Liegi-Bastogne-Liegi 2017, il poker di Valverde è per Scarponi

Alejandro Valverde domina anche la Liegi – Bastogne – Liegi 2017. Gestendosi alla perfezione nel finale, il corridore della Movistar rimonta, supera e stacca Daniel Martin (Quick-Step Floors), partito agli 800 metri per riprendere Davide Formolo (Cannondale-Drapac), che aveva cercato di anticipare. A concludere il podio è Michal Kwiatkowski (Sky), che nel finale non riesce a seguire l’accelerazione decisiva, dovendosi accontentare del gradino più basso.

Alla partenza grande commozione per la tragedia che ha colpito ieri l’intero ciclismo. Emozionante il minuto di applausi dedicato a Michele Scarponi che apre una corsa che entra poi rapidamente nel vivo. Thomas De Gendt (Lotto Soudal) è il primo a provarci, ma il tentativo giusto è il successivo, composto da Aaron Gate (Aqua Blue Sport), Fabien Grellier (Direct Energie), Nicky Van der Lijke (Roompot – Nederlandse Loterij), Bart De Clerq (Lotto Soudal), Mekseb Debesay (Dimension Data), Tiago Machado (Katusha – Alpecin), Anthony Perez e Stephane Rossetto (Cofidis). Su di loro cercherà invano di riportarsi Olivier Pardini (WB-Veranclassic-Aqua Protect) che dopo il grande sforzo sulla Côte de la Roche-en-Ardenne, dove scollina con solamente cinque secondi di ritardo, non ha più energie ed è costretto a rialzarsi.

Il gruppo aveva invece già concesso il suo benestare, permettendo agli attaccanti di guadagnare sino a 13’30”. La Movistar tiene un ritmo blando, con la Sky che interviene dopo circa cento chilometri di corsa, aiutando a far diminuire il gap. Quando arrivano anche gli uomini della Quick-Step Floors è il segnale che il ritmo cambierà. All’approccio della sequenza composta da Côtes du Pont, Bellevaux e Ferme Libert il ritardo è intorni ai dieci minuti, che diventano 8’30” dopo il trittico di salite, nelle quali Debesay perde le ruote dei compagni di avventura. L’andatura elevata impedisce inoltre al tentativo di Simon Gerrans (Orica-Scott) e Mikaël Chérel (Ag2r – La Mondiale) di avere fortuna, con i due che restano pochi minuti davanti al gruppo, con un vantaggio irrisorio.

I fuggitivi passano indenni anche su Col du Rosier e Col du Maquisard, conservando un vantaggio intorno ai sei minuti su un gruppo dal quale provano ad uscire Pierre Latour (Ag2r – La Mondiale), Alessandro De Marchi (BMC Racing), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Omar Fraile, Nathan Haas (Dimension Data), Carlos Betancur (Movistar) e Gianluca Brambilla (Quick-Step Floors), con gli ultimi due a far da stopper per i capitani. Il vantaggio di questi contrattaccanti sale rapidamente ad una ventina di secondi, ma si assesta visto il lavoro dietro di Sky e Movistar. Sulla Côte de La Redoute anche Gate perde le ruote dei primi, mentre Perez si porta solitario al comando, staccando tutti gli altri. In gruppo cominciano invece a muoversi alcuni nomi più importanti come Roman Kreuziger (Orica-Scott), Diego Ulissi (Team UAE Emirates) e Tim Wellens (Lotto Soudal), tanto che Alejandro Valverde (Movistar) reagisce prontamente. L’accelerazione porta al ricongiungimento con i contrattaccanti, con il gruppo che scollina la mitica ascesa con un ritardo di 3’45” dall’attaccante solitario.

Sulla Roche-aux-Faucons Perez mostra cenni di cedimento e tra gli inseguitori si muove allora il suo compagno Rossetto, che lo riprende proprio allo scollinamento. In gruppo è invece la BMC ad aumentare il ritmo, prima che uno scatenato Kreuziger accenda la miccia. Sergio Henao (Sky) non si lascia pregare e risponde con una notevole accelerazione che porta via un gruppettino. Ma il colombiano è un nome troppo grosso e nuovamente Valverde chiude, riportando tutti sotto. Un nuovo tentativo si forma, sempre sotto l’impulso di Kreuziger, che stavolta porta con sé Damiano Caruso (BMC), Alexis Vuillermoz (Ag2r – La Mondiale), Tim Wellens (Lotto Soudal), Sam Oomen (Team Sunweb), Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Michael Woods e Davide Villella (Cannondale-Drapac).

Rimasto solo, Rossetto ha una ventina di secondi di vantaggio sui contrattaccanti, che hanno ripreso e staccato nel mentre tutti gli altri ex fuggitivi. Senza una reale intesa, gli inseguitori vedono il loro vantaggio sul gruppo diminuire grazie agli sforzi di Gianni Moscon (Sky) e José Joaquin Rojas (Movistar). Quando il gruppo gli è ormai sotto, Wellens rilancia, stacca gli altri, ripresi poco dopo, e si riporta su Rossetto, con il quale arriva ai piedi della Côte de Saint-Nicolas. Il gruppo è a meno di venti secondi, che la Quick-Step Floors riduce rapidamente fino a quando la Cannondale – Drapac non decide di giocarsi tutte le sue carte. Davide Villella è il primo ad attaccare, imitato poi dai compagni. Allo scollinamento Davide Formolo si trova solitario al comando.

Alle sue spalle varie accelerazioni tendono un gruppo che non si spezza. Ad organizzare l’inseguimento è Daniel Moreno (Movistar) che lascia poi il compito a Kreuziger. Alla salita di Ans l’italiano si presenta con una manciata di secondi di vantaggio, ma non crolla quando la strada si impenna. Per riprenderlo di vuole una brutale accelerazione di Daniel Martin (Quick-Step Floors), che parte poco dopo la flamme rouge. Simon Yates (Orica-Scott) guida l’inseguimento in favore di Michael Albasini, ma il buco non si colma. Martin riprende e stacca Formolo a 500 metri dalla conclusione, il momento in cui Alejandro Valverde (Movistar) capisce che deve muoversi in prima persona. Sulla ruota del murciano prova a mettersi Albasini, seguito da Michal Kwiatkowski (Sky), ma l’azione dello spagnolo è irresistibile. Valverde stacca tutti e riprende Martin prima dell’ultima curva, sverniciando senza pietà il rivale in una volata senza storia. Dopo la quinta Freccia, per l’Embatido arriva il poker alla Doyenne.

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