Giro d’Italia 2019, Presentazioni Squadre: Movistar

Orfana di un acciaccato Alejandro Valverde, la Movistar non per questo si presenta al Giro d’Italia 2019 senza ambizioni, anzi. La formazione iberica partirà da Bologna con la ferma intenzione di conquistare la Maglia Rosa e, anche se non sono tra i favoritissimi, hanno tutte le qualità per riuscirci. La squadra è costruita attorno ai due leader, che dovranno essere ben protetti nelle tappe all’apparenza meno complicate, per poi liberare tutti i loro cavalli nelle tappe di alta montagna, dove la squadra di Eusebio Unzué sarà sicuramente tra le più attrezzate.

L’orgoglio basco di Mikel Landa sarà l’arma principale per provare l’assalto alla Maglia Rosa. L’ex Astana sarà ben riconoscibile in gruppo, visto che indosserà il dorsale numero 1, ma la speranza dei tifosi è quello di vederlo regalare spettacolo in salita. Il suo problema è sempre quello di rimanere fuori dai guai nella prima parte di corsa, e a questo proposito sarà importante per lui mantenere alta la concentrazione e avere i compagni dalla sua parte. Quando la strada sale non è secondo a nessuno quindi, per il bene del ciclismo, auguriamoci di vederlo sano e intatto nell’ultima settimana. Terzo nel 2015, Landa non si è più ripetuto sui livelli di quest’anno, ma chissà che le montagne e il tifo italiano non possano rivitalizzarlo.

Se le attenzioni sono state rivolte soprattutto al basco, sarà meglio non dimenticare Richard Carapaz. Grande sorpresa dello scorso anno con il quarto posto finale, l’ecuadoriano arriverà in grande forma anche quest’anno, come dimostra il successo alla Vuelta Asturias della scorsa settimana. Con Landa formerà una coppia davvero micidiale, in grado di influenzare attivamente le tappe chiave di questo Giro. Il successo di Montevergine di Mercogliano dello scorso anno rimane, fino ad ora, quello più prestigioso nel suo palmarés e probabilmente si augura di aggiungerne un altro con l’edizione di quest’anno.

L’ultimo uomo a disposizione dei due capitani dovrebbe essere Andrey Amador, che dopo il quarto posto finale del 2015 si è un po’ adeguato al ruolo di comprimario. Il costaricano è comunque un corridore d’esperienza, in grado di leggere le varie situazioni di corsa e per questo fondamentale nella lotta in classifica generale dei corridori succitati. Anche per gli altri membri del team, che formeranno un grande scudo attorno a Carapaz e Landa nelle tappe alpine, sembra difficile poter trovare spazio per le ambizioni personali. Antonio Pedrero, Hector Carretero e Lluis Mas, son tutti atleti destinati a rimanere al fianco dei capitani il più a lungo possibile, facendo avanti e indietro tra la testa del gruppo e le ammiraglie. Per le tappe di pianura, quelli destinati a prendere più vento in faccia, ci sono José Joaquin Rojas e il tedesco Jasha Sütterlin, che saranno coloro che dovranno guidare al meglio i propri compagni negli intricati finali in volata, dove diventerà fondamentale rimanere fuori dai guai.

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