Analisi Favoriti Liegi-Bastogne-Liegi 2024: Pogačar parte davanti a tutti, Van der Poel vuole superare i suoi limiti – Lutsenko, Pidcock e Skjelmose per far saltare il banco

È giunto il momento della quarta Monumento della stagione, la Liegi-Bastogne-Liegi 2024. L’edizione numero 110 della più prestigiosa delle classiche delle Ardenne si svolgerà domenica 21 aprile su un percorso come sempre ricco di salite. Ben undici le Côtes che faranno faticare i tantissimi campioni al via della Doyenne, la più antica delle Classiche Monumento. Non sarà presente al via il campione uscente Remco Evenepoel, ancora ai box dopo le fratture rimediate nei Paesi Baschi. Diversi i pretendenti al trofeo per il vincitore, su tutti Tadej Pogačar, che dovrà però vedersela con un altro collezionista di Monumento come Mathieu van der Poel.

Albo d’oro recente Liegi – Bastogne – Liegi

2023 EVENEPOEL Remco
2022 EVENEPOEL Remco
2021 POGACAR Tadej
2020 ROGLIC Primoz
2019 FUGLSANG Jakob
2018 JUNGELS Bob
2017 VALVERDE Alejandro
2016 POELS Wout
2015 VALVERDE Alejandro
2014 GERRANS Simon
2013 MARTIN Dan

Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2024

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In questa corsa Tadej Pogačar è stato terzo nel 2020 e primo nel 2021. Poi, l’anno scorso, era il grandissimo favorito, ma è dovuto uscire di scena per via di una caduta. Oggi lo sloveno della UAE Team Emirates torna nelle Ardenne per completare quel Trittico rimasto incompleto nel 2023 e sulla sua strada sembrano esserci pochissimi avversari. Non perché manchino i potenziali protagonisti, ma perché il livello raggiunto da Pogačar sembra sposarsi alla perfezione, una volta di più, con il percorso della Doyenne, che potrebbe anche permettergli di mettere in atto uno dei suoi ormai celebri attacchi da lontano. La UAE, inoltre, si presenta con una squadra fortissima, tanto che Marc Hirschi, Finn Fisher-Black e João Almeida potrebbero anche rivestire il ruolo di capitano in buona parte delle altre squadre.
Fra Pogačar e la sua sesta Monumento c’è però una figura ingombrante, quella di Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck). Il campione iridato in carica punta a una leggendaria tripletta (Liegi, dopo Fiandre e Roubaix), anche se il percorso non sembra essergli particolarmente propizio. Attenzione, però, a trascurare le immense qualità del neerlandese e anche alcuni numeri provenienti dal passato, che dicono che Van der Poel la Liegi l’ha già corsa, nel 2020, e che in quell’occasione si piazzò sesto, a 14″ dal gruppetto che si giocò la vittoria e di cui faceva parte proprio Pogačar. Anche la squadra di VDP, peraltro, ha parecchie frecce in faretra: Quentin Hermans, Axel Laurance e Søren Kragh Andersen hanno dimostrato di stare attraversando un ottimo momento di forma complessiva.

Alle spalle dei due colossi c’è poi uno stuolo di ottimi corridori, e ognuno di questi potrebbe cogliere l’occasione per il successo memorabile, qualora le circostanze glielo permettano. È il caso di Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), che vuole lasciarsi alle spalle il freddo della Freccia Vallone e che parte con credenziali decisamente significative, visto anche il precedente successo alla Amstel e il secondo posto della passata stagione. La Ineos potrebbe anche pensare a qualche soluzione tattica particolare, data la presenza di Egan Bernal e di Laurens de Plus, corridori che sulle Côtes previste dal tracciato potrebbero mettersi in grande evidenza. Un’altra squadra che potrà provare qualcosa di insolito è la Lidl-Trek: qui il riferimento è il danese Mattias Skjelmose, sempre battagliero nonostante la difficile giornata appena trascorsa nei dintorni di Huy. Inoltre, in attesa del miglior Andrea Bagioli, il lettone Toms Skujiņš‏ e il neerlandese Bauke Mollema hanno le carte in regola per farsi notare nei momenti decisivi della corsa.

Squadra che ha tante soluzioni è pure la Bahrain Victorious. Santiago Buitrago torna alla Doyenne dopo il brillante terzo posto dell’anno scorso e lo fa con una condizione più che brillante. Con il colombiano ci sono Antonio Tiberi, Wout Poels, entrambi usciti bene dal recentissimo Tour of the Alps, e Pello Bilbao, che non sembra ancora nella sua forma ideale, ma che ha talento ed esperienza per recitare ruoli importanti. Il talento e, soprattutto, la resistenza, non mancano ad Alexey Lutsenko (Astana Qazqastan), anche lui parso in una condizione più che buona lungo il recente avvicinamento alla gara: a fianco del kazako ci saranno diversi corridori che in salita ci sanno fare, come Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni, e che potrebbero risultare molto utili in chiave tattica. Formazione molto completa, poi, per la Bora-hansgrohe, che presenta un vincitore del passato, Bob Jungels (2018) e, soprattutto, il duo Alexsandr Vlasov-Jai Hindley, due corridori che sugli strappi delle Ardenne possono fare molto bene, considerata anche la lunghezza della gara e le loro capacità di fondo.

Tanta qualità anche nell’organico della Ef Education-EasyPost, che presenta un Richard Carapaz che ha lanciato segnali importanti nelle ultime uscite, un Ben Healy non ancora al livello toccato nel 2023, ma da tenere sempre in considerazione e un Rigoberto Urán che vorrà magari regalarsi un gran risultato d’addio, nell’ambito della sua ultima stagione da pro’. Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) è ben più giovane e arriva all’appuntamento con la Doyenne in grande condizione: le qualità del francese sono ancora tutte da misurare in corse così importanti, ma le ottime cose fatte vedere nelle scorse settimane, Freccia Vallone compresa, lo rendono un protagonista designato. Stessa condizione, e stessa nazionalità, per Romain Bardet, reduce da una settimana ad alta intensità al Tour of the Alps e già capace in carriera di salire sul podio della Liegi, terzo nel 2018. Per lui, l’obiettivo sullo sfondo è il Giro d’Italia, ma l’occasione per raccogliere un buon risultato è di quelle ghiotte.

La Visma|Lease a Bike chiede un altro grande sforzo a Tiesj Benoot, che potrebbe essere sostenuto nell’arco della gara da Milan Vader, Ben Tulett e, soprattutto, Attila Valter. Grande incognita, poi, il rendimento di Simon Yates (Jayco-AlUla), che rientra dopo un periodo di riposo agonistico e che difficilmente potrà essere della partita nel finale. La formazione australiana, che schiera un Michael Matthews mai da sottovalutare, potrebbe avere buoni riscontri da Filippo Zana e dallo svizzero Mauro Schmid, anche se probabilmente un paio di gradini più in basso rispetto alla battaglia per salire sul podio di giornata.

Si apre poi il capitolo della Decathlon Ag2R La Mondiale, squadra che in questo 2024 sta facendo letteralmente faville. Felix Gall ha già fatto vedere di essere scalatore di gran livello, anche se in questo 2024 non ha ancora brillato, Benoît Cosnefroy è incostante, ma talentuoso, e poi ci sono Paul Lapeira e Aurélien Paret-Peintre, che potrebbero anche non essere al livello dei grandissimi, ma che al momento viaggiano, fra condizione e morale, a quote davvero alte. La Groupama-FDJ spera poi in un nuovo sussulto di David Gaudu, mentre la Movistar conta su Davide Formolo per provare a rinvigorire un bilancio di squadra finora abbastanza scarno, per quel che riguarda le Classiche di Primavera. Per forza di cose, ci sarà da tenere d’occhio le maglie della Israel-Premier Tech: in gara ci saranno Stephen Williams, grandioso vincitore della recente Freccia Vallone, e anche corridori di spicco come Dylan Teuns, George Bennett, il rientrante Derek Gee e Jakob Fuglsang, che questa corsa in carriera l’ha vinta nel 2019 ma che ora sembra aver imboccato la discesa di fine carriera.

Restando fra le Professional, la Lotto Dstny si presenta all’appuntamento con Maxim van Gils che ormai è entrato in una dimensione di alto profilo, visti i suoi recenti risultati, e con un Andreas Kron che sta invece cercando la miglior condizione, dopo una serie di problemi fisici, ma è apparso in crescita. C’è poi la pattuglia nordica della Uno-X, che tanti applausi ha raccolto alla Freccia Vallone: Tobias Halland Johannessen è corridore di spessore, ma pare ancora lontano dalle vette toccate nelle passate stagioni, mentre Andreas Leknessund potrebbe cimentarsi in un attacco da lontano, buono magari per sparigliare le carte messe sul tavolo dalle altre squadre. In lizza per un piazzamento di spicco ci potrebbero poi essere Guillaume Martin e Ion Izagirre (Cofidis), che trovano su queste strade la classica a loro più adatta, il crescente Jordan Jegat (TotalEnergies), i sempre generosi Lorenzo Rota e Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty) e un Mauri Vansevenant apparso in buona forma nelle sue ultime uscite, che si ritroverà con il gravoso compito di essere il riferimento di una Soudal-QuickStep condizionata dalle assenze.

Borsino dei Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2024

***** Tadej Pogačar
**** Tom Pidcock, Mattias Skjelmose
*** Alexey Lutsenko, Mathieu van der Poel, Aleksandr Vlasov
** Romain Bardet, Santiago Buitrago, Marc Hirschi, Kévin Vauquelin
* Tiesj Benoot, Pello Bilbao, Richard Carapaz, Benoît Cosnefroy, Stephen Williams

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