trasformarsi definitivamente Tim Merlier. Il belga arriva dall’Alpecin, che spesso lo schierava anche nelle corse del Nord, ma quest’anno si concentrerà su un programma esclusivamente da velocista, saltando praticamente quasi tutte le Classiche di primavera. Il classe ’92 dovrebbe recarsi alla Vuelta, lasciando invece il Tour de France al velocista principe del team, vale a dire Fabio Jakobsen. Il neerlandese ha ormai superato sia i problemi fisici che la paura (lui stesso ha detto che gli resta quella dose di paura che per tutti è normale avere in una volata di gruppo) dovuti all’incidente del Giro di Polonia e nel 2022 ha già ripetutamente alzato le braccia al cielo. Bissare il successo di tappa al Tour sembra essere l’obiettivo primario del suo 2023, ma non è escluso che in caso di grande stato di forma qualche obiettivo (magari la Milano-Sanremo?) possa essere aggiunto strada facendo.

Per confermarsi, Jakobsen avrà a disposizione Michael Morkov, probabilmente il miglior ultimo uomo al mondo, che spera di poterlo lanciare verso grandi successi, mentre il pesce pilota di Merlier sarà il suo ex compagno di classe alle superiori Bert Van Lerberghe, con il team che spera che i due possano portare anche in strada la grande intesa che già hanno nella loro vita quotidiana (Merlier è il padrino di uno dei figli di Van Lerberghe). A questi si aggiunge il nuovo arrivo Casper Pedersen, che ha dichiarato in più occasioni di voler imparare il mestiere di ultimo uomo dal connazionale Morkov.

All’interno della compagine belga, poi, c’è una nutrita schiera di corridori italiani, che il team potrà sfruttare in varie situazioni. Si è chiuso in crescendo il 2022 di Andrea Bagioli, che a Montreal è salito sul podio insieme a Pogacar e Van Aert, confermando le sue qualità da corridore in grado di dire la sua nelle corse di un giorno. La resistenza in salita e lo spunto veloce ne fanno un profilo ideale soprattutto per le classiche vallonate, mentre nei GT ha già dimostrato di essere un corridore in grado di andare a caccia di successi di tappa (che però per ora non sono ancora arrivati).

Quello appena trascorso non è stato un grande anno, invece, per Mattia Cattaneo e Fausto Masnada, che pure avevano approcciato la stagione con grandi premesse. Purtroppo per loro, la condizione fisica non li ha aiutati e così il loro 2022 si è concluso senza riuscire praticamente mai a essere protagonisti. Entrambi però possono consolarsi sapendo di essere due dei cinque corridori scelti personalmente da Remco Evenepoel per la squadra che cercherà di aiutarlo a vincere il Giro. Entrambi sono corridori forti in salita, anche se Cattaneo fa più fatica sulle pendenze più dure rispetto a Masnada, che ha già in bacheca una top 10 finale al Giro d’Italia e che ha battagliato con Pogacar fino alle ultime pedalate del Lombardia 2021. Il classe ’90, però, è cresciuto sempre di più a cronometro e, qualora ritrovasse la forma del 2021, potrebbe lottare anche per vincere qualche breve corsa a tappe.

Remco Evenepoel ha scelto di avere con sé anche Louis Vervaeke, fido scudiero che spesso è stato l’ultimo a rimanere con lui in salita nel corso dell’ultima Vuelta, ma nella lista dei suoi nomi, poi, compare anche il nome dell’altro italiano del team, Davide Ballerini. Il profilo dell’ex Astana si avvicina a quello di un velocista, ma la sua vera specialità sono le corse di un giorno, soprattutto quello con il pavé, che gli ha regalato una delle vittorie più belle della carriera alla Omloop Het Nieuwsblad. Non è un caso che il suo sogna sia vincere la Parigi-Roubaix, corsa dove si ripresenterà anche quest’anno, sicuramente partendo con un ruolo subalterno a quello dei leader, ma in corse come questa non si può mai sapere come evolverà la gara. Nei GT sarà invece fondamentale per scortare il capitano nelle giornate di pianura.

I Grandi Giri non sono mai stati al centro del progetto QuickStep, però l’ascesa di Evenepoel sta portando forze nuove in squadra. Una di queste è rappresentata da Jan Hirt, uomo di esperienza proveniente dalla Intermarché che porta in dote il sesto posto all’ultimo Giro d’Italia e che rappresenta un rinforzo importante in salita. In fatto di esperienza sarà importante anche l’apporto di faticatori preziosi come Rémi Cavagna, cronoman completo che può rivelarsi prezioso in supporto ai capitani oppure cercando qualche fuga dalla distanza, Dries Devenyns, Pieter Serry, Josef Cerny James Knox, con quest’ultimo che sembra ormai aver rinunciato alle ambizioni in prima persona nei GT, senza dimenticare ovviamente Tim Declerq, uno dei gregari più importanti in squadra, capace di tenere alto il ritmo in gruppo per moltissimo tempo in pianura.

Le giovani promesse

Come dimostra la gestione di Evenepoel, Patrick Lefevere è sempre molto attento sul fronte giovani. L’ingaggio del 19enne Martin Svrček va ancora una volta in questa direzione, con il promettente slovacco che è arrivato al professionismo già lo scorso luglio con discreti risultati e la nomea del fenomeno. Già opzionato quando era ancora 18enne, staremo a vedere nel corso di questa prima stagione completa tra i pro’ se sarà un altro coniglio uscito dal cilindro dell’esperto dirigente.

Mauro Schmid è invece già una realtà perché l’anno scorso, a 22 anni, è stato capace di vincere il Giro del Belgio e di disputare un bel Giro d’Italia dove ha sfiorato anche il successo di tappa (già raggiunto nel 2021 a Montalcino). Corridore brillante e resistente è ancora tutto da scoprire ed ha ottime potenzialità su quasi tutti i terreni. Il 2022 è stato di crescita anche per Ilan Van Wilder e Mauri Vansevenant. Il primo ha portato a termine la Vuelta e ha dimostrato in più occasioni di avere buoni numeri da scalatore in ottica futura. Anche il secondo si è ben comportato soprattutto in salita, chiudendo 30° il Giro d’Italia e dimostrandosi pronto al grande salto per entrare nel mondo dei big. Entrambi sembrano ancora piuttosto acerbi, ma avranno lo spazio per provare a giocarsi le proprie carte in alcune occasioni, specialmente brevi corse a tappe.

La prima stagione tra i professionisti è stata proficua anche per il britannico Ethan Vernon, vincitore in volata della quinta frazione del Giro di Catalogna, di due tappe al Giro di Slovacchia e più volte a ridosso delle ruote veloci più importanti nel corso di tutta la stagione. Il 22enne ha però dimostrato anche di tenere abbastanza bene nei percorsi movimentati, quindi non è da escludere un suo impiego in qualche classica minore per cominciare a farsi le ossa. Classiche che in futuro saranno con buona probabilità il terreno di caccia di Stan Van Tricht, corridore che ha già ottenuto qualche piazzamento interessante, ma che è ancora tutto da scoprire.

Organico Soudal Quick-Step 2023

Contatti
SOUDAL QUICK-STEP
Route d’Arlon 19-21
8009 Strassen
LUSSEMBURGO
Email: info@decolef.com
Sito: http://www.quickstep-alphavinylteam.com
Organico
ALAPHILIPPE Julian 11.06.1992
FRA
ASGREEN Kasper 08.02.1995
DEN
BAGIOLI Andrea 23.03.1999
ITA
BALLERINI Davide 21.09.1994
ITA
CATTANEO Mattia 25.10.1990
ITA
CAVAGNA Remi 10.08.1995
FRA
ČERNÝ Josef 01.05.1993
CZE
DECLERCQ Tim 21.03.1989
BEL
DEVENYNS Dries 22.07.1983
BEL
EVENEPOEL Remco 25.01.2000
BEL
HIRT Jan 21.01.1991
CZE
JAKOBSEN Fabio 31.08.1996
NED
KNOX James 04.11.1995
GBR
LAMPAERT Yves 10.04.1991
BEL
MASNADA Fausto 06.11.1993
ITA
MERLIER Tim 30.10.1992
BEL
MØRKØV Michael 30.04.1985
DEN
PEDERSEN Phillip Casper 15.03.1996
DEN
SCHMID Mauro 04.12.1999
SUI
SÉNÉCHAL Florian 10.07.1993
FRA
SERRY Pieter 21.11.1988
BEL
STEIMLE Jannik 04.04.1996
GER
VAN LERBERGHE Bert 29.09.1992
BEL
VAN TRICHT Stan 20.09.1999
BEL
VAN WILDER Ilan 14.05.2000
BEL
VANSEVENANT Mauri 01.06.1999
BEL
VERNON Ethan 26.08.2000
GBR
VERVAEKE Louis 06.10.1993
BEL
Neoprofessionisti
SVRČEK Martin 17.02.2003
SVK
Staff
General Manager LEFEVERE Patrick 06.01.1955
BEL
Direttore Sportivo PEETERS Wilfried 10.07.1964
BEL
Ass. Direttore Sportivo BRAMATI Davide 28.06.1968
ITA
Ass. Direttore Sportivo KEISSE Iljo 21.12.1982
BEL
Ass. Direttore Sportivo LODEWYCK Klaas 24.03.1988
BEL
Ass. Direttore Sportivo STEELS Tom 02.09.1971
BEL
Ass. Direttore Sportivo VAN BONDT Geert 18.11.1970
BEL

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