Liegi-Bastogne-Liegi 2021, Tadej Pogacar supera Julian Alaphilippe allo sprint

Tadej Pogacar conquista la Liegi – Bastogne – Liegi 2021. Lo sloveno si impone in rimonta in una volata a cinque davanti a Julian Alaphilippe, con David Gaudu a chiudere il podio. Nel gruppetto che si è giocato il successo anche Alejandro Valverde, che ha lanciato la volata per primo, e Mike Woods, autore dello scatto che ha provocato la selezione decisiva. I cinque sono partiti sulla Roche-aux-Faucons, facendo la differenza sul resto del gruppo, costretto poi ad un inseguimento che si infrange a sette secondi dai primi, con Marc Hirschi (UAE Team Emirates) a vincere la volata dei battuti.

Una volta completato il tratto di trasferimento e giunti al chilometro 0, dal gruppo fuoriescono immediatamente sei corridori: Sergei Chernetskii (Gazprom-Rusvelo), Laurens Huys (Bingoal-WB), Tomasz Marczyński (Lotto Soudal), Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise), Lorenzo Rota e Loïc Vliegen (Intermarché-Wanty-Gobert). Questi uomini hanno sin da subito il via libera dal plotone, dal quale nel frattempo ha accelerato anche Mathijs Paasschens (Bingoal-WB), che in fretta si riporta sui sei fuggitivi. Il gruppo procede a lenta andatura in questa prima fase, tanto che già dopo dieci chilometri il vantaggio dei sette raggiunge i 4’45”, arrivando a toccare un massimo di 10’30” superati i 35 chilometri di gara.

Con corridori di Jumbo-Visma, DeceuninckQuickStep e UAE Team Emirates a portarsi in testa al gruppo, il margine inizia pian piano a diminuire, scendendo sotto i nove minuti una volta affrontata la prima salita ufficiale di giornata, la Côte de la Roche-En-Ardenne, che vede Laurens Huys transitare per primo. La giornata prosegue tranquilla fino alla Côte de Saint-Roch, conquistata da Mathijs Paasschens, dove il gruppo decide di accelerare ulteriormente grazie all’impulso di Deceuninck-Quick-Step e Jumbo-Visma. Il distacco scende così intorno ai 6’30”, rimanendo sostanzialmente stabile sino allo scollinamento della Côte de Mont-le-Soie, al termine della quale il gruppo accelera notevolmente, continuando con questo slancio anche sulla seguente Côte de Wanne, dove i primi corridori iniziano a perdere contatto e arrivano anche i primi tentativi di attaccare.

Primo a muoversi è Luis Leon Sanchez (Astana – Premier Tech), che porta con sé il compagno Omar Fraile, ma con loro le varie squadre dei big piazzano a loro volta un uomo, trascinandosi così appresso il resto del gruppo allo scollinamento. Sulla dura Côte de Stockeu non succede invece nulla, ma la bagarre riprende sulla salita successiva, la Côte de la Haute-Levée, con Astana – Premier Tech e Lotto Soudal che si mostrano particolarmente attive, pur senza riuscire a fare la differenza. Nel tratto in falsopiano seguente è Greg Van Avermaet (Ag2r Citroën Team) a scattare in maniera decisa, seguito da Tosh Van Der Sande (Lotto Soudal), ma con loro arriva anche Pieter Serry (Deceuninck-QuickStep) che non tira, ma porta le altre squadre ad andare a chiudere, con Simon Carr (EF Education – Nippo) che accelera per dare una nuova scossa. Quando si arriva sul Col du Rosier è subito Niklas Eg (Trek-Segafredo) a scattare, con Philippe Gilbert (Lotto Soudal) pronto a reagire, così come nuovamente gli uomini della Deceuninck – QuickStep.

Più decisa la successiva accelerazione di Remy Rochas (Cofidis), che screma il gruppo fino a restare da solo con uomo della Deceuninck-QuickStep e un corridore della Movistar, sui quali si riportano in contropiede alcuni uomini, tra i quali anche Domenico Pozzovivo (Qhubeka-Assos), Guillaume Martin (Cofidis), Krists Neilands (Israel Start-Up Nation) e Tim Wellens (Lotto Soudal), che prova a rilanciare. Ad andare a chiudere, riportando sotto il gruppo, sono così gli uomini della Arkéa – Samsic. Non appena si rientra partono invece Simon Geschke (Cofidis) e Hugo Houle (Astana-Premier Tech), nuovamente seguiti da Neilands e Pozzovivo, ma anche questo tentativo non ha fortuna. In vista del GPM riescono invece a guadagnare qualche metro Mark Donovan (Team DSM) e Mark Padun (Bahrain – Victorious), rapidamente raggiunti da Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), mentre Julien Bernard (Trek-Segafredo) è costretto a fermarsi per colpa di una foratura quando ormai era in procinto di rientrare.

Dopo essere rientrato a due minuti dai battistrada, il gruppo decide di lasciarli fare, rallentando e prendendosi un momento di tregua prima di accelerare nuovamente all’approccio della Redoute, dove i fuggitivi arrivano con un vantaggio di poco superiore al minuto. In testa sono rapidamente Huys e Rota a fare la differenza, ma la corsa non tarda ad esplodere sulla storica salita simbolo della corsa grazie ad una azione coordinata della Ineos Grenadiers. La formazione britannica aumenta improvvisamente il gruppo con Richard Carapaz e Tao Geoghegan Hart, ai quali si accodano Michal Kwiatkowski e Adam Yates. Alle loro ruote anche alcuni big, ma il gruppo si spezza intorno alla decima posizione e in molti, tra i quali anche Julian Alaphilippe e Jakob Fuglsang, si fanno sorprendere. In cima alla salita ci sono una dozzina di secondi di differenza, ma soprattutto grazie al lavoro della Astana – Premier Tech il tentativo viene annullato entrando nei 30 chilometri conclusivi, portando ovviamente ad un momento di leggero rifiatamento.

Con anche Vliegen e Marczynski rientrati su Huys e Rota, i battistrada trovano così modo di proseguire la propria azione, ma il margine ormai ridotto a poco più di trenta secondi non lascia grandi speranze. Vliegen decide così di muoversi da solo, ma quando la strada torna a salire sulla Côte des Forges viene colto da una crisi di crampi e si pianta sulla strada venendo ripreso da Rota e Marczynski, che provano a portare avanti il più possibile l’attacco nato già al chilometro zero. Quando anche il gruppo inizia a salire è nuovamente la Ineos Grenadiers a far esplodere la corsa, con un doppio tentativo di attacco da parte di Tao Geoghegan Hart, che porta con sé Adam Yates e un pronto Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), abile a rientrare anche all’allungo ulteriore di Yates. Su di loro rientrano poi anche Esteban Chaves (Team BikeExchange), David Gaudu (Groupama-FDJ), Jack Haig (Bahrain-Victorious), Sergio Higuita (EF Education – Nippo), Krists Neilands (Israel Start-Up Nation), Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e Mauri Vansevenant (Deceuninck-QuickStep), con i quali vanno a riprendere i due battistrada ormai esausti. Dopo lo scollinamento il vantaggio sul resto del gruppo, condotto da Astana – Premier Tech, Bora – hansgrohe è di circa 20 secondi, ma l’azione si esaurisce quando scatta Carapaz e gli altri alle sue spalle non riescono a trovare un accordo per proseguire.

L’ecuadoriano resta così da solo al comando, presentandosi ai piedi della Roche-aux-Faucons con un vantaggio di 20 secondi. La sua azione tuttavia non può resistere agli scatti che inevitabilmente arrivano dopo il nuovo forcing della Deceuninck – QuickStep per andare a chiudere e tenere alta l’andatura. A metà salita è poi Davide Formolo (UAE Team Emirates) ad aumentare ulteriormente il ritmo, sancendo la fine dell’azione del vincitore del Giro 2019. Lo scatto decisivo arriva poi ad opera di Mike Woods (Israel Start-Up Nation), che scatta secco quando il GPM è ormai vicino. Alla sua ruota reagiscono prontamente David Gaudu (Groupama-FDJ), Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Alejandro Valverde (Movistar), mentre Primoz Roglic non riesce a seguire, finendo nella morsa della UAE Team Emirates con Marc Hirschi e Formolo alla sua ruota. Allo sloveno prova a dare manforte Jakob Fuglsang (Astana-PremierTech), ma la loro azione non trova il necessario vigore, venendo ripresi dal gruppo alle loro spalle, mentre i cinque attaccanti guadagnano rapidamente terreno.

Una ulteriore accelerazione di Mike Woods porta il distacco a raddoppiare, passando da 15 a 30 secondi. Pronti a reagire, Pogacar, Alaphilippe, Gaudu e Valverde trovano poi la giusta collaborazione con il canadese per arrivare tutti assieme all’ultimo chilometro con un margine sufficiente per studiarsi e giocarsi fra loro il successo. Malgrado la grande esperienza, Valverde si trova ad uscire in testa dall’ultima curva, dovendo così impostare la volata. Il murciano parte così lungo a 250 metri dalla conclusione, decisamente troppi per poter festeggiare il suo 41° compleanno sul gradino più alto. Affiancato da Woods, il murciano vede sfrecciare alla sua destra Alaphilippe, seguito da Pogacar. partito dalla quinta posizione, lo sloveno fa la volata perfetta, rimontando il campione del mondo negli ultimi 50 metri per un successo netto, che è anche il suo primo in una corsa di un giorno.

Risultato Liegi – Bastogne – Liegi 2021

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