Analisi Favoriti Bruges – De Panne 2019: Gaviria, Groenewegen e tanti velocisti per detronizzare Viviani

La Bruges – De Panne 2019 fa il proprio debutto nel circuito World Tour. La classica belga, che si svolgerà mercoledì 27 marzo, ha ottenuto l’importante riconoscimento, chiamando a sé un numero sempre maggiore di protagonisti. Tra i tanti esperti di classiche, l’appuntamento di domani sarà riservato soprattutto ai velocisti, in virtù di un percorso che sembra studiato per gli sprint e poche altre soluzioni. Come ogni altra corsa nella zona, il vento sarà un grande protagonista, ma a meno di imboscate o attacchi di finisseur ben studiati sarà difficile evitare che l’epilogo sia una volata a ranghi sostanzialmente compatti.

Favoriti Bruges – De Panne 2019

Il favorito della corsa sembra essere inevitabilmente il campione in carica Elia Viviani (Deceuninck-Quickstep). Forte di una condizione invidiabile, mostrata una volta di più in una Tirreno-Adriatico da protagonista, lo sprinter della formazione belga potrà contare su un treno di altissimo livello e su gregari di primissima fascia. Con una squadra costruita per andare fortissimo in pianura e ricca di corridori in grado di essere competitivi allo sprint, il campione italiano sarà il punto di riferimento per tutti nei chilometri finali.

Il rivale numero uno potrebbe essere Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), che ha iniziato bene con la sua nuova squadra ed è sempre uno dei più pericolosi in caso di arrivo allo sprint in un gruppo sostanzialmente compatto. Il colombiano vuole dimostrare alla propria squadra di poter essere leader assoluto anche nelle classiche, magari in vista della Gand-Wevelgem di domenica in cui dovrà condividere il ruolo con Kristoff. Come velocità di punta il migliore è spesso Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), che in diverse occasioni ha peccato nell’impostazione della volata o nel trovare il varco giusto per passare. Se il neerlandese dovesse trovarsi nella posizione migliore a 200 metri dall’arrivo, rimontare il suo sprint veemente sarebbe un’impresa ai limiti dell’impossibile per i suoi avversari.

Finora ha dimostrato una buona condizione Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), che quando ha avuto l’occasione è praticamente sempre stato della lotta. Il tedesco sta crescendo nella forma e nella fiducia, volendo mostrare a tutti di meritare la fiducia accordatagli dalla squadra per il Giro d’Italia 2019. Chi invece ha bisogno di iniziare a mostrare qualche risultato è Marcel Kittel (Katusha Alpecin), che da quando ha cambiato formazione non è più riuscito a esprimersi ai propri livelli. Su un percorso piatto il velocista può esprimere tutta la propria potenza, anche se il treno a sua disposizione non è al livello di quelli delle squadre più attrezzate. In ogni caso entrambi possono sperare in un risultato di rilievo, soprattutto se verranno messi nelle giuste condizioni.

Sembrano un gradino sotto gli altri possibili contendenti, che tuttavia proveranno a sorprendere e a giocarsi al massimo le loro carte. Dopo la brutta caduta alla Tirreno-Adriatico, Giacomo Nizzolo (Dimension Data) sembra in grado di tornare ad alti livelli, con una condizione in crescita leggera ma costante. Il brianzolo è riuscito a piazzarsi quarto nell’unica volata che ha disputato nella corsa dei due mari, ma ha il potenziale per fare ancora meglio. Tra chi ha cambiato squadra anche Jakub Mareczko (CCC Racing Team) vuole convincere di avere ottime qualità per fare bene in campo internazionale, soprattutto con un team interamente costruito intorno a lui. L’altra speranza italiana è Davide Ballerini (Astana), più volte piazzato in quest’inizio di stagione ma in grado di sognare in grande nelle competizioni da un giorno. Lo sprint secco potrebbe non essere il suo campo migliore, tuttavia in caso di ritmo serrato potrebbe assolutamente essere della partita per le migliori posizioni.

Un altro possibile pretendente è Max Walscheid (Team Sunweb), che dopo aver ottenuto qualche risultato a inizio anno e nella scorsa stagione vuole confermarsi anche su un palcoscenico maggiore. Anche Kristoffer Halvorsen (Team Sky) vuole ritagliarsi uno spazio tra i grandi dopo aver colto qualche sporadico piazzamento. Il norvegese avrà una delle poche chance con la squadra a sua disposizione, e di sicuro non vorrà lasciarsela scappare.

Tra chi ha bisogno di un colpaccio per rilanciare delle carriere in parabola discende figurano sicuramente i nomi di Nacer Bouhanni (Cofidis) e Bryan Coquard (Vital Concept). Il primo arriva da una Tirreno-Adriatico da incubo, terminata di fatto nel corso della cronosquadre d’apertura per essere finito fuori tempo massimo. L’ex boxeuer ha bisogno di risultati per convincere il team a portarlo al Tour de France, nella speranza di trovare un buon contratto per la prossima stagione. L’altro sprinter è ormai la brutta copia di quello che lottava per il successo alla Grande Boucle ai tempi della Europcar, ma la corsa belga potrebbe essere il primo gradino di una scalata verso la rinascita.

Solitamente impiegato per lanciare i propri compagni, Jens Keukeleire (Lotto Soudal) avrà una chance di mettersi in mostra. Nella volata della Tirreno-Adriatico 2019 a cui ha partecipato il belga ha colto un buon quinto posto, dimostrando di sapersi piazzarsi ma al contempo di faticare a trovare risultati sul podio. Anche il suo connazionale Jurgen Roelandts (Movistar) avrà una delle poche occasioni per mettersi in proprio dopo tanti giorni a servizio dei capitani. Entrambi non sembrano avere le qualità per eccellere in uno sprint di gruppo, quindi è lecito aspettarsi che le loro squadre cerchino di movimentare la corsa.

Il numero di outsider è poi piuttosto ricco, con tanti corridori poco abituati a essere della gara per il successo che proveranno a mettersi in mostra. Tra questi Damien Gaudin (Direct Energie) dovrebbe avere il supporto della propria squadra, così come Daniel McLay (EF Education First). Meno definiti i ruoli in casa Trek-Segafredo, dove il leader dovrebbe essere Mads Pedersen ma anche uno tra Matteo MoschettiEdward Theuns potrebbe avere una propria chance. Altri nomi a sorpresa potrebbero essere Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert) Tom van Asbroeck (Israel Cycling Academy) e Baptiste Planckaert (Wallonie-Bruxelles).

Da non sottovalutare la possibilità che una delle seconde linee abbia la possibilità di giocarsi la vittoria, soprattutto in caso di problemi per il capitano. In quest’eventualità sarebbero della lotta ciclisti come Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quickstep), Mike Teunissen (Jumbo-Visma), Jens Debusschere (Katusha-Alpecin) e Simone Consonni (UAE Team Emirates), teoricamente sacrificati alla causa dei rispettivi leader ma potenzialmente pericolosi in determinate circostanze.

Non bisogna scartare del tutto la possibilità che qualche azione da finisseur possa arrivare fino al traguardo. In questo caso il corridore più indicato potrebbe essere un passista come Bob Jungels (Deceuninck-Quickstep), che potrebbe sorprendere gli avversari nel caso in cui non si dovesse sacrificare per i propri compagni. Un altro atleta in grande condizione e molto motivato è Lars Boom (Roompot-Charles), che non potendo giocarsi le sue carte in volata dovrà provare ad anticipare. Un discorso simile può valere per Ryan Mullen (Trek-Segafredo) e Luke Durbridge (Mitchelton-Scott), ottimi passisti in grado di provare a scombussolare i piani dei velocisti.

Borsino dei Favoriti Bruges – De Panne

***** Elia Viviani
**** Fernando Gaviria, Dylan Groenewegen
*** Pascal Ackermann, Marcel Kittel, Max Walscheid
** Giacomo Nizzolo, Kristoffer Halvorsen, Davide Ballerini, Nacer Bouhanni
* Jakub Mareczko, Jens Keukeleire, Jurgen Roelandts, Bryan Coquard, Fabio Jakobsen

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