Analisi Favoriti Amstel Gold Race 2022: tutti contro Mathieu van der Poel

La stagione delle classiche prosegue con l’Amstel Gold Race 2022. In programma domenica 10 aprile, la tradizionale corsa di apertura del Trittico delle Ardenne quest’anno ha invertito la propria posizione in calendario con la Parigi – Roubaix, a causa delle elezioni presidenziali francesi, e dunque si trova a fare da spartiacque tra Giro delle Fiandre e Inferno del Nord. Si prevede spettacolo sui 33 muri previsti lungo i 250,6 chilometri previsti con l’iconico Cauberg che verrà affrontato per tre volte. Nonostante l’assenza del vincitore dell’ultima edizione, Wout Van Aert, a causa della positività al Covid accertata poco prima del Giro delle Fiandre, non mancano i campioni che arricchiranno il parterre di una corsa che si prevede incerta e spettacolare.

Albo d’oro recente Amstel Gold Race

2021 VAN AERT Wout
2020 Non disputata a causa della pandemia di Covid-19
2019 VAN DER POEL Mathieu
2018 VALGREN Michael
2017 GILBERT Philippe
2016 GASPAROTTO Enrico
2015 KWIATKOWSKI Michal
2014 GILBERT Philippe
2013 KREUZIGER Roman
2012 GASPAROTTO Enrico

Favoriti Amstel Gold Race 2022

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Pochi dubbi su chi possa essere il favorito numero uno. Tutti gli occhi, infatti, saranno puntati su Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix). Il neerlandese, con la spettacolare vittoria al Giro delle Fiandre di domenica scorsa, ha certificato di essere in grandissima condizione, nonostante un avvicinamento alle classiche atipico, e vorrà bissare il successo ottenuto in questa corsa nel 2019, quando si impose in un finale al cardiopalma. Inoltre, il percorso di quest’anno, che torna a una versione classica, sembra essere fatto apposta per esaltarne le caratteristiche. Se l’assenza di Wout Van Aert gli toglie di mezzo probabilmente il rivale più pericoloso, d’altra parte ne aumenta il controllo, dal momento che il fenomeno neerlandese avrà il ruolo di faro della corsa e gli avversari proveranno ad attaccarlo, e sfiancarlo, in tutti i modi.

Sicuramente ci proverà la Ineos Grenadiers. La formazione britannica appare la più attrezzata per provare a battere il favorito neerlandese e potrà anche giocarsi più carte, a seconda della forma dei propri uomini e di come si svilupperà la corsa. Innanzitutto Tom Pidcock che, dopo i problemi intestinali di inizio Primavera, appare aver recuperato la miglior condizione. Il britannico, inoltre, vorrà riscattare l’amaro secondo posto dello scorso anno quando fu battuto da Wout Van Aert solamente dopo un discusso fotofinish. Accanto a lui ci sarà Dylan van Baarle, secondo al Giro delle Fiandre alle spalle di van der Poel, sempre pericoloso in questo tipo di corse e dotato di un ottimo spunto veloce anche dopo tanti chilometri di gara. A supportarli il giovane Ben Turner, una delle sorprese di questo inizio di primavera, e l’esperto Michal Kwiatkowski, spesso protagonista in questa corsa che ha conquistato nel 2015, oltre ad essere arrivato secondo nel 2017 e ottavo lo scorso anno.

Ben attrezzata sembra essere anche la Jumbo-Visma, altra formazione pronta per ogni evenienza. La squadra giallonera punterà soprattutto su Christophe Laporte, uno degli uomini più in forma di questa Primavera, anche se del tutto a digiuno di esperienza in questa corsa. Il francese, dopo i secondi posti a E3 e Gand – Wevelgem, è stato sfortunato domenica scorsa al Giro delle Fiandre dove, nonostante le tante energie spese per rientrare in gruppo dopo una caduta è riuscito comunque ad ottenere un piazzamento in top10. Invece Tiesj Benoot è ancora a caccia di un acuto in questa stagione di classiche dove è stato spesso in mezzo alla bagarre ma senza riuscire a piazzare la zampata giusta. Presente anche il padrone di casa Tom Dumoulin, a sei anni dalla sua ultima partecipazione, che vorrà lasciare il segno prima di concentrarsi sul Giro d’Italia.

La Quick-Step Alpha Vinyl, in crisi di risultati in questa Primavera, vorrà sicuramente provare ad invertire la tendenza puntando soprattutto su Kasper Asgreen. Il danese è apparso l’uomo più in forma del Wolfpack e sarà supportato da due italiani che potrebbero anche trovarsi a lottare per un risultato di rilievo: Davide Ballerini e il giovane Andrea Bagioli. Attenzione anche allo spunto veloce di Florian Sénéchal, mentre sarà preziosa l’esperienza di Zdenek Stybar. Un altro corridore che ultimamente ha fatto vedere di essere in buona condizione è Michael Matthews (Team BikeExchange) che sta tornando ai propri migliori livelli e, dopo l’undicesimo posto al Fiandre, è pronto a tornare a brillare in una corsa che lo ha visto salire sul podio nel 2015. La Bahrain Victorious parte con l’idea di far saltare il banco, come successo alla Sanremo con Matej Mohoric ed eventualmente con Dylan Teuns, il quale però non ha mai brillato sul Cauberg.

Un pensierino quantomeno al podio lo fa anche Valentin Madouas (Groupama-FDJ) che, reduce dal terzo posto al Fiandre, vorrà continuare a sfruttare il momento positivo. In questa corsa è già stato ottavo tre anni fa quando era ancora molto giovane e quest’anno sembra avere la possibilità di fare certamente meglio. Nella formazione transalpina presenti anche Stefan Küng e Olivier Le Gac, entrambi protagonisti alla Ronde domenica scorsa. Altro talento francese è Benoît Cosnefroy (Ag2r Citroën), corridore che si esprime sempre al meglio nelle corse da un giorno. Tra i possibili protagonisti anche il danese Søren Kragh Andersen (Team DSM), corridore con tutte le caratteristiche per fare bene, anche se non è un grande frequentatore di questa corsa, e Alex Aranburu (Movistar), spagnolo atipico che ha già sfiorato la top10 l’anno scorso.

Per quanto riguarda gli italiani, oltre a Bagioli, il più quotato per un bel piazzamento è Matteo Trentin, che guiderà l’UAE Team Emirates insieme a Marc Hirschi. Il corridore di Borgo Valsugana ha come miglior piazzamento all’Amstel un decimo posto nel 2019, a dimostrazione di poter ambire a un buon risultato. Ci si aspettano segnali positivi da Alberto Bettiol (EF Education-Easy Post) che dividerà la leadership con Michael Valgren, che, se in giornata, è senz’altro in grado di inserirsi nella bagarre coi migliori.

In ordine sparso, tra coloro che ambiscono a un buon troviamo infine il giovane Juan Ayuso (UAE Team Emirates), la coppia della Lotto Soudal composta da Victor Campenaerts e Tim Wellens, Bryan Coquard (Cofidis), Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), terzo nel 2019, e Warren Barguil (Arkéa-Samsic). Menzione conclusiva per Philippe Gilbert (Lotto Soudal) che, alle porte dei 40 anni proverà a farsi valere in uno scenario nel quale ha fatto la storia vincendo ben quattro edizioni: 2010, 2011, 2014 e 2017.

Borsino dei Favoriti Amstel Gold Race 2022

***** Mathieu Van Der Poel
**** Christophe Laporte, Tom Pidcock
*** Kasper Asgreen, Valentin Madouas, Michael Matthews
** Benoît Cosnefroy, Dylan Teuns, Matteo Trentin, Dylan van Baarle
* Alex Aranburu, Marc Hirschi, Søren Kragh Andersen, Matej Mohorič, Michael Valgren

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